giovedì, aprile 21, 2011

QUESTA MAGGIORANZA VUOLE NARCOTIZZARCI

Fin da quando, a scuola, m'insegnavano Educazione Civica, ho imparato che la nostra è una repubblica parlamentare "perfetta" e che per modificarne l'assetto, la struttura, occorre una ampia convergenza parlamentare, a prescindere dal peso politico di chi se ne fa promotore.
M'hanno pure insegnato che la Costituzione è la legge fondamentale dello Stato ed ha il compito di regolarne l'azione e quindi è costruita per durare nel tempo; non è insomma un kleenex o un rasoio usa e getta, per cui quando si fanno cambiamenti, questi sono per principio importanti e devono necessariamente essere costruiti per durare nel tempo.
Ne consegue appunto che le forze politiche del momento debbono per forza convergere su un punto condiviso, altrimenti si rischia una forzatura che fa perdere tempo e denaro, poiché nella Costituzione stessa esistono le regole per evitare qualsiasi "golpe".
Quanto al Governo questo ha il diritto e dovere di governare ben sapendo che la sua azione può riguardare sia tematiche circoscritte, sia tematiche ben più ampie; in questo caso ci troviamo di fronte a delle cosiddette riforme; anche qui se ci si tiene veramente a costruire riforme che siano utili al paese e possano durare nel tempo è evidente che è sempre preferibile cercare punti di mediazione intelligenti, se non si vuole evitare che con la legislatura successiva, magari ci si trovi di fronte ad una contro riforma.
Sto parlando di lungimiranza politica che questa maggioranza, parlamentare badate bene, sta dimostrando sempre più di non possedere.
Anzi ricorre in modo sempre più massiccio alla narcotizzazzione dell'opinione pubblica creando falsi scopi e diversivi, che distraggano e magari infervorino parte di questa su certe tematiche, per nascondere, appunto la propria incapacità.
Abbiamo sentito parlare nel recente passato di " patto con gli italiani", della modernizzazione del paese, della riforma di giustizia, della scuola, della pubblica amministrazione, dell'informatizzazione (le tre "i"), dell' centrali termo nucleari, e via discorrendo.
In questi giorni, per nascondere le difficoltà della coalizione di maggioranza al suo interno, i timori per le prossime recenti elezioni parziali e gli imbarazzi del premier sottoposto a quattro processi (a tirar tardi è ovvio che poi i problemi s'addensano ed ecco perchè il premier vuol passare per "santamariagoretti") assistiamo ad una serie di indecenze, di follie giuridiche e di contraddizioni evidenti, ma ciò nonostante, tutto questo serve appunto per distrarre l'opinione pubblica e far vedere oro quello che in realtà è piombo!
Cominciamo dalla Maggioranze:
quel che contano in politica sono certamente quelle parlamentari , comunali, provinciali o regionali, ma i soliti distrattoni del centrodestra, premier ed accoliti in primis, la confondono con la maggioranza dei votanti; una sineddoche insomma per attribuirsi una forza che in realtà questa maggioranza parlamentare non ha.
Peraltro è una operazione pericolosa perché far intendere di essere più potenti di quel che si è, ma poi non essere in grado di dimostrarlo con i fatti, questo può riservare cocenti delusioni per chi lo afferma e per chi ci crede.
Va riconosciuto comunque che il fatto di reclamizzare la propria forza politica in forma epidermica ha dato i suoi risultati in termini di alti compensi, ma rigiocarla all'infinito senza far seguito con i fatti concreti, può diventare, o prima o poi, un sonoro boomerang.
Riforma costituzionale della Giustizia:
anche qui si vanno a toccare articoli che hanno dato un buon servizio per parecchi decenni, ma subdolamente - la gente se ne deve rendere conto impegnandosi a capire - quando questi articoli prescrittivi vengono seguiti dal termine "secondo le modalità stabilite dalla legge" significa che una regola di rango costituzionale, per la sua applicazione viene regolata da una legge ordinaria, che come tutti sappiamo, può essere emanata ripetutamente da qualsiasi maggioranza parlamentere.
E' insomma un bel by-pass per attribuire al Parlamento (qualsiasi esso sia), di volta in volta, le leve per governare la funzione della Giustizia compresa la sua indipendenza e la sua autonomia !
La logica è antidemocratica perchè una vera democrazia si basa sul principio della indipendenza e dell'autonomia dei suoi poteri ed ordinamenti; mentre in questo caso avremmo un potere assoggettato ad un altro con evidenti ripercussioni di stabilità democratica.
Un vero rassamblement liberale se ne ha il coraggio dovrebbe proporre l'eleggibilità diretta della Magistratura Giudicante per cui il popolo tanto amato deciderebbe periodicamente la sua bontà, capacità ed efficenza !
E' ovviamente una provocazione contro chi vorrebbe assoggettare il potere giudiziario a quello politico diretto (qualsiasi esso sia) per governarlo sottobanco con un sistema arcaico da "manonera", se non peggio.
Modifica articolo 1 della Costituzione:
anche questo è un corollario - scellerato - a quanto espresso nel precedente paragrafo, giustificato candidamente dal fatto che non ci sarebbero i presupposti per trasformare la repubblica in presidenziale.
Come dire: siccome non riusciamo a trovare un accordo (per la verità non se ne parla da anni) sulla trasformazione in presidenziale, ecco che combiniamo un bel aborto giuridico, costituzionale e democratico ridimensionando le funzioni del Capo dello Stato e visto che ci siamo pure quelle della Corte Costituzionale, per sancire il principio che siccome il Parlamento è eletto direttamente dal popolo, quando il Parlamento legifera sulle leggi nessuno - neanche fossero eletti divini - ci può mettere il becco !
E' un il concetto di padre padrone il quale comanda senza alcun contraddittorio, rispolverando un concetto di famiglia arcaica dove il padre aveva diritto di vita e di morte su mogli e figli !
Anche qui si vuol fare anto i liberali, ma poi si trova il sistema di controllare tutto e tutti (non si muove foglia che dio non voglia), fregandose dei diritti e della tutela delle minoranze.
Brigatismo giudiziario:
questa è forse la più indecente tesi sostenuta dal Premier e i suoi accoliti, al solo scopo di farsi passare, ancora una volta, per una "santamariagoretti" perchè perseguitato da processi a suo carico; paragone assurdo viste quante sono state le vite di magistrati stroncate da terrorismo rosso e nero e visto tutto il lavoro eccellente e certosino che la Magistratura - anche quella di Milano checchè ne dica il premier - hanno svolto e svolgono per combattere e portare a processo, corruzione, mafie, evasione fiscale e delitti atroci contro la persona e le cose.
Come buon esempio poi questi reiterati attacchi stanno insegnando a deregolamentare tutto e tutti di modo che diminuiscono le certezze, gli attacchi si moltiplicano in modo sempre più ampio, non rendendosi conto che si sta favorendo la nascita di una vera e propria giungla.
Riforma nucleare:
è vero che i referendum non sono perpetui, ma proprio per questo un governo che si rispetti deve avere il coraggio delle sue azioni ed le iniziative non possono essere sempre del tipo "o cosi o pomì".
Infatto nel 2008 è uscita la prima iniziativa "epocale" sull'energia nucleare, basata su sondaggi che avrebbero dimostrato una certa apertura da parte dell'opinione pubblica, programmando addirittura (Brunetta) 50 centrali per poi arenarsi sul fatto che le regioni hanno cominciato a porre dei seri distinguo sul progetto.
Di programma energetico non se n'è sentito parlare per anni (ne son passati tre); è stato indetto il relativo referendum sulla prima legge approvata in fretta furia, ma nemmeno dopo il disastro del terremoto e maremoto in Giappone, sono sorti dubbi sulle scelte fatte (si va avanti con il programma disse Romani).
Poi, di fronte a sondaggi inequivocabili di rifiuto al progetto, accompagnati dalla solita stratedia di depotenziare l'arma imminente del referendum (compreso il legittimo impedimento e la pubblicità dell'acqua potabile il cui risultato metterebbe in difficoltà questa maggioranza) ci si è trincerati dietro alle strategie energetiche da definire in sede comunitaria, visto che dei 27 stati ben 14 non hanno centrali nucleari.
Nel 2008 insomma, duri e puri, si son fatte scelte con le gambe corte, visto che la politica energetica era comunitaria anche allora ed oggi si fa il giochino di prender tempo, per ritirare fuori il progetto magari più in là, se il consenso permarrà.
Poiché non c'è da fidarsi assolutamente sarà opportuno pressare questo governo per studiare una vera politica energetica, ricordandosi che il Prof. Rubbia, Nobel per la Fisica, da almeno 15 anni sta sperimentando l'utilizzo del torio in centrali nucleari, putroppo in Svizzera, dopo che l'abbiamo fatto scappare dal Cnr.
Comunque il referendum non è assolutamente decaduto, checchè ne dica Romani: ormai è stato indetto, stabilita la data (scellerata) per cui, onde evitare scherzetti delle tre carte, sarà bene andare a votare (ci sono anche gli altri due di cui uno al quale tiene molto il Premier ) e votare secondo coscenza!
Programma economico:
dopo che, finalmente, anche Confindustria ha cominciato a battere i pugni sul tavolo accusando il governo di immobilismo su lavoro ed investimenti, ecco che come una verginella riappare il Ministro dell'Economia Tremonti che comincia a dispensare la sua solita quota di promesse, non tanto per riconoscere la ragione di chi protesta (opposizione compresa), quanto per cercare anche in questo caso di prender tempo, perchè, si , tutti sono sensibili alle imminenti elezioni amministrative parziali; per cui mettere un di ottimisto, sollecitare un di aspettative, tutto aiuta, anche se poi, passata a nuttata, temo che tutto si appassirà ben presto in attesa di non so bene quale grande "stellone".
Si parla di una promessa - nel il 2013-14 - di metter mano alla pressione fiscale delle aziende (quella dei lavoratori dipendenti ed autonomi non esisterebbe per Tremonti), nascondendo nel contempo che per il rientro del debito nei parametri convenuti, comporterà una manovra di parecchie decine di miliardi d'euro nei prossimi 3-4 anni.
Forse non lo dice perchè il Premier gli ha messo il bavaglio ?
Azioni parlamentari blocca processi:
anche qui, proprio oggi, sia perchè serve a parare le spalle al Premier sia perchè serve come buon viatico per la campagna elettorale, emergono le varie iniziative parlamentari per sollevare questioni di legittimità su processi in corso come quello Ruby, laddove si cerca di annebbiare la vista dell'opinione pubblica sulla legittimità del tipo di corpo giudicante (tribunale ordinario e tribunale dei ministri) per nascondere i fatti che, anche se non costituissero un reato, lascerebbero parecchio a desiderare sulla dedizione effettiva del Premier a sostenere la sua alta funzione.
Altra norma blocca processi è quella della prescrizione breve, insieme al processo breve che si arenerà al Senato se non sarà chiaro come la penserà il Capo dello Stato; per non parlare della contestazione ad un altro processo (non ricordo se Mediatrade o Mediaset) poichè, un anno fa, non sarebbe stato rispettato il principio del legittimo impedimento poichè in una udienza il Premier era occupato da un Consiglio dei Ministri.
Fumus persecutionis ? Mavalà questo è fumo negli occhi per creare un novello "sansebastiano" e riproporsi come noovo salvatore della patria, che stà in realtà stracciando ogni giorno, demolendola pezzo per pezzo, disinteressandosi delle sue necessità, dei suoi problemi e delle sue aspirazioni.
Tutto questo e tanto altro ancora costituisce un grande canovaccio di una tragica piece che ogni giorno viene messa sul palcoscenico per narcotizzare e ubriacare l'oponione pubblica, nemmeno per porre in essere politiche scellerate, ma addirittura per nascondere la propria incapacità a governare.
Sono tante tessere di un mosaico che apparentemente vediamo come sintomo di attivismo politico, ma in realtà sono strumentali a difendere gli interessi personali del premier e a ricercare consensi elettorali per ottenere maggioranze utili al mantenimento del potere; raggiunto poi questo queste tessere si polverizzano o si frantumano, pronte però ad essere rigiocate alla prima favorevole occasione.
L'esempio di Milano è lampante (ammesso candidamente dal Premier): il centrodestra, dai suoi sondaggi che sono purtroppo sempre esatti, sa che sta perdendo terreno e si sta giocando il tutto per tutto per risalire la china, anche con la compiacenza di teste di legno che affiggono manifesti ignobili per la città (che riassumono peraltro quanto detto dal Premier in precedenza in altre studiate occasioni); sa infatti che la Lega - convitato molto spesso muto - non ci stà a perdere e che in questo caso le ripercussioni a livello politico nazionale sarebbero disastrose.
Vedrete che se ci sarà recupero il premier terrà la fiamma ben accesa per passare ad altre realtà dove, per il momento, non si è nemmeno visto; mi riferisco a Napoli laddove forse i suoi sondaggi lo danno vincitore, ma state certi che verrà tirata in ballo ben presto il problema monnezza, problema che tanto a giocato per la vittoria delle regionali nel 2010.
Piuttosto: ricordate dopo le regionali del 2010 cose disse il Premier ?
Disse che con la vittoria ennesima delle regionali ci aspettavano tre anni di governo tranquillo fino a fine legislatura; una discesa in somma senza curve, dossi o...trabocchetti!
Non è andata proprio così: ma si , la colpa è sempre degli altri !

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