venerdì, marzo 05, 2010

I COMPLOTTI DEI... MARCHESI DEL GRILLO

Ricordo che quando molti anni or sono feci l'esame nella mia azienda per passare alla carriera direttiva, nei vari corsi di formazione propedeutici alla assegnazione degli incarichi operativi, due erano le principali cose che ci venivano insegnate:
- la prima che non esiste delega senza controllo
- la seconda che la carica non fa automaticamente "potere" perchè quello te lo devi guadagnare ogni ogni giorno che il Padreterno mette in terra.
Sulla prima questa maggioranza sta dimostrando ogni giorno di non saper confezionare per bene nessuna iniziativa perchè o viene ripresa alla promulgazione delle leggi o viene ripresa successivamente dalla Consulta; oppure le attese su qualche iniziativa si rivelano ben poca cosa (robin hood tax ?).
Non parliamo poi delle iniziative operative dove le pur egregie cose attivate si sono rivelate un dispendio inaccettabile di risorse con l'intromissione del malaffare senza che nessuno se ne sia accorto, ovvero con la chiara compiacenza che prosegue speditamente il malgoverno dei decenni passati.
Certo errare è umano, ma è pure umano rispondere assumendosi le proprie resposabilità, ma ecco che invece si attiva lo sport nazionale cioè quello di trovare ovunque e comunque una scusante o attribuire la responsabilità agli altri: una volta il Presidente della Repubblica, poi la Magistratura, poi la Consulta e via discorrendo (non sono stati ancora tirato in ballo il terremoto o le pioggie insistenti).
Si parla tanto poi di modernizzazione del paese ma al malaffare si aggiungono le malefatte (nel senso di far male le cose) come può avvenire con le iniziative di l'Expo 2015 oppure rimpinguare il numero delle provincie (altre 20 pronte da sfornare)con relative amministrazioni che nel loro complesso costano agli italiani - con grande dispendio di risorse -nel complesso circa 14 milardi l'anno (l' 1% del Pil !).
Sulla seconda poi la chiave di volta è il consenso elettorale ottenuto che dovrebbe giustificare qualsiasi azione politica, mentre invece è proprio l'ampio consenso popolare che deve imporre una azione politica efficace; quando questo non avviene, come possiamo riscontrare molte volte, sia in questa legislatura che anche in quella 2001-2006 ecco la discesa in campo del complotto che si aggirerebbe a tutti i livelli e in qualsiasi occasione.
Insomma, nei posti di lavoro (il capo) e nelle squadre di calcio (l'allenatore) vige la logica regola che se non portano risultati vengono sostituiti, mentre in campo politico a questa maggioranza basta invocare il complotto ( come tirare in ballo l'arbitro cornuto ) ed ecco che tutto come per incanto viene giustificato e motivato.
La vicenda delle liste elettorali - con errori formali o sostanziali lo deciderà la magistratura - che rischiano di non far presentare candidati di spicco dei principali partiti (per fortuna circoscritti alla provincia di Roma e alla regione Lombardia), viene cavalcata ancora una volta inneggiando al complotto, all'attaco alla democrazia, all'impedimento del voto a milioni di elettori di Centrodestra e Lega.
I ragli del Centrodestra e Lega sono ancora più alti perchè questa volta la frittata fatta è parecchio grossa perchè se le funzioni giudicanti i ricorsi (Tar, Consiglio di Stato, Cassazione) non sciogliessero le sospensioni, non c'è purtroppo nessun rimedio possibile (nonostante il premier o la Polverini "non molli") ed obbiettivamente il fatto che in alcune zone importanti partiti non si misurino con le elezioni non è un bel vedere.
Non è un bel vedere per gli elettori - potenziali - che una buona volta debbono aprire gli occhi, lasciando da parte le ideologie che solo i partiti del centrodestra e Lega coltivano, e presentare una buona volta il conto.
Non è un bel vedere soprattutto per questi partiti stessi che si vantano delle loro maggioranze, della loro abilità del fare, dell'essere i partiti dell'amore, ma poi non son capaci di confezionare le cose più semplici, squagliandosi come neve al sole.
Dell'umiltà di ammettere i propri errori naturalmente non se ne parla nemmeno; anzi nelle segrete stanze sia ammettono gli errori accusandosi a vicenda sino scorticarsi, ma poi in pubblico tutti uniti questi Marchesi del Grillo a gridare al cielo cercando di coinvolgere pure il Presidente Napolitano.
Se ricordate Alberto Sordi ne "il marchese del Grillo" questi sosteneva la sua forza economica e di potere politico gettando al popolino monete arroventate, facendo il bello ed il cattivo tempo per cui i suoi servi soggiacevano ai suoi orari di sonno o alle sue voglie, oziava e sbevazzava a destra e a manca e si metteva in bella mostra tra la nobiltà papalina sgangherata.
Era pieno di sè; si considerava er mejo fico del bigoncio con quel suo "....io soh io e voi un siete un cazzo", ma poi fu proprio lui la causa della caduta del Papa catturato dalle truppe napoleoniche!
Ecco di machesi del grillo nella maggioranza di centrodestra e Lega ne stanno emergendo a bizzeffe (tra premier, governatori e ministri) sempre più tronfi della loro forza elettorale: speriamo che non provochino danni maggiori di quelli che stanno già causando !!

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