venerdì, marzo 12, 2010

PAR CONDICIO TELEVISIVA

Riporto qui di seguito una denuncia inviata alla Commissioni di Vigilanza Rai che evidenzia come pur in "regime" di par condicio televisiva, questa l'informazione venga utilizzato come strumento di propaganda elettorale, appannaggio di un solo schieramento politico.

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Illustre Presidente,
intendo segnalarLe il mio vivo disappunto su quanto sta accadendo nelle comunicazioni televisive italiane dopo che è stata in modo rigido applicata la "par condicio" sulle trasmissioni di carattere politico che per circa un mese mi vedrà (e ci vedrà) trattato/i come bimbetti dell'asilo; ovvero le informazioni politiche saranno propinate con il contagocce ed in modo strumentale, come se non fossi/mo capaci di scegliere il programma e farmi/ci comunque una nostra idea.
Infatti su tutte le reti televisive (tranne forse La 7) sono sparite - tutte - le trasmissioni a dibattito politico e le notizie di questo genere le possiamo attingere solo dai quotidiani o dai telegiornali.
In alternativa ci vengono propinate delle "bubbole", nemmeno qualche buon film!
Riguardo ai telegiornali il loro confezionamento lascia parecchio a desiderare perché - a prescindere dalle autonomie giornalistiche - vengono estremamente dilatate le informazioni relative alla coalizione dell'attuale maggioranza, mentre quelle di opposizione appaiono come un atto dovuto ridotto a pochi minuti di informazione.
In particolare l'altro giorno l'On. Berlusconi ha organizzato una conferenza stampa - da Palazzo Grazioli sua residenza privata - relativa al pasticcio commesso sulle liste elettorali e non si è assolutamente compreso a che titolo egli parlasse: come Presidenti del Pdl ? Come leader di maggioranza ? Come Presidente del Consiglio ? (vedasi lo sfondo con indicazioni di voto elettorale, sostituite ieri con un dipinto di Camillo Benso Conte di Cavour!) E' fuori di dubbio che egli si può muovere sulla scena politica come meglio crede ed attivare le sceneggiature che meglio crede, ma l'informazione televisiva, proprio per par codicio, deve essere la più asettica possibile, mentre in realtà si presta a preferenze sulla pubblicità elettorale di un solo schieramento, con inquadrature e sfondi sapientemente scelti non a caso.
La realtà è che - a mio modo di vedere - con le ridigità sull'informazione che avete confezionato (cosa che non è mai accaduta nelle precedenti tornate elettorali di qualsiasi tipo), ne esce un vantaggio competitivo, appannaggio di un solo schieramento.
La vostra scelta pertanto si rende complice di un grande sopruso, commesso dalla attuale maggioranza e dalle reti televisive, che divide gli italiani tra figli e figliastri e soprattutto di creare le premesse affinchè la legge sulla par condicio venga buttata alle ortiche.
La conseguenza è ovvia per cui ritornerebbe in auge - e già questo avviene secondo la mia denuncia - il principio che il più forte deve avere più spazio sfruttando una rendita di posizione (i voti avuti alle precedenti elezioni) inaccettabile.
Questo non avviene nemmeno ai campionati mondiali di calcio dove - a prescindere dalle teste di serie assegnate - tutte le squadre hanno le stesse potenzialità teoriche di vittoria.
L'invito pertanto è quello di rimuovere tempestivamente decisioni e comportamenti che nei fatti abbattono il principio della par condicio ed offendono la libertà di informazione di tutto il popolo italiano.
In Fede
Lucio Sorge

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