martedì, novembre 27, 2012

PRIMARIE DI CENTRO SINISTRA : ORA IL BALLOTTAGGIO

Domenica c'è stata certamente una vera e grande manifestazione democratica, forse per la prima volta una Primaria, con tutti i crismi, dove i competitori e soprattutto i risultati non erano per nulla scontati, come avvenuto altre volte in passato.
La speranza degli elettori al cambiamento non è mai morta e questo spiega un afflusso consistente e superiore alle aspettative che ha bloccato l'emorragia di affluenza registratasi dopo le Primarie del 2005 (peraltro di una coalizione più ampia come l'Unione).
Ed è certamente importante che politici come i cinque "concorrenti" si siano messi in gioco a partire da P.L. Bersani, che ha voluto Primarie organizzate con rigore prevedendo anche il doppio turno perfornire al vincitore, qualsiasi esso sia,  la forza inequivocabile che gli deriverà dai voti ottenuti.
Non già e non solo per poter governare la Coalizione con autorevolezza, quanto per il segnale inequivocabile che viene trasmesso all'esterno, cioè agli elettori di area (che mi auguro del tutto proporzionali ai voti totali conseguiti) e alle coalizioni di Centro e Centrodestra che competeranno alle prossime politiche in primavera.
Avrei preferito per questo un risultato definitivo già al pimo turno, ma comunque - se questa settimana verrà vissuta con ordine -  se non altro  ci sarà ul'altra settimana di impegno delle strutture e di parecipazione dell'elettorato.
Sulla organizazione un piccolo appunto: mi risulta che moltissimi  militanti si son preoccupati per settimane di iscrizioni, gazebo e seggi elettorali mentre tanti sostenitori di Matteo Renzi molto di più di campagna elettorale. 
Un altro elemento importante che Bersani, ritengo, abbia saputo cogliere è la partecipazione di Matteo Renzi nel quadro del Partito Democratico, proprio per costruire il tandem che agirà in futuro in sostituzione di quello giunto a fine corsa costituito da quello di Ventroni-D'Alema.
Ne consegue che nè Renzi nè Bersani possono essere indicati come uomini che rappresentino notabili o padri nobili: sono loro - ne devono aver ben coscienza - le colonne scelte oggi e per i prossimi anni..
Sulle procedure la dimostrazione che erano quelle giuste lo da il compotamento degli elettori che pur avendo patito spesso file interminabili, non hanno profferito verbo; anzi consolavano gli scrutatori imbullonati al seggio.
Ed ora il ballottaggio va fatto con lo stesso ordine, tenendo molta attenzione agli infiltrati perchè, anche se non lo danno a vedere, le Primarie costituiscono un elemento altamente urticante per le genti e soprattutto i politici di Centro e Cdx. 
Anche sulle interpretazioni di voto, senza scendere in sterili polmiche che confondono e infastidiscono l'elettorato, la risposta è stata chiara: gli elettori delle Primarie hanno preferito due esponenti del Partito Democratico e questo non deve scaldalizzare nessuno visto che il Pd viene accreditato - ed ha tuttora in Parlamento - quote di rappresentanza importanti (33%).
Caso mai la competizione sin qui svolta e quella delle prossime ore non deve scadere in diatribe che facciano apparire il Centrosinistra,  il Pd in particolare, come una entità composta da quote d'espressione politica inconciliabili perchè, altrimenti, lo scopo di cercare e trovare il "meglio fico del bigoncio" quale capofila di Coalizione rischia di risultare alle prossime politiche di primavera un'arma spuntata.
Certo le ricette per affrontare i tanti temi di cui h bisogno l'Italia sono ben diverse, ma devono essere sempre all'interno del quadro di Centrosinistra che questo s'è dato.
Questo è un aspetto che trapela ogni giorno e così non va assolutamente bene poichè l'elemento vincente è sempre e comunque la coeasione del partito PD e quindi della Coalizione.
Si rischia cioè di farsi del male e di questo non se ne devono avvantaggiare le aree di opposizione e soprattutto non devono andare a detrimento degli interessi complessivi del nostro paese.
Renzi vorrebbe per esempio preferire una corsa solitaria che reputa vincente mentre Bersani tiene conto anche dell'alea che deriva dal voto popolare per effetto anche delle contromisure che o prima o poi Centro e Centrodestra potranno mettere in campo.
Non ci dimentichiamo infatti che la "gioiosa macchina da guerra" di Ochetto fu battuta  dalla discesa in ampo del Cavaliere che si organizzò in pochi mesi.
Anche il rinnovamento è importante, ma dobbiamo  riconoscere - anche con le recenti ma forse non ultime uscite di scena - che il rinnovamento c'è e continuerà ad esserci visi i tanti volti nuovi che continuano ad apparire, volti che si dimostrano assai competenti e innovativi.
Attenzione però alle fughe in avanti  che sono quindi pericolose perchè gli eletti devono essere personaggi che sappiano scrivere le leggi - per crearne di nuove o per modificare di vecchie - perchè il Centrosinistra non ha avvocati nelle sue fila che scivano veline da passare al nominato di turno affinchè diventino emendamento o legge addirittura, come è successo di recente nel Pdl.
La partecipazione di Renzi, con il risultato conseguito al primo turno, indica anche che il processo di rinnovamento interno del Csx e del PD in particolare non è mai concluso.
Lo dimostra il consenso ottenuto soprattutto in Toscana dove evidentemente l'elettorato storico di csx non intende certo cambiar schieramento, ma non è per nulla soddisfatto di come van le cose nelle amministrazioni locali.
C'è chi dice per celia che a Firenze l'abbian votato per toglierselo di torno, ma a Siena penso proprio che non possa essere questo il motivo.
Di "casotti" a Siena se ne son combinati parecchi negli ultimi anni, ma non sembra che la lezione data con la caduta dell'ammnistrazione comunale abbia per il momento insegnato qualche cosa sotto il profilo del rinnovamento.
Eppure un precedente s'è visto bene a Bologna con Guazzaloca che potrebbe venir imitato dal Dr. Tucci a Siena.
Di altre province non so, ma coloro che vi abitano sapranno bene che cosa c'è che non va e che va rimediato velocemente.
Certo, come si dice,  avran anche votato transfughi da altri lidi che non vedono proposte credibili di Centro e Cdx (a parte Lucca che non è mai stata rossa), ma con i dati elettorali storici, non posson certo essere grandi masse d'elettori.
Lo vedremo subito domenica se sarà stato vero o uno scherzo e soprattutto lo si vedrà a primavera, alle Politiche.
Mancano pochi giorni - domani sera ci sarà il confronto in tv tra Renzi e Bersani - al voto ed è importantissimo che la riuscita sia simile a quella del 25 novembre perchè cosi' sarà dimostrato che la Coalizione ha già una sua coesione (il ballottaggio non son fatti interni al Pd).
Occorerà quindi che gli esponenti di tutta la Coalizione, perlomento, si adoperino con opportuni inviti per una partecipazione  anche di coloro che hanno dato preferenza agli altri tre competitori.
Una cosa è certa: chiunque vinca al ballottaggio, domenica 2 dicembre non sarà un giorno d'arrivo, ma un bel giorno di partenza !

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