venerdì, dicembre 07, 2012

LE CONVULSIONI DELL' ON. BERLUSCONI

C' era da aspettarselo che o prima o poi il Cav. Berlusconi chiamasse a raccolta i suoi per una classica operazione di "palazzo".
Ne avevo denunciato il pericolo nel precedente articolo quando dichiaravo che i veri oppositori della nuova legge elettorale e fieri sostenitori del porcellum fossero gli uomini e soprattutto il capo del Pdl.
E ieri con una operazione degna di un valido stratega militare il Pdl si è ricompattato non in nome della parte di Popolo che rappresenta, ma allo scopo di evitare definitivamente una nuova legge elettorale  (sempre che con le maggioranze attuali non ne sforni una all'ultimo tuffo) che vista dalla parte del Cavaliere non può essere accettata.
Non gli piacciono le preferenze, non gli piace il progetto di legge sulla candidabilità degli elegendi, non gli piace la legge sulla rete di trasmissione tv, nè quella che riduce i costi della politica nelle amministrazioni territoriali  perchè peferisce leggi che non lo inguaiono, l'eletcion day e l'aspirazione di padre padrone per cui decide lui, dal primo all'ultimo chi saranno i candidati prossimi venturi.
I suoi nominati lo sanno perfettamente e poichè vivono un pò tutti di luce riflessa, ben sapendo che gli exploit d'un tempo non sono almeno ad oggi ripetibili, fanno quadrato con la speranza i essere in prima fila quando sarà il momento delle nomine a candidato, alzando  la posta per prestarsi a future camarille.
Operazione di palazzo quindi che se ne frega altamente sia del Popolo che degli interessi e convenienze del'Italia, ma che mira a ricreare uno squadrone compatto e a costruire i presupposti per cui non ci sia alla fine alcun chiaro vincitore alle elezioni politiche di primavera.
Sempre che non escano numei inequivocabili per cui tutto questo trambusto si dimostri per  lui improduttivo.
Il fatto di attaccare il Governo Monti, di denunciare lo stato grave in versa l'Italia (dopo averlo negato per anni) e via discorrendo, sono bubbole poichè allo stesso tempo mira a creare i presupposti per cui ci possa essere un nuovo governo a guida Monti, sempre quel Monti che non avrebbe fatto nulla anzi che avrebbe aggravato la situazione socio economica dell'Italia.
Lo spera, ma forse lo sa già, che le rimonte non sono sempre possibili, quindi, come provò a fare nel 2006 proponendo una grosse koalition, spera per lo meno di avere almeno la chance di contare comunque in qualche modo.

Peraltro, sempre di manovre di palazzo si tratta, ieri sia alla Camera che al Senato ha usato spudoratamente e in modo super organizzato  tutto il possibile per non far mancare il numero legale in aula, ma votando, per chi c'era, l'astensione.
Segnale indecente per dire: dissento, ma non stacco la spina caro Presidente Monti, ma nel contempo la avviso che lo posso fare in qualsiasi momento.
Nemmeno, prendendosi oneri ed onori, il coraggio di far saltare il banco subito!
Dalla sua uscita di scena nel novembre 2011 sembrava fuori dai giochi distratto affaccendato in altre cose ed invece, attendeva pazientemente il momento opportuno per scombinare le carte al momento opportuno. 
Che questa operazione non piaccia ai Mercati non gli ne può fregare di meno; beninteso non è che i Mercati preferiscano altri a lui, ma questi sono estemamente sensibili a tutti gli strappi, incertezze  e disarmonie nella politica dei vari stati.
E la risposta di ieri e di oggi  è un tuono che ha fatto rialzare spread e scendere la Borsa italiana, fenomeno che continuerà non si sa ancora per quanto.
Alla faccia dell'accusa al governo attuale di aver fatto regredire l'Italia: per sostenere questa tesi si muove come un elefante (o rinocerente?) in cristalleria infagilendola ancor di più.
Quanto all'election day è un'altra bufala perchè le proposte fatte non possono portare assolutamente ad unariunificazione delle date perchè quelle regionali, anche il Lazio con sentenza della Consulta deve votare ai primi di febbraio, sono già fissate, mentre per le nuove politiche occorono dai 60 ai 75 giorni dallo scioglimento delle Camere e se il Caliere sa far di conto, nemmeno con la spinta ci si arriva.
Da oggi ai primi di febbraio sono 60 giorni, ma occorre votare diverse leggi partendo da quella di stabilità prima di chiudere eventualmente i giochi per cui questa aspirazione del Cavaliere è la prima a saltare.
Peraltro a che pro ? L'election day favorirebbe l'ipotesi di perder di meno ?
Ne è proprio così sicuro ?
Perdere in Lombardia, Lazio, Molise e alle comunali di Roma significa straperdere alle politiche !
Di quel che dirà nei prossimi giorni potremmo anticiparlo recitando a memoria partendo dall'attacco al Governo Monti.
Intendiamoci l'azione di Monti per quel che ha fatto e per quel che non ha ancora fatto (anche se ce ne sarebbe ancora tutto il tempo) non mi ha entusiasmato, ma al dire che ha affossato l'Italia ce ne corre parecchio.
La faccia tosta dell' On Berlusconi non si smentisce con questa super piroetta che sta compieno perchè tutti devono sapere, anche coloro che sono stati colpiti dalla introduzione dell' Inu, che la manovra finanziaria approntata nel 2011 è stata di circa 80 miliardi (ricorda nulla questa cifra che riguardò la manovra della Germania nel 2008 alla quale Belusconi rispose con una da soli 20 miliardi ?) di cui 60 prodotti dal Governo Berlusconi.
Proprio così perchè da giocatore delle tre carte qual'è introdusse, lui che non mette le mani nelle tasche degli italiani, nuove tasse o incremento, a scoppio ritardato, di tasse e imposte come l'Iva; la stessa Iva il cui incremento cerca di procrastinare (a parte l'aumento dal 20 al 21%) da tempo il Geverno Monti.
Quanto all'Imu (ci tolse l'Ici sulla prima casa e assimilate per circa 4,0 miliardi nel 2008, facendocela pagare il altra forma) è stata introdotta  facendoci risputare, oggi,  in un sol colpo 20 miliardi per gli anni esentati più l'anno corrente, prontamente ritoccata dai comuni - sino a 24 miliardi -che non hanno ancora voluto mettere mano alla revisione della spesa strutturale delle loro amminitrazioni.
Vedrete, la promessa sarà quella di eliminarla nuovamente a dimostrazione che preferisce accontentare un pò tutti piuttosto che cercare altri motivi di apprezzamento politico che evidentemente non sa nè può trovare.
L'altro tema riguaderà gli avversari in campagna elettorale, Centrosinistra in primis, complice di avere uomini della Sinistra al suo interno che sarebbero il danno dell'Italia.
Sarei curioso di sapere che ne penserà di altri competirori come l' M5S ( rischia stando alle proiezioni di conseguire più voti del Pdl) o del raggruppamento di Centro in formazione e che tipo di argomentazioni potrà portare all'elettorato per attrarlo in loro vece.
In buona sostanza l'On. Berlusconi sta precostituendo le prove e le argomentazioni per lanciare una campagna elettorale in grande stile, ma questa volta con risultati deludendi poichè l'elettorato ha certamente capito che cosa non vuol votare proprio perchè non si può puntare sempre sugli stessi slogan e promesse (da marinaio) disattesi dopo anni di governo, sperando che l'innamoramento per Berlusconi  rimanga ancora altamente efficace.
Gli altri partiti o coalizioni si stanno muovendo invece da tempo con e tra la gente (anche Grillo con il suo sistema "etereo" di consultazione e scelta dei candidati al Parlamento) con risposte estremamente confortanti e invitanti a far ancor meglio.
Certamente le Primarie del Centrosinistra, la cui appasionante vicenda ci ha interessato non poco facendoci  dimenticare per un pò del Cavaliere peraltro in meditazione altrove, hanno prodotto qualche effetto nel Cdx tant'è che l'ex Premier, ha rotto gli indugi non tanto per scendere in campo (come leader maximo non deve certo proporsi come leader di coalizione), quanto per svolgere una sua strategia dirompente, dannosa per l'Italia, ma certamente utile per se e i suoi accoliti (al pari della mia mamma circondata dalle galline quando portava loro nel grmbiule il mais spezzato).
Sembra offensiva questa battuta, ma allora mi domando perchè mai chi ha dissentito sino a ieri non ha colto al balzo questa ennesima piroetta e a parte pochi casi, non ha preso nette distanze ?
Del resto si è parlato di primarie anche nel Pdl con un sacco di contendenti, Berlusconi non le ha disconosciute anzi ha invitato il da lui nominato segretario Alfano a procedere, ma poi la corda elastica è finita ed ecco che, oplà, tutto rimbalza nel bugliolo!
Anche ai tempi della dissidenza del Presidente Fini quella area ci mise almeno 8 mesi per staccarsi e perchè mai oggi, dico oggi, non si ha il coraggio di dimostrare in Parlamento repentinamente una rappresentanza coerente con ciò che esprime il mondo esterno ?
Temono questi dissidenti latenti di confondersi con gli altri partiti di Governo ?
Riengo  quindi che da parte di Pd, Udc, Api, Idv, ecc occorra estrema vigilanza e massiccia presenza in Parlamento nella conduzione delle "danze" perchè il gioco e i bluff da pokerista del Cavaliere possono essere subdoli e rivoltare a suo favore magari una norma o legge di cui non si è pienamente convinti o poco coerenti con le idee di schieramento.
Staremo a vedere che accadrà nelle prossime 48 ore: la "legge elle 48 ore (o multipli)" è sempre viva e vegeta !

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