domenica, settembre 14, 2008

PRESIDENTE: LA STA’ FACENDO GROSSA, QUESTA VOLTA !

Il Presidente del Consiglio che in campagna elettorale ha convinto la maggioranza relativa degli elettori della bontà della sua coalizione e soprattutto del suo programma, ha dimenticato che quando si promette bisogna avere la ragionevole convinzione di essere in grado di concretizzare quanto detto.

Le promesse non possono essere sparate cosi (come si sparano cazzate al bar) perché poi se si attuano o non si attuano i risultati non ricadono immediatamente su chi le ha fatte, ma subito, immediatamente, sul collo di chi, disarmato, non può nemmeno difendersi.

Il decisionismo promesso ed applicato e la pubblicità promessa e non mantenuta diventano quindi un grande boomerang che si ritorce contro chi l’ha fatta, decollando però, nel suo tragitto, migliaia di teste inconsapevoli ed inermi.

Non so quanto possa aver convinto in termini di voti la promessa di una cordata italiana, per confermare l’italianità e per salvare Alitalia dalla crisi, ma resta il fatto che questa promessa tanto sbandierata, sino a ipotizzare la scesa in campo dei suoi figli, ha certamente creato attese nell’elettorato, incertezze a lavoratori e sindacati e ritrosia ad Airfrance – Klm che di fronte all’incertezza politica prodotta dalle imminenti elezioni politiche( soprattutto alla diversità di posizione sul problema e la sua risoluzione) se n’è fuggita a gambe levate.

Quanto promesso sembrava a tutti noi un qualche cosa di già abbozzato (se pur segreto) per cui abbiamo atteso trepidanti che questa si concretizzasse, mentre invece abbiamo avuto tutti la sensazione che la costruzione dell’alternativa si sia messa faticosamente in movimento all’inizio dell’estate, senza che il governo in carica (a differenza del precedente che qualche paletto l’aveva messo) abbia mosso foglia: ne aveva il diritto ed il dovere perché le politiche sociali spettano al ministro del Lavoro e quelle dei trasporti al ministro Scajola.

Invece si è delegato il tutto ad una banca di tutto rispetto che facendo il suo mestiere ha trovato e patrocinato la cordata italiana, ma ovviamente senza alcun vincolo “politico”.

La velocità e determinazione del Governo si è vista solo nella modifica della Legge Marzano, utile alla nuova compagine societaria per rilevare in sicurezza quanto le tornava utile della vecchia Alitalia, ma di raccomandazioni – se non esplicite nemmeno intuibili – nemmeno l’ombra.

Si sono imposti tempi stretti (avendo pure la scaltrezza di coinvolgere imprenditori come Colaninno e professionisti come Fantozzi) e soprattutto si è ribadito – i fatti lo stanno a dimostrare – che l’elemento umano con il suo lavoro ( e le sue rappresentanze) è del tutto incidentale al progetto industriale.

Certo il costo del personale è un elemento di appesantimento dell’attuale Alitalia, ma non l’unico: ve ne sono di altri ben più pesanti come il management, le linee, i servizi, gli scali, che non hanno consentito di ricercare nel tempo economie ed efficienze.

Quanto all’italianità abbiamo visto in che cosa consisteva: la Cai ha parlato sin dal primo momento di partner industriali internazionali tanto che Aifrance – Klm si è subito riproposta, affiancata da Lufthansa e British; ma cosa pensava il Governo in carica ?

Che una nuova proprietà non pensasse ad alleanze commerciali o ancor di più a compartecipazioni ?
O a future lucrose cessioni come ipotizzato da Cai ?

Resta il fatto che ora siamo vicini al tracollo totale, con una compagnia di bandiera, dal Presidente Berlusconi tanto agognata, i cui aerei potrebbero restare a terra chissà per quanto tempo e ci si preoccupa, soltanto, della figuraccia che stiamo facendo sul piano internazionale: già, al Governo Berlusconi interessa l’Italia, non gli italiani !

Arrivati a questo punto anche un ciuco capisce che se in primavera non entravano in campo fattori di turbolenza scientificamente interessata, l’accordo con Airfrance – Klm (primo vettore mondiale) si sarebbe concluso positivamente: il marchio Alitalia continuerebbe a volare per il mondo quale componente di un network mondiale.

Non avremmo sprecato denaro inutilmente, messo a disposizione, con alto senso dello stato e su richiesta specifica del Presidente del Consiglio in carica, dal Presidente Prodi; gli esuberi, sarebbero molto più contenuti sarebbero stati assorbiti già dalle offerte di mercato (non si tratta di netturbini con tutto il rispetto, ma di piloti, stewart, hostess, assistenti di terra, tecnici di manutenzione,ecc).

Certo l’obbiettivo di creare una nuova compagnia di bandiera non si perde: si prospetta un bel fallimento dove trovare assets a buon prezzo per ripartire ed un bacino di disoccupati (in mobilità) dove pescare, mentre i restanti resteranno per qualche tempo a carico dell’Inps, quindi, giustamente, a carico di noi tutti.

Ora che la frittata rischia di esser fatta, infine, si cerca di addossare le colpe agli altri: ai sindacati che non capiscono, o alla opposizione che gufa o fa l’avvoltoio.

E’ proprio vero: un bel tacer non fu mai scritto !!

Certo, ora che la corda è ben tesa, quasi al limite di rottura,ecco che ci mette la faccia in prima persona: se andrà per il meglio dopo aver fatto sentire la sua influenza personale, ne sortirà una grande vittoria di cui pavoneggiarsi di fronte a tutti; se dovesse fallire, i capri espiatori – imprenditori compresi - sono già belli e pronti !

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grossa e ...ma..f..ascista
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TRA MONTAGNE DI TAVOR E ENORMI INCIUCIONI CONTINUAN I DISASTRI DI WALTER VELTRONI
Michele Nista

Anonimo ha detto...

Grossa e ma..f..ascista
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TRA MONTAGNE DI TAVOR E ENORMI INCIUCIONI CONTINUAN I DISASTRI DI WALTER VELTRONI
E' ora di dircela tutta, se non ora, quando? Che altro deve succedere ( come scrive spesso un blogger che ammiro), visto che l'Italia, e' per me, ormai, in stra pieno, una neomonarchia neomedioevale non piu' fondata sul lavoro, ma direi, molto piu', su mafia, camorra, ndrangheta e " fascismoderno"? Molti massoni, ( il)liberal, Rotariani, Lions clubboni, al medesimo tempo dirigenti del Pd, son, per me, corrotti, di certissimo nell'animo, ma, sarei sicuro, anche presso qualche fiduciario di isolette esotiche, da Silvio Berlusconi. Qs continuare della attuale dirigenza Pd, col " isolati e' bello, via questo, via quello, soli soli, solissimi", o e ' sinonimo di primi segni di demenza senile, o e' sinonimo di doppiogiochismo, incentivato finanziariamente, e/o massonicamente! E io mai fu antisemita, facciamo poco i furbi, son da sempre antinazifascista proprio per quella ingiustizia disumanissima indimenticabile che fu la Shoah. Ma l'evidenza e' l'evidenza! Date piu' retta al cuore e meno agli "amicidegliamici" incappucciati trasversaloni del "mafiosissimo e fascistissimo dentro", ladronelardone infiltrone spione Giuliano Ferrara ( mai da scordare che era dietro Giuliano Tavaroli, Emanuele Cipriani e che voleva far mettere un esplosivo sul set de Il Caimano, per far uscire lo steso film in ritardo rispetto alla primavera 2006), cosi' come a quelli del suo " partito liquido ( esatto come il cianuro o la diarrea)". Vi rifaccio qs mia profezia, spontanea, di stomaco, e, di solito, in qs casi, mai fin'ora mi sbagliai: a partire dal 2012, qs Italia neomonarchica, neomedioevale, maf..ascista, fascismoderna, massonazista, assomigliera' devastantemente al Paraguay di Stroessner, ma a quello del 1979, pero'. Con i primi casi di desaparecidos politici. Non mi credete? Ridete arrogantemente, nonche’ snobbamente, solo perche' vi aspetta giu l'auto blu, due autisti assonnati e il risottino al tartufo e champagne nel ristorantino " chiclefreak", da 120 euro, pagatovi dallo Stato, ossia da 60 milioni di persone? Di fessi? Ridete ora ancor piu’ a crepapelle, gia' sapendo pero' che io ho ragione e voi torto? Apposto: tenete qs post fino al 2012, poi rileggetelo, e forse, vi verranno i brividi.. I Berluscones, anzi I “neo apartheidisti” razzistissimi maf..ascisti Berlusxuxluxclones, son per me, esattamente come il loro simbolo di Canale 5: dei biscioni assassini. Diceva bene di loro specialmente Gianni Agnelli: " gli dai il dito e ti prendono il c…". Guardia alta, e tantissimi girotondi ( il centro sin spacco' Berlusconi specialmente tra il 2002 e il 2006, allorche' vi erano un mare di girotondi: che caso, eee), o vedrete che fra un po' di anni, alcuni militanti e bloggers per bene, i piu' tosti, i piu' agguerriti, di centro sin, che magari amate, a un certo punto scompariranno. GUARDIA ALTISSIMA, NERVI TESI, GRINTA ENORME, ATTIRBUTI IN FIBRILLAZIONE E ANCHE IL GIUSTO AMMONTARE DI BAVA ALLA BOCCA. A MALI ESTREMI, ESTREMI RIMEDI.
Ps Ma se Walter Veltroni ama isolarsi cosi’ tanto, non puo’ fare un partito tutto suo, anzi, suo e dell’altro amante del suo “moscimo”, Goffredo Bettini, chiamarlo “250 mila Tavor”, molare il Pd e quindi finalmente farlo dirigere a uno A CUI PIACE VINCERE DAVVERO E CHE SALVI L'ITALIA DA STA BANDA DI MAFIOSI AL POTERE ORA? Walter Veltroni, se vai avanti cosi’ sarai ricordato in eterno come lo sdoganatore del secondo regime fascista italiano, ma per davvero.
Michele Nista