lunedì, maggio 30, 2011

BOOM !!! BERLUSCONI, IL "GRANDE" BLUFF E' SCOPPIATO !

Come lasciava presagire la prima tornata di elezioni amministrative, parziali, sta uscendo un voto mastodontico che fa vincere il centrosinistra ed affibbia al centrodestra una tramvata apocalittica !
Come sosteneva dal palco il Premier questa non è, come non sono mai state nemmeno le precedenti amministrative del 2010 e 2009, un esame parziale o riduttivo, ma è una chiara risposta netta contro la maggioranza che governa il paese, contro il Pdl e la Lega, contro soprattutto Berlusconi.

In queste prime ore si sentono giornalisti e politici del centrodestra limitarsi ad ammettere la confitta, ma allo stesso tempo, cercano di minimizzarla ora dicendo di aver sbagliato nella scelta dei capolista, ora dicendo di aver sollevato tematiche che si sono rivelate dei veri e propri boomerang !
No ! Non è così ! Quando si ammette una sconfitta si deve avere il coraggio, come ha fatto il centrosinistra quando ha perso, di ammettere le vere e reali cause del risultato negativo.

Il centrodestra, Pdl e Lega, hanno perso perchè il loro programma non ha convinto e soprattutto perchè richiamandosi alla politica governativa hanno fatto vedere risultati fantasmagorici che in realtà non esistono; hanno sollevato una tragica caccia alle streghe di tipo maccartista che ha fatto ridere i polli o accapponare la pelle a tanta gente perbene quando ha accomunato la Magistratura alle Br o alle metastasi; hanno magnificato situazioni critiche come a Napoli date per risolte tante volte;hanno fatto spallucce, se non difeso inopinatamente e cocciutamente, le porcate commesse dal Premier sul piano internazionale (e personali)!

Ma ancora: sulle motivazioni della sconfitta si cerca di spostare l'attenzione sulla composizione degli schieramenti che hanno invece vinto, cercando di metter zizzania, sostenendo che comunque il Pd - principale partito delle coalizioni vittoriose - ha dovoto cedere posti ai capolista per vincere.
Oppure sostenere che questo sarebbe un voto di protesta, un voto contro; casomai, se così fosse, sarebbe una aggravante della perdita subita e non una attenuante.
Si guardi Napoli, pur con gli errori commessi dal centrosinistra e dal Pd in particolare che governa da 20 anni, i napoletani hanno fatto come i senesi al Palio: non hanno cambiato Contrada, ma hanno cambiato il fantino (il cavallo viene assegnato a sorte) per non perdere.
Lo dimostra il voto conseguito da De Magistris (che si vuol attenuare con il calo dei votanti) visto che ha aggiunto almeno 37 punti a quelli ottenuti al primo turno: è evidente che pur con le divisioni di lista iniziali il "mondo" del centrosinistra napoletano ha puntato su un nuovo uomo al comando !

E' un atteggiamento puerile questo guardare la pagliuzza nell'occhio del prossimo, anzichè la trave nel proprio.
Cari signori del Pdl che parlate tutti in egual modo come se leggeste un copione gia predisposto al caso: pensate alle vostre rogne che son tante, e non a quelle del Pd che, se le ha avute, ha avuto pure l'umiltà politica e morale di rendersene conto e di giocare comunque per la vittoria del suo schieramento.

Il centrosinistra non ha una concezione eliocentrica per cui punta a cercare il miglior rappresentante e se nel caso di Milano e Cagliari l'uomo vincente non portava la casacca del Pd, tutta la coalizione si è messa al servizio del leader prescelto ed ha clamorosamente vinto.

Dico che il Berlusconi è il più grande bluff politico dell'Italia repubblicana, perchè la sua politica eliocentrica non è stata sufficiente a mantenere in piedi un sistema di promesse, nemmeno con i ricatti; il suo sistema di potere non convince più, le promesse disattese non incantano più e soprattutto tanta gente fa i conti con la realtà della quale lui non si preoccupa.
L'Italia ha bisogno di politiche nuove per la sua crescita, ma vede questo potere autoreferenziale nutristi di se spesso, occuparsi di cose inutili e per questo ha dato un grande segnale di cambiamento.
La nuova fiducia riposta nel centrosinistra va custodita con assoluta attenzione e vanno perseguiti senza tentennamenti gli interessi veri dei cittadini e delle città.
Questo è soltanto il primo passo e, facendo tesoro del passato, bisogna essere pronti per fare i prossimi.
Temo che - in cauda venenum - Berlusconi cercherà la strada per restare in sella, non per montenere ancora l'esiguo vantaggio complessivo della sua coalizione e questo putroppo rischia di produrre danni all'Italia e agli Italiani.
I partiti che hanno la responsabilità storica di sostenerlo, sappiano che sta a loro fermare questo declino nell'interesse dell'Italia!!
Come s'è visto gli italiani non dimenticano mai !!

sabato, maggio 28, 2011

EH NO ! PRESIDENTE BERLUSCONI: LEI SE NE VA QUANDO NON AVRA' PIU' MAGGIORANZA

Eh no ! Caro Presidente del Consiglio Berlusconi. Lei se ne va quando non avrà più maggioranza, non quando, come promette da una vita, riformerà la Giustizia (mentre Lei vuole riformare la Magistratura), modernizzerà l' Italia, o farà e ci farà rivive un nuono "boom economico" (Confindustria, bontà sua, ammette che è 10 anni che non si cresce. nè si fan riforme).
Lei continua a mettere carne al fuoco, continua con promesse mirabolanti, mentre tutti vedono che di quelle passate non ne ha mantenuta nemmeno una.
Si vuole atteggiare a grande Statista ma poi nei consessi internazionali come al G Otto, si comporta come una sciacquetta coinvolgendo su assurdità storiche i più grandi premier della terra.
Lei si atteggia a novello populista e maccartista cercando di spaventare gli italiani su pericoli inesistenti e si trincera dietro il consenso elettorale - relativo - che le ha dato una maggioranza parlamentare grazie ad una legge elettorale addomesticata.
Si strappa le vesti sostenendo di essere un perseguitato (non faccia il pavido: se è vero faccia nomi e cognomi e faccia le sue denuncie altrimenti non inacidisca la nostra vita) , ma dovrebbe spiegarci come mai è dal 1994 sulla breccia ed ha governato in circa la metà di questo periodo.
Non faccia il bimbetto lamentandosi di tutti e di tutti: ammettere che gli altri le possano aver fatto opposizione, significa ammettere la sua colpa di essere come consenso parlamentare forte, ma un debole nel utilizzare il potere datole (del resto, giustamente il, csx con poco consenso e poco potere, durò molto poco).
Il suo modello mediatico non è più efficace come un tempo, proprio perchè reiterato all'inverosimile, eppoi perchè promettere sempre le stesse cose e mai manternerle anche chi le ha dato fiducia capisce che non si può fidare del futuro che ha fatto vedere e mai raggiungere.
Ha condotto un partito, Forza Italia al 31%, ed ha fatto da coagulo con altri partiti per raggiungere il potere, ma non la forza di governare con efficacia ed efficenza; ha perso per strada pezzi importanti della politica italiana, come Follini, Tabacci eppoi Casini e Fini ed ora con il nuovo partito, il Pdl, si ritrova dopo 17 anni al 28%.
Non è poi assolutamente vero che lei ha vinto per la forza dell sua leadership, ma in realtà i fatti stanno dimostrando che questa che manifesta sempre allo stesso modo, non la sta per nulla premiano: ha poggiato il suo potere sulla illusione dell'uomo nuovo e sul ricatto politico nei contronti dei suoi uomini ed alleati.
L lega, che sin dall'inizio, aveva capito di che pasta era fatto, si è fatta irretire e la sostiene, dal 2001, come un puntello sostiene un muro pericolante.
Ha pensato, la Lega, di poter raggiungere i suoi obbiettivi federalistici, ma si è ormai accorta che sono obbiettivi raggiunti solo sulla carta.
Quindi è la maggioranza che deciderà quando andare e se restare !
Certo è che i partiti della coalizione che La sostengono sono responsabili verso la storia del sostegno inutile che le hanno dato e se persisteranno ancora in modo irragionevole (come anche i responsabili) a sostenerla saranno responsabili di fronte al popolo italiano di aver retto il più grande fluff politico dell Italia repubblicana.
Questa tornata elettorale andrà a finire come preannunciato: in un tracollo del cdx, anche in roccaforti del Pdl e della Lega, che verranno severamente punite!
Da Lunedì 30 maggio 2011 comincia un nuovo giorno !

martedì, maggio 17, 2011

IL MONOCENTRISMO BERLUSCONIANO STA FINENDO

E' troppo presto per poter tirare le conclusioni definitive perché mancano parecchi ballottaggi nei vari comuni grandi e piccoli (da Milano a Crotone), ma sembra proprio che si profili la seconda ipotesi formulata nel mio articolo di domenica 15 maggio:una vittoria del centrosinistra che dovrebbe riconfermare moltissime amministrazioni locali e strapparne di assai importanti, Milano in testa.
Quello che comunque sino ad ora emerge è il fatto che il centrosinistra ha saputo molto spesso rimettersi in gioco senza cercare leaders carimatici a livello nazionale, ma ripuntando su uomini nuovi che avessero capacità di aggregazione e di attrazione e che sono stati ben accolti dall'elettorato; anche in quelle città dove qualche azione altamente discutibile avrebbe giustificato una votazione punitiva o in altre dove l'inespugnabilità sembrava sicura.
Mi riferisco a Bologna dove c'è stata una riduzione severa dei consensi del csx, ma con un segnale molto chiaro del 10% ca dell'elettorato che ha preferito comunque votare il Movimento 5 stelle.
Fatto analogo è successo a Napoli dove certamente il csx - ed il Pd in particolare - ha responsabilità sulla non ottima conduzione amministrativa uscente e sulla scelta dell'ultimo momento del capolista che ha ottenuto meno preferenze dell'altro capolista De Magistris (Idv-Sinistra).
L'elettorato ha capito perfettamente dove stavano esattamente le varie responsabilità (compreso il ricatto reiterato dei rifiuti) ed ha dato un segnale chiaro indicando il gradimento sul secondo - ora primo - capolista del csx; non si è fatto abbindolare come nelle precedenti provinciali e regionali(forse perché ha già compreso che quelle scelte sono un bluff) determinando un pericoloso tris, ma ha segnato il suo maggior gradimento per l'ex magistrato, quasi fossimo ad una primaria come in Puglia o a Milano.
Deve comunque far riflettere anche la flessione dei votanti, che potrebbero tornare in gioco al ballottaggio; comunque per i voti espressi sui due capolista del csx vi sono le reali possibilità di conquistare ancora una volta la conduzione del comune di Napoli, ma con l'impegno non più prorogabile di condurre con assoluta decisione una politica amministrativa che faccia rinascere Napoli.
Cosa significa tutto questo ?
Significa che se l'elettorato di csx si rende conto di poter realmente incidere nelle scelte di politiche e uomini, manda un segnale chiaro, cioè quello di voler contare e di sapersi assumere le sue responsabilità.
Non ha certo bisogno di leader monocentrici che dal centro coordinino tutto e tutti e non si accontentano certamente più degli slogan buoni per un giorno, ma non utili certamente per amministrare città e provincie per cinque anni.
Il Centrosinistra ha capito bene che la sua strada è quella di non creare un sistema eliocentrico, m una galassia satellitare (per il quale ci vuole tempo)dove ognuno dei suoi rappresentati deve essere scelto con criteri democratici e coscienziosi sul quale cercare consenso consapevole per poi amministrare con pragmatismo.
La riconferma la vediamo a Milano dove alle primarie può aver sollevato perplessità la scelta di Pisapia, non tanto per le qualità dell'uomo quanto per la suo particolare posizione politica.
D'apprima il Pd è rimasto un pò sconcertato, ma ben sapendo che gli elettori quando vengono coinvolti sanno assumersi le loro responsabilità, poi ci ha messo impegno.
Del resto se l'elettorato alle primarie si espresso in quel modo questo voleva certo ben dire qualche cosa ed infatti alle elezioni - che sono la cartina di tornasole - hanno riconfermato le loro decisioni tanto da sfiorare quasi l'an plein.
Non ha contato soltanto il modo in cui Pisapia e la sua coalizione ha fatto campagna elettorale, andando fra la cittadinanza per capire, scoprire e conoscere meglio le necessità della città e costruendo insieme possibili e credibili soluzioni, ma ha contruibuito anche la campagna indecente del Pdl che ha puntato sul monocentrismo e sul eliocentrismo berlusconiano, condito con argomentazioni futili: accusavano di estremismo e ladrocinio Pisapia con atteggiamenti pirateschi (da che pulpito).
Peraltro, a urne chiuse, questa solfa continua ed appare veramente paradossale che Pisapia abbia ottenuto i voti del 48% degli "estremisti" milanesi!
Temo( spero) che il cdx con le sue scelte abbia "fatto la frittata" e che non bastino due settimane per rimediare ad errori irrimediabili.
Sul fronte del cdx la lettura mi appare scomposta poichè la Lega ha fatto il suo dovere e in taluni casi per troppa lealtà obbligatoria ne ha pure pagato lo scotto, come a Milano dove ha guadagnato parecchio sulle comunali del 2006 (2 volte e mezza), ma ha perso circa 1/3 dei voti ottenuti alle politiche del 2008.
Parlo di lealtà perchè la Lega - al di là della discutibilità da parte mia delle sue proposte politiche - sviluppa la sua azione certo con il Capo indiscusso Bossi, ma facendo crescere anche un sistema satellitare solido e convincente presso l'elettorato.
Matteo Salvini a Milano potrà anche non piacere per quel che dice, ma certamente il suo tempo lo dedica spesso a girare come un moscolo fra la gente, perchè sa che è lui ad aver bisogno del consenso per cercare di attuare quello in cui crede, non viceversa.
Inoltre la Lega ha più volte fatto capire che l'impostazione data dal Pdl nelle scelte e negli atteggiamenti del suo leader e dei suoi accoliti non la convinceva; troppe promesse reiterate e mai mantenute, troppi attacchi a tutto e a tutti, troppi discorsi generici e generalistici e molto meno discorsi e contatti con l'elettorato e i suoi problemi reali nonchè sulle possibili soluzioni.
La riprova sta nel fatto che dove la Lega aveva consenso smisurato non ha avuto certo difficoltà nel riottenerlo.
Il Pdl - con il suo leader maximo Berlusconi - ha invece puntato, come una filastrocca, sui soliti uomini (e donne) non valutando le loro caratteristiche e soprattutto i loro risultati.
La Moratti non è Albertini per cui per sostenere un capolista in questo caso discutibile e fragile che non ha saputo fino ad ora gestire ottimamente la grande opportunità costituita all' Expo 2015 non ci si può arrampicare sugli specchi sollevando i soliti - e vecchi - polveroni mediatici.
I Milanesi non hanno certo l'anello al naso e pur moderati sono anche pragmatici e non si sono certo dimenticati dei tanti sindaci di sinistra e di centro sinistra che hanno governato, in modo quasi sempre eccellente,la città dal dopoguerra sino al 1993.
Lo stesso vale per Napoli dove il giochetto dei rifiuti ha mostrato la corda: i Napoletani hanno certo diverse cose da rimproverare al centro sinistra ed al Pd in particolare, ma hanno dato precise indicazioni sulla strada da percorrere per mantenere il consenso.
Usare per tutte le stagioni elettorali i soliti slogan, le solite promesse, mai mantenute alla fine diventa un enorme boomergan.
Anche un ciuco capisce che a son di ragliare non arriva biada o carrube, ma qualche bastonata!
Probabilmente ricomincerà la solita tecnica di accusare il prossimo anzichè ammettere - anche segretamente - i propri errori.
Si accuserà la Lega di aver sollecitato il voto disgiunto a Milano; si accuserà Pisapia di essere un sovversivo; si accuserà Fli o Udc d'aver indebolito il Pdl.
Tutte bubbole: l'elettorato nel suo complesso sa cosa vuole e se sul fronte del csx "confonde" le idee con indicazioni inaspettate sui capolista (ed ascoltata, conferma chiaramente la sua scelta), laddove ci sono capilista che non convincono e non ci sono alternative ecco che la strada alternativa la trovano comunque.
Lo stesso vale per Fli e Udc (Api proviene dal Pd): dapprima Follini (passato da tempo al Pd), poi Casini ed infine Fini al Cavalier Berlusconi glielo hanno spiegato in tutte le salse che una cosa è la maggioranza elettorale ed altra cosa è la maggioranza politica.
Non basta vincere le elezioni ed ottenere la maggioranza parlamentare per riuscire a governare in modo efficace ed efficiente.
Quindi la colpa non è loro che se ne sono andati, ma la colpa è sua che se li è fatti scappare.
Quanto al Polo di Centro, mi sarei spettato - anche per tornaconto personale - un risultato migliore che avrebbe indebolito in modo più giusto ed ampio il Pdl.
Ma ha comunque dimostrato che una parte dell'elettorato - anche se piccola - crede poco nel bipolarismo che obbiettivamente ha fallito.
Caso mai questo risultato che potrà crescere in futuro a scapito del Pdl dipende - penso - dal fatto che Api e Fli sono nate da poco e devono ancora irrobustirsi, mentre l'Udc in taluni casi ha sbagliato a riallearsi localmente con il Pdl (la geometria variale in questo caso non viene compresa e ben accolta); questo può non aver convito quegli elettori potenziali sia dove si è presentata con Api e Fli, sia, come a Crotone, dove ha presentato un capolista riciclato come la Dorina Bianchi.
Ribadisco che le somme si tireranno spero positivamente alla fine di maggio, ma resto fortemente perplesso che se accadrà tutto questo, a livello di governo e maggioranza centrale ci possano essere delle "rivoluzioni".
Sarà scaramanzia la mia, ma non penso che la vittoria del csx produrrà grandi sommovimenti nella coalizione di governo Berlusconi intanto perchè questo signore venderà cara la pelle ("boia chi molla") e poi perchè ha costruito una rete di ricatti che non sarà facile squarciare in poche settimane.
Certo è che il berlusconismo è alla sua fine (senza di lui Berlusconi non conta nulla)e sta al csx tenersi pronto a subentrare con alleanze e programmi convincenti, ricordantosi bene di evitare gli errori del passato; gli stessi errori che sembrano condannare oggi il cdx.

domenica, maggio 15, 2011

NON CAMBIERA' COMUNQUE NULLA

Nonostante le continue affermazioni del Premier che sostengono la tesi che questa tornata elettorale è un test nazionale (interessererà 13 milioni di elettori), qualunque sarà il responso delle urne tutto rimarrà immutato e questo malgoverno, questo malvezzo della politica nazionale continuerà imperterrito come nulla fosse.
Abbiamo assistito ad una campagna elettorale ancora più aspra di quelle passate, con una serie di colpi bassi indecenti, che temo non conteranno un bel nulla nelle scelte degli elettori alle urne, mentre conterà molto di più questa "guerra" di posizione che tocca tutti gli schieramenti, polo di cdx, polo di csx e polo di centro.
Intendo dire che non sono i fatti o i misfatti che orienteranno le scelte (nuove) degli elettori, ma saranno forse più le lotte intestine che conteranno, lotte che mirano a ridisegnare gli equilibri interni del cdx dove la Lega cerca di travasare i vecchi consensi dati al Pdl o creare nuovi equilibri, sempre della Lega, su piazze elettorali a lei sconosciute.
Il polo di centro sta cercando il suo spazio proponendo nuove strategie e nuovi equilibri; questo è un fatto di novità politica che può costituire attrazione elettorale alla sua prima uscita.
Mentre nel csx si cerca di farsi ancora del male non convergendo decisamente su programmi, strategie ed alleanze, pur con le esprerienze, positive e negative, del recente passato.
Intendo dire che se in Puglia le scelte del leader regionale Vendola sembrava azzardate, nei fatti poi sono risultate per ben due volte azzeccate; ne discende che anche a Milano la scelta alle primarie di Pisapia poteva risultare o apparire froppo "forte"; ma cammin facendo sta emergendo che questo leader ha una capacità di attrazione a 360° che poteva apparire irraggiungibile.
Peraltro le lotte intestine agli schieramenti possono pure produrre una ulteriore disaffezione dell'elettorato che anziché cambiare con coraggio il proprio orientamento preferirà astenersi perché scontento di tutta l'offerta politica.
Comunque sia conteranno i voti espressi, ma è assolutamente vero che una vittoria o una sconfitta del cdx possa avere alcun riverbero sul piano nazionale.
Se vincerà il cdx non cambierà nulla come non è cambiato nulla in occasione delle passate tornate elettorali del 2008, 2009 e 2010; ricordate il Premier disse l'anno scorso: ora ci restano tre anni per attuare il nostro piano di riforme, ma l'insipienza politica nonostante le maggioranza più o meno ampia è continuata ed è stata sostanzialmene improduttiva, se non su temi che tendono a rivoluzionare l'assetto istituzionale, costituzionale, economico e sociale dell' Italia.
In caso di vittoria quindi questo malgoverno, questa insipienza continuerà senza produrre alcunché; si farà tronfia delle sue maggioranze che possono pure aumentare, ma come un gigante dai piedi d'argilla non riuscirà ad attuare nulla o poco delle tante promesse fatte in questi ultimi 18 anni agli italiani (che fosse forza di governo o d'opposizione).
Le ipotesi di riforme costituzionali sono discutibili e comunque con percorso lungo ed impervio;
lo stesso dicasi per le ipotesi di "novità" istituzionale, sociale ed economica; quindi annunciazioni e nulla più che avranno il solo scopo di tener occupati gli italiani per distoglierli dai problemi ben più urgenti ed importanti che verranno forse risolti in parte autonomamente.
Se invece, al primo o al secondo turno, dovesse vincere il csx con il sostegno anche del polo di centro, sul piano nazionale non cambierà proprio nulla perché le maggioranze sono e saranno quelle che abbiamo oggi, rabberciate con il collante della "riconoscenza politica" (ministeri, vice ministri, sotto segretari e via discorrendo).
Per quanto riguarda due delle principali città che vanno al voto, come Torino e Bologna penso proprio che non ci sarà storia anche ipotizzando un ballottaggio, vedendo vittorioso sostanzialmente il csx.
Per Torino non penso proprio che i torinesi abbiano nulla da ridire sulla amministrazione Chiamparino e Piero Fassino che dovrebbe subentrargli; non penso proprio che i torinesi si facciano influenzare dalle campagne mediatiche del cdx a cui abbiamo assistito precisando che queste invece contarono alle elezioni regionali per incoronare il Governatore Cota con voti provenienti dalle altre provincie della regione.
Anche a Bologna, nonostante lo scivolone di Delbono non dovrebbero esserci problemi per il csx grazie anche alle buffonate sul comunismo (che non ha mai spaventato i bolognesi)o sul cognome del suo capolista (dimenticando il cognome del capolista del Pdl a Torino).
La partita più accesa si svolgerà a Napoli dove i rifiuti sono il solito jolly che il cdx continua a giocare ottenendo consensi, tema sul quale però (trovando come capro espiatorio il Sindaco Jervolino) non si è fatto alcun passo avanti visto che il problema è costituito ancora una volta dalle discariche e dalla fila chilometrica degli autocompattatori fermi.
Giocare sempre la stessa carta quindi può essere controproducente e l'eventuale cambiamento potrebbe forse dipendere dal fatto che esistono due capolista assai forti nel csx.
Su Milano è la storia ed i fatti che dimostrano come 18 anni di governo del cdx hanno fatto declinare sempre di più questa metropoli; i milanesi dovrebbero riacciuffare il loro storico pragmatismo che non si spaventa di fronte a nulla e far cambiare il vento.
Del resto, dalla Liberazione al 1993 molti sindaci furono espressi dalla sinistra e pur con luci ed ombre non si può dire che abbiano affossato la città; anzi!
Dal '93 ad oggi Milano ha preso una china interminabile, con una accellerazione negli ultimi 5 anni: contano i fatti e conta la capacità di proporre alternative credibili, non gli spauracchi guerrafondai sparsi dai vari leaders del cdx.
Milano deve disfarsi delle neo ideologie di questi anni ed investire su uomini nuovi, autonomi, incondizionabili ed incondizionati che sappiano unire le varie anime di questa città, compresa la borghesia "illuminata" che l'ha fatta grande.
Come dicevo nell'ipotesi che il cdx perda non ci sarà nessun sommovimento nella coalizione perché l'unica che lo potrebbe fare è la Lega, ma questa non avrà, credo, il coraggio di staccare la spina perché non si possono tagliare alcuni fili indissolubili tra i due leader, perché farlo significherebbe ritrattare le scelte del passato, ammettendo implicitamente di aver in parte fallito.
L'abbiamo visto in questi giorni in varie occasioni: su temi scottanti sembrava d'essere arrivati al punto di rottura tra Pdl e Lega, ma poi con una soluzione contorta, attorcigliata, ci si è messa la toppa, pur di andare avanti.
Dovessero perdere a Milano avverrà la stessa cosa e la spiegazione sarà costituita dalla necessità di completare l'attuazione degli obbiettivi, bandiere della Lega (come il trasferimenti di alcuni Ministeri) .
In questi giorni il Premier afferma che queste elezioni rappresentano il voto su di lui e sul suo governo; ne consegue che se il cdx dovesse perdere se ne dovrebbero trarre le conseguenze, nelle formule che saranno perseguibili, ma vedrete che non sarà così: troverà qualche ulteriore astuzia mediatica per correggersi clamorosamente!
'L'indicatore positivo - nel caso di vittorie ampie, significative e generalizzate del csx (anche con l'aiuto del polo di centro) - significherebbe che il vento lentamente starebbe cambiando; un vento sul quale continuare a costruire una alternativa valida e credibile che possa, nei fatti, trasformarsi in buon governo che tiri fuori dalle secche la nostra Italia.
Ne ha parecchio bisogno l'Italia , viste e sentite le recenti uscite di Tremonti che sembrano quelle di un commentatore dell'operato del Ministro dell'Economia, come fosse un altro !