domenica, ottobre 17, 2010

LA GRANDE SCENEGGIATA CONTINUA

Sono sempre più convinto che per ogni giorno che il Padreterno mette in Terra oltre agli innumerevoli fatti che avvengono ineluttabilmente nel nostro paese e nel mondo, vi sia anche il risultato pogrammato e predetermionato comunque delle azioni degli uomini.
Quando dico ineluttabile mi riferisco in particolar modo ad eventi naturali e straordinari come quelli atmosferici, pioggia, neve e terremoti compresi, mentre per il resto c'entra sempra l'azione più o meno premeditata dell'uomo.
Focalizzando su quanto avviene nel nostro paese e limitando ancor di più lo spettro sulla azione politica è fuor di dubbio che la siatuazione è giustamente fluida per effetto del pensiero, dell'azione e della genialità umana, ma mi rode sempre più, come un tarlo, il sospetto che una parte dell'azione rientri in un canovaccio scenografico preordinato, canovaccio che viene esposto e sviluppato secondo un preciso programma, giorno dopo giorno.
Anzi, poichè ogni azione produce - come in fisica - una forza identica e contraria, molto spesso le iniziative che sentiamo attraverso i media preludono ad altre azioni che vediamo comparire di li a pochi giorni.
Focalizzando ancora più da vicino in questi mesi abbiamo assistito in Parlamento e tra le forze politiche ad un forte ed aspro confronto per esempio sulla legge sulle intercettazioni, anzi ad una accellerazione per la sua definizione ed ecco che di li a poco sono cominciate ad uscire, più o meno lecitamente, intercettazioni che scoprivano potenziali corruzioni o malaffare sulla casa acquistata "a sconto" da un Ministro della Repubblica, sui presunti favori fatti dalla Protezione Civile ad aziende che si sono occupate della ristrutturazione della Maddalena, degli Europei di nuoto, di emergenza rifiuti in Campania , del primo intervento a L'Aquila.
Poi abbiamo assistito ad un repentino cambio di cavallo pe cui l'attenzione del Parlamento e partiti di maggioranza si è trasferita su altre tematiche importanti come "il lodo Alfano Costituzionale" che dovrebbe interessare le quattro più alte cariche dello Stato, ma in realtà riguardano nell'imminenza solo e soltanto il Premier ora in sella !
Premeditazione direte ?
Forse. Comunque sia è emerso da un lato che il "Legittimo Impedimento" potrebbe giungere di qui a poco a scadenza anticipata e poco dopo è giunta l'ennesima inchiesta giudiziaria - ben inteso tutta da dimostrare -a carico del Premier, del figliolo e del suo braccio destro sin dalla gioventù !
Poichè non credo alle capacità taumaturgiche in politica, ancor di più con queste premesse, mi si arrovella come un tarlo sempre più l'idea che oltre ad un grande stratega, ad un grande regista e scenografo ci sia qualcuno che riesce ad avere le notizie di prima mano, molto, ma molto prima di tutti gli altri !
Si dice che pensar male è peccato, ma che spesso ci si azzecca.
La conferma è data dalla recente disposizione data dal Ministero di Grazia e Giustizia impartita a tutte le Procure italiane, con la quale, per motivi "meramente" statisti viene attivata la possibilità di accedere ai registri dei magistrati (dove annotano tutte le loro iniziative) per conoscere il livello degli iter giudiziari, ma non sarebbe esclusa la possibilità di accedere pure a quei registri che riguardano procedure in corso e quindi ancora segretate !
Per carità la fantasia non a limiti per ben governare, ma conoscere così anticipatamente le eventuali mosse che dovessero apparire, poi, sulla scena ufficiale mi sembra un tantino azzardato.
Accanto a questa "prevenzione", che il Governo in carica si guarda bene dall'applicare quanto, per esempio l'Italia vede aprirsi a suo carico una procedura d'infrazione da parte della Ue, tanto che aspetta la sentenza eppoi continua a traccheggiare e a non prendere decisioni conseguenti, esite per me anche una grande " programmazione".
Infatti se ci fate caso sembra quasi ci sia una grande e omnicomprensiva regia che detta i temi su cui attrarre l'opinione pubblica, quando manca materiale interessante su cui parlare, o sul quale porre la nostra attenzione; oppure quando è necessario sviare l'attenzione del pubblico italiano dai temi salienti, urgenti o più utili agli italiani.
Un esempio clamoroso riguarda "la storia infinita" dell'appartameno di Montecarlo per cui tutti, anche chi ne farebbe volentieri a meno, se ne deve occupare, mentre il nocciolo del problema è costituito dal fatto che una grande maggioranza coesa di governo si stà in realtà sbriciolando come un grissini tra l'indifferenza di sostenitori ed oppositori.
Ma non è finita qui: il ruolo del Ministro del Lavoro dovrebbe essere quella di curare questo delicato tema, affrontando anche le situazioni critiche per risolverle in forza della sua propria terzietà ; ma non è così, non è stato così.
La storia recente dimostra che accordi parziali con le organizzazioni sindacali non hanno nè vita lunga nè facile; nel 2001 avvenne con il Ministro Maroni e Cisl e Uil, ma fallì(a differenza di quella con la Triplice che curò il Presidente Carlo Azelio Ciampi) se non nell'obbiettivo recondito di rafforzare e far sentire potente il governo di quel tempo; la cosa si è ripetuta nuovamente oggi con il Ministro Sacconi, con il risultato che la spaccatura nella Triplice (l'Ugl ha esaurito la sua funzione ora che il suo segretario è diventato Governatore del Lazio) rafforza politicamente soltanto il Ministro stesso; il che se ci pensate non vuol dire proprio un bel nulla perchè la crisi tra le parti - che è la cosa più importante e centrale - permane.
Anzi, questo Ministro dopo aver sostenuto che sabato 16 ottobre con la tensione che lui sentiva, alla manifestazione di Roma, ci sarebbe potuto scappare anche il morto, oggi sostiene, che quella gente ha in mente solo l'azione politica che si rifà ad ideologie dello scorso secolo (si riferisce al 900 o all' 800 ?).
In sostanza l'analisi sul fatto - che è la cosa più importante - viene fatta in modo sbrigativo, minimizzata, non si pensa nemmeno lontanamente di cercare di coinvolgere e convincere di ricostruire le divisioni con una azione opportuna, e in questo ci cade pure il Segretario Cisl, Bonanni, che taccia quella della Cgil come azione politica, non rendendosi conto che dicendo questo, la sta facendo pure lui.
Ma non è finita, per cui le preoccupazioni (e la sempre maggior convinzione) che esista una grande regia, permangono e si ampliano.
Il Ministro dell Difesa La Russa applica (o esegue) il solito canovaccio, in occasione della dramma per la morte dei quattro militari italiani in Afghanistan, quando pone al Parlamento il problema di un maggior armamento dei mezzi volanti in quella missione.
In realtà, secondo un recente reportage di un noto settimanale italiano, il reale utilizzo delle truppe italiane in Afghanistan sarebbe ben più impegnativo di quello che appare, poichè i nostri militari si muoverebbero con una certa decisione sia per i compiti assegnati che per difesa,ma anche per offesa.
I mezzi volanti sarebbero già ben armati tanto che avrebbero colpito più volte con precisione obiettivi pericolosi per le comunità e per le truppe (non solo italiane).
Emerge pure la notizia che gli attacchi che hanno prodotto morte fra i nostri militari non sono frutto di estemporanee ed incidentali ribellioni o attacchi militari di talebani ed altro, ma sarebbero la punta di un iceberg, ovvero di una azione ben più articolata in risposta ad una altrettanto imponente e contrapposta delle truppe di intervento.
Sull'onda del dramma che ha colpito i nostri quattro militari il Ministro La Russa propone appunto di armare ulteriormente i mezzi volanti cercando l'imprimatur del Parlamento (ma affermando che comunque farà a modo suo).
Ma dove vuol andare a parare ?
La realtà che ci raccontano è ben più complessa e complicata, ma molto difficile da spiegare al Parlamento e all'opinione pubblica perchè forse presenta aspetti incoffessabili, nel senso che le nostre azioni militari non corrispondono propriamente al mandato assegnato dal Parlamento.
La situazione non è certo semplice, ma è certo che una escalation che comporti un incremento dei mezzi volanti e delle truppe può produrre maggiori rischi in termini di vite umane (dei nostri militari), mentre un potenziamento di fuoco dei nostri mezzi volanti ridurrebbe i nostri rischi, ma aumenterebbe notevolmente i rischi della popolazione civile.

Ecco che anche qui il fatto principale viene superato prontamente da iniziative o fatti che spostano l'attenzione sulle azioni successive, influenzate, magari, dagli effetti del dramma occorso ai nostri militari e alle loro famiglie(perchè un familiare ha detto:Ministro, si goda lo spettacolo! ).
Altra novità,nell'imminenza dei festeggiamenti per il 150 dell' Unità d'Italia nella prossima primavera, è la proposta, sempre del Ministro La Russa, di far rientrare in Italia le salme dgli ultimi due re d'Italia, morti in esilio dopo la fine della II Guerra Mondiale.
Dunque l'evento principale è l'unità d'Italia e su questo non mi sembra proprio che ci sia un gran fermento per questo prossimo evento, a partire dal Premier; anzi, una forza di governo come la Lega continua a fare del secessionismo spicciolo partento dai sui simboli, dalla bandiera italiana, dall'Inno di Mameli, ma non mi sembra che ci sia nessuno o quasi che cerca di ricondurre a più miti consigli questa forza politica.
La sua azione politica sta facendo non pochi proseliti, ma sta nel contempo contribuendo alla disgregazione dell'unità nazionale, della cittadinanza, dell'italianità, mentre invece l'iniziativa del Ministro avrebbe la presunzione di aggirare l'ostacolo, di avviluppare nella coesione nazionale la Lega, proponendo la taslazione delle salme degli ultimi Re d' Italia al Phanteon di Roma ?
Molto più realisticamente questa proposta potrebbe cercare di coprire divergenze più profonde ed ulteriori nella coalozione di maggioranza, cercando di imbrigliarle in qualche modo; comunque rimane quella di attirare l'attenzione ed il dibattito su questa tematica e non su altre.
Per finire, a sostegno della mia tesi secondo la quale se non c'è evento che attragga l'opinione pubblica bisogna crearselo, faccio notare che alcuni Ministri della Repubblica non si sentono parlare ormai da troppo tempo; quando toccherà scendere sul palco ai vari Brunetta, Meloni, ecc ?

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