mercoledì, settembre 17, 2008

LE INVERSIONI O LE CONVERSIONI DEL MINISTRO TREMONTI

Ieri sera all’intervista del Ministro Tremonti sul TG1 delle venti da parte di Gianni Lotta, sono rimasto a bocca aperta non per quanto dichiarato sulla crisi finanziaria che sta abbattendosi sui principali colossi nordamericani soggetti (Lehman Brothers, Aig, Merril Linch, ecc), quanto sulle cause denunciate candidamente.

Sostiene Tremonti che questo dipende dal fatto che l' economia mondiale (e quella Usa che ne è buona parte) è molto spesso influenzata da una finanza “di carta” per cui o prima o poi le magagne vengon fuori e presentano conti severissimi anche a soggetti alto lignaggio.

L’economia vera invece è quella manifatturiera (anche quella a basso prezzo prodotta dai paesi del sud est asiatico acquistata dagli americani indebitatisi in modo sconsiderato ) ed in Europa i paesi che poggiano su questo “fondamentale” sono – nell’ordine - Germania, Italia e poi via via gli altri.

Nulla da dire sull’analisi perché è già la seconda volta – in pochi anni - che la finanza di carta produce danni ingenti: è accaduto nel 2000 (con la bolla speculativa) e riaccade oggi (anche se non sappiamo ancora quali saranno gli effetti definitivi).

Per inciso: avete notato che i momenti di flessione nell’economia americana coincidono con i cambi obbligati del Presidente ? Oppure dobbiamo registrare che quella economia ha un andamento ciclico di otto anni ? Teniamone conto per il futuro.

Certo è che il Ministro Tremonti –con quel suo modo saccente – non ci può prendere in giro in questo modo spudorato lanciando – sapientemente – slogan ad effetto per gonfiare la credibilità di questa maggioranza quando dice che la vera economia è quella manifatturiera che poggia sul capitale e sul lavoro mentre quella di carta è solo l’appariscenza degli alti palazzi a vetri e specchi che quando crolla mette per strada la povera gente.

Complimenti, sembra quasi un Che Guevara del nuovo secolo !

Ma la spudoratezza stà proprio nell’affermare questi concetti che sarebbero condivisibili se detti in buon fede, mentre il suo passato ed anche il suo presente dimostrano proprio l’opposto.

Nel 2002 propose – senza riuscirci - cartolarizzazioni di beni immobili dello stato utilizzando anche la leva del crescente valore cauzionale dei beni cartolarizzati; cosa vuol dire questo: che ha proposto – per far cassa – la cartolarizzazione – non la vendita - di immobili cercando di sfruttarne al massimo il valore commerciale, cresciuto nel frattempo per effetto della crescita del mercato immobiliare. (cartolarizzare significa cedere il diritto reale sul bene riaffittato al venditore che diventa affittuario, che paga in base al valore commerciale gonfiato; ma poi quando il valore scende l’affitto resta sempre lo stesso con evidenti perdite latenti).

Questa, in piccolo, non è altro che l’operazione fatta da tanti soggetti finanziari americani – ora in enormi difficoltà – che hanno rifinanziato il debito degli americani sfruttando la crescita del mercato immobiliare, non tenendo conto che nella vita esiste il bel tempo, ma anche quello pessimo: il mercato immobiliare si è ridimensionato (e quindi il valore cauzionale dei beni a garanzia del debito mutuato è sceso sotto il valore del debito esistente) e l’economia americana si è pure ridimensionata, per cui i debitori non avevano e non hanno più la capacità di rimborso originaria.

I crediti derivanti dai tutti questi mutui sono stati cartolarizzati ed inseriti in prodotti finanziari strutturati di risparmio, decuplicando l’effetto delle operazioni sottostanti; nel momento in cui queste si sono ripiegate ecco che il castello di carte è crollato.

Va ricordato infatti che qualsiasi economia gira bene se – come si dice – “gira il mattone”, ma se la crescita viene drogata poi l’onda di ritorno può avere effetti paragonabili a quelli di uno tsunami.

Un’altra regola aurea è che alla capacità di debito deve corrispondere la capacità di risparmio: questa regola negli Usa è stata sempre disattesa poiché il popolo americano ha una altissima propensione al debito, ma è il popolo meno risparmiatore della terra.

Continuando su Tremonti ora si è inventato “l’economia sociale di mercato”.

Che cosa vuol dire ?

Il mercato – che è ormai globale - continua a regolare le economie per cui l’azione politica del governo in carica va in questo senso; ciò significa che sollecita, o crea le condizioni, affinché qualsiasi iniziativa possa generare ricchezza, mafari semplificando, togliendo lacci e lacciuoli,ma nel caso in cui qualcuno resi indietro e non ce la faccia, ecco che intervengono strumenti di sostegno per lavarsi la coscienza.

Libero mercato quindi, ma non pari opportunità.

E questa azione si vede in qualsiasi azione del Governo in carica dove l’opinione pubblica acconsente spesso in grande maggioranza, ben sapendo che comunque a pagare sarà sempre pantalone (confidando che pantalone sia sempre il suo vicino naturalmente).

Se ricordate Tremonti e il suo capo Berlusconi montarono una campagna indecente contro l’entrata dell’Italia nell’euro chiosando sul taglio delle monete e sui livelli di cambio lira-euro; la strumentalità è dimostrata dal fatto che nella crisi attuale questa fandonia non riemerge, anzi si afferma che l’Europa e l’Italia sono fuori da questa crisi anche perché il sistema di controlli delle economie europee sono molto più efficienti ed efficaci di quelli americani.

Si plaude quindi all’azione della Bce che ha applicato regole ferree antiinflazionistiche, che ha istituito decisi controlli sull’azione bancaria, la stessa Bce che ha governato la scesa in campo dell’euro, con tutti i vantaggi e svantaggi del caso.

Ma non è finita qui: dal 1996 la discesa dei tassi ha consentito un aumento vertiginoso di acquisti di case da parte delle famiglie italiane (si diceva una rata del mutuo costa quanto un affitto) e la cosa è proseguita per 10 anni senza sussulti; poi la crescita della economia europea a un lato e la diminuzione di quella Usa ha prodotto una crescita dei tassi ed ecco che emersa la difficoltà dei mutuatari a sostenere rate di mutuo a tasso variabile (è evidente che in momenti in cui i tassi di riferimento erano del 2- 2,5% nessuno andava a prendere mutui a tassi fissi, magari trentennali).

Ebbene Bersani ha introdotto un elemento di concorrenza introducendo la portabilità dei mutui; questa norma non è obbiettivamente semplice perché va ricondotta ad ogni singolo mutuatario e a resistenze da parte delle banche (peraltro punite sonoramente con forti multe dall’antitrust), ma Tremonti, il creativo, ha introdotto un accordo con le banche per “cristallizzare” le rate ai tassi del 2006 lasciando fluttuare la durata.

Splendido: ha fatto un grosso regalo alle banche (regola aurea: al buon cliente concedi credito il più lungo possibile per incassare più interessi) e ha dato una grande fregatura alla “povera gente” che non sa quanto potrà durare il suo debito, perché nessuno sa quale sarà l’andamenti dei tassi negli anni a venire.

Perlomeno Bersani ha cercato di favorire – caso per caso – la diminuzione delle condizioni su mutui, ma con durata comunque certa.

Ancora: la manovra finanziaria del governo attuale studiata da Tremonti poggia su un principio del tutto condivisibile: ridurre la spesa (con meno si fa di più), ma nell’attuazione del programma i tagli son fatti con con la scimitarra senza cioè pensare al mantenimento di una eccellente qualità.

Si parla di fannulloni senza colpo ferire (quando Padoa Schioppa parlò di bamboccioni venne fuori una mezza rivoluzione), ma in realtà non si vuol mettere in riga chi fa le spalle tonde, bensì ridurre l’impegno dello stato nei servizi alla collettività, per trasferirlo all’iniziativa privata, senza che questo ci possa garantire però migliori servizi a prezzi più bassi (è garantito che concorrenza non se ne creerà).

Per non parlare della scuola: si afferma che la nostra è inefficiente, che deve migliorare, ma il percorso per far questo è ridurre il monte ore e tagliare occupazione in modo indiscriminato; se ci sono 80 mila insegnanti in più, non ci viene spiegato quale tipo di razionalizzazione permette di trarre questa economia: solo con il maestro unico ?, con le pluriclassi ?

Anche qui il sospetto – proprio per applicare l’economia sociale di mercato – è garantire la scolarità minima indispensabile per chi non può permettersi una scuola privata.

Proseguendo: il precedente governo aveva allestito fondi (in varie forme circa un miliardo di euro per il sostegno all’edilizia popolare, alle abitazioni per anziani, indigenti, ecc) ebbene il nuovo governo ha trasferito queste risorse non ancora spese i una nuova iniziativa: un fondo immobiliare a partecipazione pubblica e privata dove confluiranno queste risorse, oltre a quelle derivanti dalla dismissione di fabbrica di civile abitazione da vendere agli affittuari che possono riscattarli.

Apparentemente sembrerebbe una bella operazione, ma c’è un ma: lasciamo fare i fondi immobiliari (banche, assicurazioni, ecc) a chi li sa fare (e che li propone ai risparmiatori con le dovute cautele e modalità) perchè nel nostro caso, anche in una società mista, la finalità non è sarà quella di fornire alloggi dignitosi ed economici a chi non ce la può fare (pensionati, disoccupati, famiglie numerose, ecc), ma quello di ottimizzare il risultato che non può collimare con l’obbiettivo dichiarato all’inizio.

Per finire (ma di esempi ce ne sarebbero ancora a iosa) il caso Alitalia: il precedente Governo, forse in modo ipergrantista, ha allestito un’asta estenuante per il suo acquisto, ma alla fine l’unico acquirente rimasto è stato fatto scappare a gambe levate sia per l’irresponsabilità di alcuni sindacati, che per le dichiarazioni del probabile futuro Presidente del Consiglio: ha dichiarato di non accettare la nuova proprietà proponendo – per l’italianità – una cordata italiana, includendo pure i suoi figli.

Ebbene utilizzando il punto debole (i sindacati) ha fatto saltare il banco per riproporsi come salvatore della patria per prendersi il merito di aver mantenuto l’italianità (ma dov’era con le operazioni Edison e Telecom ? E che cosa dirà se scenderà in campo Airfrance o Lufthansa ?).

L’operazione dove sono saltate le principali regole (è una licitazione privata) si concluderà comunque positivamente, ma caro mi costa: per gli esuberi è prevista una mobilitazione lunga sino a 7 anni (sic!) e comunque, per la parte che non rientrerà in Cai spa già sono state fatte al commissario Fantozzi offerte del tutto interessanti ed interessate.

Questo vuol dire che il core business (come per Parmalat) è comunque valido ed interessante, ma è la struttura, i privilegi, il clientelismo, gli sperperi (comprese le liquidazioni dei vari amministratori delegati) che hanno affossato la compagnia, sulla cui rinascita pagheranno il conto più salato i cittadini ed i lavoratori (piloti in primis).

Concludendo sarà bene che il Ministro Treomonti e molti suoi accoliti e colleghi la facciano meno tronfia e soprattutto comincino una buona volta a mantenere coerenza tra il dire ed il fare poiché di fumo negli occhi siamo letteralmente stufi (nonostante le tanto sbandierate statistiche di apprezzamento oceanico o plebiscitario del Governo in carica).

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non mi scordero' mai. Nel 2001 Giulio Tremonti disse " evviva il mercato, evviva il fatto che il mondo intero diventi un enorme impero americano; speriamo di diventare un giorno una mera colonia americana; se il mercato vuole i morti che ci siano". Oggi odia il mercato, manco nei film di Pappagone....
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Quanto e' viscido Silvio Berlusconi. Viscido, calcolatore e codardissimo, quando serve, ossia quasi sempre. Due cose di lui, che mi han colpito tantissimo, nelle ultime due settimane. Ieri ha detto " sono imparaziale, e quindi telefonero' sia a Obama che a Mac Cain". Ovviamente se la fa' super stra sotto, visto che , qs, per me, piuttosto affascinante mixage di Jfk e Martin Luther King, che sembra essere Obama Barack, e' sempre piu' voluto, da tutto il mondo, nonostante lo sporchissimo e puzzonissimo, tanto quanto putridissimo, gratuito e falso, dargli addirittura del terrorista ( per me son stati molto piu' terroristi i “fascismoderni maccartistissimi” George W Bush, Mel Sembler, Douglas Mc Elhaney, Bob Seldon Lady, Jeff Castelli, Philip Purcell and the super xuxluxclanist Daniel Hegglin of Morgan Stanley, a far indagare, e quindi a far rovinar la vita, di mezzo pianeta Terra, reo solo di essere di centro sin; e cio' pur se lo stesso mezzo pianeta Terra stesso, era, e stra rimane odiante, delle bombe di Osama, e a livello molto superiore al loro, a quello dei “Bushones” stessi). Berlusconi infatti noto' e intui’ benissimo, che Obama Barack durante il suo tour europeo ando' solo a Parigi, Berlino, Londra, e non Roma, proprio perche'.....
Proprio perche'? Perche' 8 mesi fa, Gianfranco Fini disse chiaramente " in America mai metteranno un negro qualunque come presidente". Silvio Berlusconi raddoppio' la dose e disse, a microfoni spenti, ma con diversi li presenti, che cio', poi, testimoniarono: " gli Usa mai metteranno alla loro Presidenza un negro qualunque, e per di piu' comunista". Ovvio che Obama provo' schifo a venire in Italia. So' anche che Obama odia la concentrazione di poteri neomedioeval/mafascista di Berlusconi stesso, e le arroganze Pinochettianissime della sua Mafiaset Nazistset Mediaset, ieri, li, a sguinzagliare, super delinquenzialmente, e a pagare, non in nero, ma in "Nerone", in Estonia, presso i conti del pari ma..f..ascistissimo Berlusconianissimo Ernesto Preatoni stesso ( ex socio, non per niente, del, ministo tutto "sesso in uffici governativi e discultura " Giuliano Urbani", in Domina), gli assassini di democrazia e liberta' Giuliano Tavaroli, Eamnuele Cipriani, Marco Mancini, Gaetano Saya, Riccardo Sindoca, Pio Pompa, e Pio Pompi.ari di contorno, varii. E odia anche altre odiosissime arroganze di Camorraset, Ndrangaset, Mediaset, tipo quella di aver messo su una causa, pienissima di stile intimidatorio, tanto quanto lo sono i Berlusconianissimi Casalesi stessi, ad esempio, contro Google. Altra cosa che dimostra, poi, direi, per la 9miliardesima volta, quanto Silvio Berlusconi sia in politica solo ed esclusivamente per infiltrare, disarticolare, ed evertire lo stato italiano, cosi' da poter ridurlo a proprio feudo, e spennarlo, quindi, in seguito, al massimo. In tutto il mondo non si possono vendere azioni allo scoperto SOLOOOOOOOO se le stesse sono bancarie o finanziarie ( per evitare che gli sportelli si affollino di gente, terrorizzata nel vedere il prezzo della azione della propria banca crollare; per evitare, quindi, poi, anche, che la stessa gente, a detta propria banca, corra, per chiudere il conto; e che tutto qs, in seguito, porti a bancarotte). Il min dell'economia inglese, primo in Europa ( come il solito) a applicare qs disposizione, lo sentii io, con le mie orecchie, a Bbc radio one, era timidissimo, il giorno che della stessa norma parlo'. Disse che era una assoluta limitazione della democrazia, si, ma era atta a salvare le banche da fallimenti, e, comunque, temporanea. Che il resto degli altri settori borsistici sarebbe potuto venir venduto tranquillamente short, se cio' di desiderio. In Italia, lo stesso divieto, invece, e' stato allargato a tutto il listino. Vediamo perche'. Prima pero' un intro. L'enorme riciclatore di danaro mafioso Silvio Berlusconi ( tanto quanto il padre Luigi Berlusconi, noto banchiere di Cosa Nostra, google Banca Rasini; "mal sangue non mente") ha detto: " basta vendere allo scoperto ovunque in Borsa, distruggeremo gli speculatori". Primo, gli speculatori son chiunque, anche il suo ufficio di "tesoreria da lui riciclatissima per conto di milioni di criminali mondiali assassinissimi" di Mafiaset Nazistset Mediaset o di Banca Mediolanum. Lo sono quindi anche i vari fondi hedge o banche, attraverso i propri " trading desks" . Secondo non han la palla di cristallo, qs indefiniti " speculatori" e possono anche farsi super male a vendere short. Terzo e principale punto, per me, se vi e' uno speculatore vomitevole, quello e' proprio Silvio Berlusconi, in politica per arricchirsi, e spendente poi, i suoi, gia di Toto Riina, assassinissimi danari, moltiplicatisi tutti grazie alla politica, per rafforzarsi in essa, creante cosi' un girocollo sinergico per lui, ma strozza democrazia e liberta' per 60 milioni di, per lui, " stupidi, se non ciucci, popolani". Torniamo ora, comunque, ad analizzare il perche' Silvio Berlusconi ha imposto il blocco totale delle vendite allo scoperto in Borsa Italiana ( unica in cio' al mondo, o quasi), via, “Berlusconianissimo” Lamberto Cardia. Il suo titolo Munnezzacamorristicaset Mafiosiassassiniset Nazipiduistiset Mediaset, stava tornando sotto il prezzo di collocamento: 3,70 euro circa. In quel caso, egli, avrebbe dovuto, come da accordi, confermatissimi, qui, nella City di Londra, ricomprare tutte le azioni che aveva piazzato ( termine giusto, "piazzato"), via ex olio di ricinizzatore del Corriere della Sera, Ubaldo Livolsi, nel 96. Ad Al Waleed and co, egli avrebbe o dovrebbe, in caso di una AlCaponeset, FrankGenoveseset, JohnGottiset, Mediaset sotto i 3,7 euro, ricomprare montagne di azioni, in alcuni casi a 5,6 euro, in altri a 7,7 euro, in altri ancora a 8,2 euro. Sarebbe per lui una emorraggia, di proprio danaro, mai stanco di rammentare, gia dei Corleonesi, similkiller. E qs, poi, per di piu’, lo rifarebbe diventare mega azionista della sua Corleoneset, Scampiaset, Locriset, Barivecchiaset Mediaset, e quindi, di nuovo, lontantissimo dall’avere una public company ( atta a fregare meglio gli elettori, quando egli, dice, agli stessi, la megapalla, che non ha conflitti di interessi). Quindi ( ripeto, UNICO CASO AL MONDO, O QUASI), egli ha allargato il divieto di vendere allo scoperto in Borsa a tutto il listino, solamente per parare la sua RaffaeleCutoloMicheleGrecoset, LicioGelliset, TotoRiinaset, AdolfHitlerset Mediaset, per non farla scendere in Borsa sotto i 3,7 euro, e non fargli, di conseguenza, cosi', poi cacciare oceani di danaro, mai stanco di ripetere, gia di "Cosa Nostra". Ha poi egli supplicato "gli italiani" ( per lui simili alle penne delle galline, super quindi) a far con lui lo stesso che han dovuto fare con ( negli anni) Banco Napoli, Banca Roma, Alitalia: scucire i propri risparmi, gia in pericolo, per , in qs altro caso, salvare la sua Pinochetset, Goebbelset, Washingbrainset, Azzannademocraziaset, Mediaset. " Comprate i miei titoli, capitoooooo (?)", mi pare comunque, un puzzone discorso Hitlerian/Mussolinianissimo, AlCaponian/LeolucaBagarellissimo, anyway. Dopo di che, ha egli militarmente difeso la sua stessa nazimafiosissima azione in Borsa, e spinto per un accordo forte a Parigi e Washington, per far ripartire i mercati, ma non di certo per il bene comune, ma, specialmente, se non solo, perche' non scucissero, Al Waleed and co, a lui, un mare di quattrini, che erano gia, mai da smettere di ricordare, del famoso Stefano Bontade, che era solente chiamare o picciottu Marcello Dell'Utri, "macello" Dell'Utri, proprio perche' qs ultimo sempre gli chiedeva di ammazzare codesto o “coquello”, perche al macellino Dell'Utri e a Silvio Berlusconi scomodissimi. I mercati stan salendo ora, per me, solo perche' Obama e' sempre piu' avanti nei sondaggi, e i mercati non voglion nessuna terza guerra mondiale, alla quale, George W Bush, sempre per mio parere, avrebbe, con buona probabilita' voluto portarci ( come da idiotissimo " tanto peggio, tanto meglio"). Obama Barack ha detto grandi parole, negli ultimi mesi, come " buttiamo giu tutti i muri", che non han nulla a che fare con la "strategia della tensione" che da sempre, tutte le estreme destre del mondo, amano imporre ( specie la “piuttosto estrema” destra al potere ora in Usa e Italia). Mi ricordo che vivevo a Milano, e nel 2001 ( mi possa colpire un fulmine, anche solo esagerassi e non solo, dicessi il falso) ricevetti una lettera vilissima, ovviamente anonima, con pinzato lo storico articolo del Economist con titolo " Berlusconi unfit, ect ect", che ho ancora li, e potrei "scan-are" e mettere in rete, con su scritto " Nista Michele tu e il tuo amato Economist, da ora in poi, zitti o .......". E' ancora tutto li, dimostrabilissimo. Obama Barack, non credere al maf..ascista Berlusconi, si sta' comportando da viscidissimo, come il suo solito, da codardo, da Giuda Iscariota con te, ora. Ma solo perche' se la sta’ facendo sotto. Tutti i suoi giornali han buttato fango su di te negli ultimi mesi. Le sue fintissime lacrime attuali son lacrime da alligatore sanguinariissimo. Salvaci dalla Nazindrangheta di Silvio Berlusconi, Obama Barack, please

Michele Nista