martedì, maggio 08, 2012

ELEZIONI AMMINISTRATIVE MAGGIO 2012

Penso che sia doveroso per tutti i competitori alle recenti parziali elezioni amministrative analizzare criticamente i risultati compreso l'incemento preccupante delle astensioni.
Intendo dire che sia chi ha vinto che chi ha perso deve fare autocitica, far tesoro dell'analisi, utile per il prossimo futuro che è dietro l'angolo, comprese le motivazioni di distacco - incrementate -  che possono consentire di mantenere i risultati raggiunti o capovolgere quelli negativi ottenuti.
Certo è che lo sfaldamento iniziato con le amministrative della pimavera 2011 prosegue incessante penalizzando in particolare il Pdl che presenta aspetti di liquefazione ovunque, ridimensionando la Lega - a parte eccezzioni importanti come a Verona - e non facendo decollare il progetto del Polo di Centro.
Gli schieramenti di centro sinistra, pur con fenomeni forse imprevisti come a Palermo, hanno tenuto ed in alcuni casi raggiunto risultati insperati, mentre il new entry Movimento 5 Stelle ha segnato un exploit  importante sottovalutato, pur in presenza di proiezioni di voto che potevano apparire esagerate.
Resta di fatto che cogliendo solo i risultati dei 26 capoluoghi di provincia, il Centrosinistra nelle sue varie formule, con i ballottaggi del prossimo 20/21 maggio, si appresterebbe a vincere su 20 città contro gli 8 del 2007; questo esame è peraltro del tutto propozionale alle elezioni in centri minori.
Partendo dalla Lega  va evidenziato che,  per i fatti recenti di malaffare comunque da chiarire, questa esce ridimensionata ad eccezione di Verona dove FlavioTosi, la cui azione politica non condivido, ha rivelato un acume politico eccellente visto che ha ripetuto sostanzialmente (pochi punti in meno) il risultato di 5 anni fa.
Tutto si può dire, ma è chiaro che ha amministrato per 5 anni costruendo la sua candidatura per  questa tornata elettorale, pendendo le distanze sia dalla azione del Ldl che da certi uomini della Lega lombarda stessa.
Ha costruito la sua riproposta contribuendo anche alla liquidazione del Ldl locale che ha ottenuto percentuali da tracollo.
Il fatto che lo si accusi di furbizia, di aver curato la sua immagine e la sua presenza sui media televisivi e meno sui risultati ottenuti (che ritengo più contenuti di quelli annunciati) non è una attenuante, ma una aggravante per chi avrebbe potuto contrastarlo più efficacemente oggi ed anche, forse, in futuro.
Certo è che la sua levatura  politica non è più quella di 20 anni fa, ma è cresciuta a dismisura tanto da oscurare quella di Bossi e forse anche di Maroni. 
Qualo al Pdl  la liquefazione è pressochè generalizzata, ma quel che preoccupa è che vive ancora la teoria del colpevolizzare il prossimo, anzichè, almeno in segreto, recitare un gande mea culpa.
Mi riferisco alle dichiarzioni o alle deduzioni che emergono sui media del Presidente Berlusconi - scappato a Mosca da Putin per evitare la pioggia acida in Italia - che sembra attaccare il segretario Alfano reo di aver mal perso a Palermo.
Come non è l'ultimo bicchier di vino che porta alla ebbrezza, bensì tutti quelli numerosi bevuti prima, Alfano indicato - non nominato - da Berlusconi segretario del Pdl ha cercato di gestire una situazione fallimentare la cui responsabilità ricade appunto sul Premier uscente.
A Palermo, dopo una serie di mandati fallimentari a guida Pdl che hanno messo in ginocchio la città, l'elettorato ha dato il bensevito senza alcun equivoco, per cui non dipende solo da Alfano questo risultato negativo.
Ma anche a Verona nel Pdl non si è capito della ulteriore opportunità di larga vittoria offerta dal progetto di Tosi (che resta sempre un esponente di Lega) e per questo è stato duramente punito.
Quando al Movimento 5 stelle questo è un evento emergente e crescente da non sottovalutare sia per i risulati importanti ottenuti, alncuni pure eclatanti, suggeriti anche dalle indagini demoscopiche sia perchè lo stesso Beppe Grillo non parla già più di anti politica, ma di movimento politico a tutti gli effetti che ha in programma di proporre alle prossime elezioni politiche uomini totalmente nuovi provenienti dall'elettorato stesso.
Per di più questo risultato evidente e generalizzato ci indica che la provenienze dei nuovi uomini e del loro elettorato e circoscrivibile pevalentemente all'area di centrosinistra per cui, questo è un fattore di cui deve assolutamente tenere in debito contro lo schieramento storico del Centrosinistra.
Infine il Centrosinistra compreso il suo capofila Partito Democratico va riconosciuta la sua sostanziale tenuta pur con particolarità importanti che vanno tenute in debito conto.
Alcuni esempi sono riscontrabili a Verona dove il Pd ha perso ancora voti, mentre il suo leader di coalizione, Michele Bertucco, ha conseguito un buon risultato (22%), ma visto il risultato ottenuto dal Movimento 5 Stelle (10%) c'è da chiedersi se il progetto costruito attorno ad un esponente della società civile non sia nato  troppo tardi.
Intendo dire che se il progetto fosse stato costruito ben prima (almeno autunno 2010 - primavera 2011) forse i risultati sarebbero stati più soddifsfacenti, pur non riuscendo forse a ribaltare i risultati arrivando a ripetere l'esperienza Zanotto.
La scelta dei leaders di coalizione pealtro ha mostrato criticità anche altrove; come a Genova, dove mi auguro senz'altro riuscirà vittorioso al ballottaggio Marco Doria, ma dove l'alchimia laboriosa e fumosa della scelta  del leader di coalizione, peraltro risultato un uomo non di partito, ha dato oltremodo fiato al secondo classificato Paolo Putti del M5S.
Per non parlare di Palermo dove, anche qui, l'alchimia per la scelta del leader di coalizione Ferrandelli (18,2%) ha rischiato un pateracchio, per fortuna salvato dalla ricandidatura di Leoluca Orlando, apprezzato largamente dall'elettorato palarmitato (49,2%). 
A Palermo peraltro questi due competitori hanno ottenuto, nonostante tutto, un risultato complessivo eclatante, ben superiore ai risultati ottenuti dal centrodestra nelle scorse elezioni.
Occorreva forse più coraggio nelle  scelte di coalizione a livello regionale, anche con passi in dieto, come denunciato da Orlando lunedì sera, nel sostegno alla giunta regionale di Lombardo.
Insisto su queste tematiche all quali tengo particolarmente, poichè ritengo giusto che dopo le elezioni si debba sia pensare a governare, che ai prossimi impegni elettorali: le politiche sono dietro l'angolo e poichè, diversamente dal passato, le amministrative ancorchè paziali sono un test estremamente attendibile per le politiche, occorre far rapidamente tesono dell'esperianza appena conclusa per rilanciare e correggere quella successiva.
Se da un lato è lecito pensare che il centrodestra non possa risollevarsi velocemente dalla situazione di frastagliamento in cui si trova, occorre tener conto dall'altro che la situazione politica sia locale che nazionale continua a presentare delle forti criticità delle quali l'elettorato tiene debito conto per cui le prospettive e gli obiettivi prossimi vanno ben individuati.

Ritengo infatti che si potrebbe raggiungere l' obiettivo di un risultato simile a quello di Hollande in Francia (vedremo là come andranno le imminenti elezioni politiche) se si raggiungesse un maggior addensamento ed irrobustimento della coalizione di Centrosinistra, mentre lasciar correre sia sulle politiche nazionali che sulle prossime alleanze, questo porterebbe al frastagliamento anche di questo schieramento e a pericolosi risultati complessivi di tipo panellenico.
Altri competitori sembrano non aver capito la situazione in cui ci troviamo sostenendo tesi assurde: Lega e Pdl sostengo la testi, mistificatoria, che l'incremento della pressione fiscale sarebbe tutta di responsabilità montiana ,emtre in realtà tutti sanno che per 20 milardi ci ha pensato il Governo Monti, ma pe gli altri 50 l'uscente Governo Berlusconi !
Il Centrosinistra non deve cadere in questo gioco assurdo revisionando ed affinando la propria strategia, il programma e le nuove alleanze se sono realisaticamente possibili; soprattutto selezionando per tempo i propri  uomini da utilizzare in campagn elettorale e, spero, nel prossimo governo.

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