lunedì, giugno 04, 2018

LA SETTIMANA PIU' LUNGA DELLA REPUBBLICA

 
In una settimana siamo passati da una situazione politica critica con risvolti economici altrettanto preoccupanti ad una situazione di tranquillità vigile dove il nuovo Governo Conte sta incominciando a muovere i suoi primi passi (nei prossimi giorni si presenterà ai due rami del Parlamento per ottenere la fiducia).
Occorre premettere che in queste ultime settimane si sono accavallati fatti e posizioni politiche che sono spesso degenerate in gazzarre o iniziative folli molti simili al tifo da stadio per nascondere in realtà errori madornali commessi sui quali occorreva intervenire per porvi necessari rimedi; dimenticando tra l'altro che le affermazioni e le iniziative sono atti politici che possono sempre produrre effetti più o meno indesiderati.
In sostanza mi riferisco alle posizioni aggressive emerse via via contro il Capo dello Stato Mattarella che dal 4  marzo ha con pazienza invidiabile fatto di tutto per verificare se vi erano le reali condizioni per la nasciata di un governo espressione del voto elettorale.
Il realtà Mattarella ha dimostrato la sua abilità di grande statista  nello svolgere il suo ruolo di PdR intervenendo per ben due volte al fine di favorire lo sblocco della empasse politica.

La prima dopo due mesi dal voto perchè i partiti che più avevano propensione a crerare un programma di governo - Lega e M5* -  ponevano condizioni irrinunciabili per avviare la trattativa.
In particolare il M5* non gradiva che ci fosse nella convergenza politica in gestazione l'altro partito di Cdx Forza Italia per cui Il PdR, dichiarò che il Governo uscente diretto da Gentiloni non poteva continuare ad occuparsi di gestione ordinaria, proprio perchè l'Italia aveva impegni importanti in calendario e non era pertanto corretto che questi temi fossero affrontati da un governo espresione di una maggioranza parlamentare che non c'era più.
Pertanto proponeva la nascita di un governo neutrale che si occupasse di portare il paese alle elezioni anticipate a fine estate e nel caso di fiducia almeno ad anno nuovo, segnalando che vi era coumque l'impegno da parte del PdR e del nascente Governo, di "far posto" ad un governo politico espressione del voto del 4 marzo se l'intesa politica in progetto si fosse nel frattempo realizzata.
Questo fu il primo colpo di frusta sul quale la tifoseria politica si sperticò in una serie attacchi vergognosi, che si chetarono perchè i due leaders cominciarono - se pur con una abbozzata politica dei due forni - a mettersi al lavoro sulla convergenza dei programmi da contrattualizzare.
C'è da dire che nel frattempo la macchina Italia girava a buon ritmo e sul piano finanziario gli indicatori economici come lo spread non rivelavano alcun particolare nervosismo; peraltro anche gli altri partners europei se ne stavano tranquillamente in attesa degli eventi in evoluzione.
I primi nervosismi cominciano ad emergere quando emergono le prime bozze di programma e qui comincia l'altalena non tanto perchè ci siano poteri forti che ci condizionano o vogliono condizionare il voto, ma perchè in economia aperta esistono sempre principi simili a quelli che abbiamo studiasto in fisica come il principio di gravitazione o il principio di Archimede.
Ovvero se si  parla di programmare investimenti con l'aumento del debito o di farsi scontare una parte consistente dello stesso gratis, o di nazionale una delle più grandi banche italiane, va da se che chi è in affari con noi - o lo potrebbe essere - qualche segnale ce lo da; e non è un segnale di fumo.
Resta il fatto che faticosamente e con precisione il lavoro procede e si arriva all'incarico di formazione del Governo al prof. Conte con formula del tutto nuova, ma il PdR dimostra anche qui di essere innovativo e pragmatico.
Putroppo si arriva a domenica 27  maggio e il PdC incaricato non può sciogliere la riserva e rimette l'incarico avuto qualcher giorno prima perchè il PdR Mattarella, che nomina PdC e Ministri, non reputa adatta una sola proposta fra tutte (dopo aver detto - ben prima -  al momento dell'assegnazione al Prof. Conte, che per quel dicastero era necessario un esponente politico, eletto in Parlamento).
Questa scelta è stata l'insistenza del leader della Lega Salvini che non ne faceva una questione di puntiglio, ma perchè il prescelto - prof. Savona - era un elaboratore di teorie anti euro, tema che semmasi comperte al Parlamento e alla nazione e non ad vuna maggioranza di Governo
Ne discende che sul piano internazionale una simile rappresentanza avrebbe indebolito il ruolo dell'Italia o sarebbe stato imboccato un percorso surrettiziamente, senza nemmeno averne parlato con tutto l'elettorato in modo appropriato.
Questo fatto sembra che stia da un lato imboccando la strada vergognosa delle elezioni anticipate e dall'altra un coacervo di indecenti accuse al PdR invocando pressioni di poteri forti ( o soprannaturali ?)e per finire l'accusa di alto tradimento avanzata dasl leader M5* Di Maio e l'organizzazione per il due giugno di una manifestazione a sostegno.-

La seconda mossa avviene proprio ora quando il PdR Mattarella non si scompone minimamente perchè come sappiamo convoca per il lunedi mattina il Dr. Cottarelli per un incarico di formare il nuovo governo, incarico accettato con riserva.
Questo fa imbestialire supporters e leaders della maggioranza in formazione con affermazioni asnche offensive ripetute dai loro supporters, ma evidentemente il buon senso, pur fomentando la piazza in continuazione, prende velocemente piede e già nel pomeriggio del martedi - quando Cottarelli sale al Quirinale per consultazione (ma in realtà penso avesse già l'elenco dei ministri da far vedere al PdR) - spunta un pò di cielo sereno.
La mossa ha prodotto il risultato nel rispetto del voto elettorale: mercoledìpomeriggio, dopo che il PdR con pragmatismo e signorilità ha parlato con i due leaders Di Maio e Salvini,  Cottarelli rinuncia all'incarico perchè viene riaffidato a Conte e da qui la procedura di nomina con giuramento dei neo ministri, sui quali non c'è per ora nulla da dire se non il fatto che  - Premier compreso - dai sei/otto nominati non sono parlamentari.-
Il Due Giugno - sabato - è festa della Repubblica e tutto il nuovo Governo è presente raggiante con il PdR Mattarella alla parata e ai festeggiamenti.-
Nasce quindi il governo definito del cambiamento (ma mi domando quando mai è nato un governo che non voglia cambiare quaslche cosa).
Non nasce certamente nessuna terza repubblica perchè non c'è nessun cambiamento strutturale  della nostra repubblica; non diventa nè una repubblica presidenziale, nè una   repubblica federale, ma semplicemente nasce una nuova maggiorasnza di Cdx!
Mi spiace per Salvini che con la sua irruenza coinvolgente ha pure proposto in quei pochi giorni di rasccogliere le firme per proporre l'elezione diretta del PdR, ma ha infilato una strada che è un vicolo cieco semplicistico, ma dasnnoso (intanto tiene calda la claque e ben chiaro il suo obbiettivo).
Quel che piuttosto mi sembra preoccupante è il fatto che in questi primi giorni di giugno i toni da campagna elettorale non stiano per nulla abbassandosi, anzi su qualsiasi tema la consecuzio della affermazione/sollecitazione/soluzione/azione/causa/effetto continua ad essere usata dai leaders/segretari/Ministri/vicepremier,  non rendendosi conto che così ci si tiene certo in contatto con la propria base elettorale (come se la maggioranza fosse una medaglia con due volti), ma si rischia di  mantenere aspettative che sono gia modificate; questo scientemente perchè in caso di difficoltà o insuccesso i colpevoli son già belli e pronti (sono i predecessori che tornano più comodi ).
L'altro fatto preoccupante è che il Csx nel suo complesso ancora frastornato da questi tre mesi di giravolta sull'ottovolante, non abbia ancora capito che deve sotterrrare una buona volta  tutti i suoi rancori e cominciare a costruire un modello nuovo da proporre agli italiani nei prossimi mesi, dovendo pensare a bloccare questa emorragia continua e a preparare sia il ruolo dell'opposizione (opposizioni sarebbe meglio visti i risultati delle elezioni parziali post 4 marzo) che la preparazione alle prossime elezioni europee nel 2019.
Di materiale a disposizione ce n'è parecchio poichè dalle prime bozze di cambiamento che vorrebbe presentare questo Governo emergono soluzioni poco efficaci per cause esterne (migrazione)o per scelte di bilancio che non porterebbero risultati sperati (pensioni,  reddito di cittadinanza).-