giovedì, ottobre 27, 2011

IL GRANDE BLUFF ?

Mi son letto velocemente il testo del documento presentato agli organi politici della Ue da parte del Governo italiano, documento a firma Berlusconi.
Al di la delle soluzioni prospettate che possono trovare convergenze o meno da parte del ceto politico, delle parti sociali  e da parte degli italiani, la prima cosa che ci si domanda è che, per l'ampiezza dei temi trattati e per soluzioni prospettate in tempi assai brevi, come mai si è pensato proprio e solo oggi di trattarli, poichè i motivi le spingono ad affrontarli sono critici da parecchio tempo.
Intendo dire che gli obbiettivi della diminuzione dello stock del debito pubblico e della produzione di norme che stimolino la crescita economica dell'Italia, sono sul tavolo da parecchi anni visto che da almeno un ventennio il debito continua a crescere e la crescita economica nello stesso tempo ha battuto spesso il passo tanto che gli altri paesi della Ue, pur patendo situazioni critiche per la crisi economica e finanziaria, hanno tenuto valori di crescita nel complesso doppi rispetto a quelli dell'Italia.
La prima ipotesi, la più benevola, è che l'attuale maggioranza si sia  incamminata verso un processo di miglioramento strutturale dell'economia italiana, superando al suo interno quelle differenze che l'hanno ingessata dal 2008 (ma anche nella legislatura 2001-2006).
La seconda ipotesi è quella di voler pervicacemente, da parte del Governo, mantenersi in sella a tutti i costi puntando sul fatto che un avvicendamento del Governo in questi momenti potrebbe creare una vacazio di potere o una soluzione governativa che dovrebbe riprendere in mano velocemente i temi della crescita economica e della diminuzione del debito, adottando soluzioni che sancirebbero l'incapacità del governo attuale a sfornare iniziative veramente efficaci.
La terza ipotesi, temo quella più veritiera, è quella di voler, come spesso avvenuto i passato, prender tempo, accontentando la Ue  per le sue urgenze che riguardano temi complessivi come il salvataggio della Grecia e la ricapitalizzazione di alcune banche europee.
Intendo dire che la Ue non ha posto tempi stretti alle scelte economiche italiane per il gusto di voler mettere il nostro paese sotto tutela, ma poiché l'euro è sotto attacco e vi sono da risolvere, finanziariamente, problemi pressanti legati alla crisi Greca e a quella conseguente di tutte le banche europee che hanno sottoscritto il debito greco, è evidente che dovendo mettere a disposizione risorse per questi poblemi urgenti, voleva avere rassicurazioni che magari dopo domani non emergessero ulteriori problemi finanziari in Italia.
Questo testo presentato in Ue cioè potrebbe rivelarsi da un lato un vero e proprio libro dei sogni, ma dall'altro costituire una forte leva - visto che si sono assunti impegni internazionali che travalicano il Governo pro tempore vigente e la maggioranza parlamentare attuale - per cercare di restare in sella fino alla fine della legislatura.
Non è dato sapere oggi però se queste promesse potranno essere validamente mantenute, sia per il fatto che i contenuti non sono assolutamente convincenti (ci sono idee nuove assai discutibili e mancano idee più credibili ed efficaci che questo Governo si guarda bene dal toccare), sia perché la definizione del documento potrebbe essere un semplice risultato di mediazione tra le varie anime del centrodestra, mentre in realtà ci è già convenuto tra queste parti di tirare fino a fin anno per andare nuovamente al voto, con il "porcellum", anticipato, nella primavera 2012.
Se questa maggioranza dovesse rivincere avrebbe già bello e pronto, forse, il prossimo programma elettorale, ma nel caso di perdita delle elezioni lascerebbe un bel boccone avvelenato per una maggioranza alternativa di centro sinistra.

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