sabato, settembre 17, 2011

IL CAVALIERE RISPONDA ?

Il Cavaliere risponda è il titolo dell'eccellente editoriale di Ezio Mauro su Repubblica: per carità !
E' meglio invece che non risponda affatto, se le sue risposte sono quelle con suo telefono portatile con personaggi di dubbio gusto e moalità visto che sono invischiati in procedimenti giudiziari piuttosto gravi.
Il Cav. Berlusconi non ha ancora capito alla sua età (ben matura) che tutti noi, uomini pubblici o semplici cittadini, dobbiamo sempre collegare la bocca al cervello, non già perchè potremmo essere intercettati da uno Stato di polizia (questo lo fece il Cav. Mussolini che con l'Ovra controllava sia la carta stampata che sopratutto la radio), ma bensi' perchè i nostri comportamenti e le nostre azioni debbono essere sempre di specchiata onesta, in modo tale che nessuno al mondo possa avere nulla da ridire.
Quando invece si frequentano personaggi dubbi, maneggioni, affaristi, ecc. è evidente, lo capisce anche un bambino, che se questi personaggi finiscono sotto la lente d'ingrandimento della Magistratura o degli organi di Polizia, e con questi personaggi ci si parla tranquillamente senza alcuna precauzione, ecco che una volta scoperti li inghippi non ci si può mettere a frignare accusando il mondo di violare la privacy, facendo finta che non si abbiano responsabilità dirette sullo scandalo emerso.
Da ragazzi se, con i nostri genitori,  ci si lamentava di una ingiuria subita da amici, o ci si lamentava di un brutto voto a scuola, si rischiava di prendere il "sopraconto" costituito da una bella punizione o da uno scapaccione!
Ormai da tempo il Cav. Berlusconi non può continuamente pianger il morto a abbaiare alla luna per tutte le situazioni spinose in cui si viene a trovare: non può esistere, soprattutto con un consenso elettorale tanto sbandierato, un teorema che lo veda vittima di così tante contestazioni sia civili, penali che di comportamento.
Il solo ed unico responsabile  di tutto questo è soltanto il Cav. Berlusconi !
Sull'ennesima questione emersa con il caso Tarantini, dal quale risulterebbe una azione di ricatto nei confronti del Cav. Berlusconi (reato che peraltro lui nega sia mai avvenuto) non è il fatto che questo signore avesse continui contatti telefonici e di persona che ci può interessare, ma da quanto riferirebbero le intercettazioni, risulterebbe che questo rapporto serviva per usufruire (con uno scambio di "gentilezze"), sempre dal Premier o dal suo entourage, di favori professionali che altrimenti non avrebbero mai avuto.
Qui non si tratta di imprenditori che sono in corsa per un appalto e si permettono di richiedere un occhio di riguardo (e già questo non andrebbe bene perchè significherebbe che chi deve valutare verrebbe influenzato nelle decisioni del suo ruolo), ma di imprenditori, o presunti tali, che prima allacciano rapporti diciamo "conviviali" con l'uomo potente, eppoi una volta consolidati chiedono aiuto o favori, molto spesso accordati.
Nello stesso scandalo è presente anche un altro personaggio - Lavitola (editore e faccendiere) il quale, sempre dalle intercettazioni, sembrerebbe aver giocato o tentato di giocare un rapporto determinante per la scelta della seconda carica della Guardia dei Finanza.
Ma il Cav. Berlusconi si rende conto che non stiamo parlano di un Ministro che parla del tema - del tutto lecito - con un altro Ministro della Repubblica, ma parliamo di un imprenditore, pure di secondo piano, che  
con un corpo militare cosi delicato non dovrebbe centrarci un bel fico secco ?
Saranno forse delle millanterie, ma i millantatori è bene tenerli lontani con una bella pertica, non telefonargli suggerendo di starsene all'estero !
Il Cav. Berlusconi deve capire, nonostante la sua maggioranza parlamentare, che agli italiani, anche ai suoi sostenitori, questi comportamenti non stanno assolutamente bene, tenendo conto che questo modus opeandi è certamente ben più vasto di quanto non appaia, visti anche i recenti (in tutti gli ambiti politici intendiamoci bene) scandali che hanno interessato parecchi politici, ovvero comportamenti boriosi e strafottenti di altri ancora che se non penalmente rilevanti fanno creder loro di essere de vicerè (Scajola, Verdini, Dell' Utri, ecc).
Per di più non fa nulla, riempendosi la bocca della seconda repubblica da lui fondata e della casta politica, per far cambiare di corso questo andazzo che costa all'Italia sia in termini economici sia in termini di coesione sociale.
Il Cav. Berlusconi continua a cavalcare l'onda della sua maggioranza parlamentare e non fa nulla per far invertire la rotta ad un andazzo politico veramente disdicevole.
Anche in questi giorni serra le fila per restare in sella fino alla fine della legislatura, occupandosi delle sue rogne, ma dei temi internazionali sensibili, non se ne occupa.
L'altro giorno a Tripoli di Libia sono sfilati acclamati Cameron per il Regno d'Iinghilterra e Sarkosy per la Repubblica Francese, mentre per l'Italia, che ha fornito basi logistiche ed anche mezzi di intervento militare, non era presente nemmeno il Ministro Frattini.
Il Cav. Berlusconi intendere resistere e non far nulla (se non i suoi affari), ebbene sappia che moltissimi italiani resisteranno un giorno in più i Lui.




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