venerdì, giugno 24, 2011

LA SINDROME DELLE 48 ORE (O DEL RAFFREDDORE) !

Se non ci avete fatto caso, vi segnalo che sulla scena politica italiana, non appena avviene qualche evento politico di una certa rilevanza, state pur certi che nel giro di 48 il tema sollevato diventa già vecchio e stantio perchè soppiantatodDa un nuovo travolgente tema che mette in soffitta quanto proclamato a gran voce poche ore prima.
Recentemente è successo a Pontida dove tanti bei proclami sono stati lanciati a gran voce, ma subito dopo, martedi, in Parlamento di tutti questi temi non è comparsa nemmeno l'ombra; soltanto un "bel discorso, ma vedremo i fatti" e tutto è finito li, con una maggioranza eterogenea che raccoglie il plenum accontentandosi di tante promesse, delle quali vedremo forse a malapena un centesimo.
Ha cercato Di Pietro con un intervento preparato nei giorni scorsi(quando ha cominciato a fare l'agnellino a modo) di dare un pò di verve al dibattito parlamentare, ma la sortita contro il Pd, in aula, per spronare alla ricerca di una controproposta politica convincente, ha fatto solo incavolare per il merito e per il metodo i suoi alleati d'opposizione e far gongolare la maggioranza, che poggia su una maggioranza numerica, ma non politica.
Son passate 48 ore e dopo questa sortita non se ne sa più nulla.
Nel frattempo scoppia in caso "Bisignani" che sembra scoperchiare una sistema di relazioni tra affari e politica, ma come sempre due sono le linee guida: la prima quella di sostenere che questo lobbista aveva contatti con tutti, per cui "se tutti rubano nessuno ruba" e la seconda ci si arrampica sugli specchi per riprendere in mano la legge sulle intecettazioni.
Non si è sentito un cane domandarsi di che cosa campi questo signore !
Questo infatti infastidisce il potere di maggioranza che queste, divenute pubbliche perchè pubbliche sono diventate le accuse della magistratura, circolino liberamente tra l'opinione pubblica e scoperchino soprattutto i vizi privati di questa maggioranza che appare monolitica soltanto per restare in sella, mentre in realtà vi è un intrico di interessi e correnti che nulla hanno da invidiare al malcostume della prima repubblica.
Anche qui insomma a cercare di mettere un tappo al vaso scoperchiato dalle indagini della Magistratura, compresa l'affermazione del Ministro Alfano che fa la parte dell'avvocato difensore dimenticando il suo ruolo istituzionale e dimenticando appunto che è la Magistratura che decide se perseguire e se c'è qualche cosa di penalmente rilevante o meno.
Ma tornando alla Lega che domenica appariva monolitica, martedi accondiscendente al volere del Premier, oggi appare invece investita da tendenze politiche interne contrastanti, visto che poco meno del 50% non è d'accordo nel continuare a sostenere questa maggioranza.
La maggioranza riottenuta in Parlamento dovrebbe costituire un rilancio della sua azione, ma come sempre nel suo passato non sa che pesci pigliare; non sa se occuparsi soltanto della manovra da 40 miliardi richiesta dagli accordi Ue (sta già lievitando a 50) o occuparsi anche della rivoluzione epocale del Fisco.
Si parla insomma di imbastire il progetto di riforma a tre aliquote, ma si dice anche che comunque denaro non ce n'è, ma intanto si sprecano le congetture: forse introdurre le tre aliquote il cui minor gettito verrebbe compensato dalle minori deduzioni/detrazioni, si parla di maggior pressione iva, si aggiunge anche l'introduzione di una maggior pressione fiscale sulle rendite finanziare escludendo i titoli di stato.
Nel frattempo affilano le armi le agenzie di rating non solo sul debito sovrano italiano, ma comincia a mettere sotto osservazione anche l'emissione di obbligazioni da parte di grandi enti e banche italiane,obbligazioni che costituiscono una forma alternativa di risparmio delle famiglie rispetto alla sottoscrizione di titoli pubblici.
Il Governatore di Bankitalia Mario Draghi è finalmente nominato prossimo governatore della Banca Europea, con la promessa che l'altro componente del board, Bini Smaghi, lasci l'incarico entro fine anno (per meri motivi di rappresentanza nazionale).
Proprio un bel bel tema intricato quello economico: è già bello complicato di suo, ma questa maggioranza ci mette la sua brava diligenza per complicarlo ancora di più!
A questa maggioranza infatti non interessa soltanto governare, ma sta parecchio attenta con la coda dell'occhio ai risvolti di consenso che torneranno utili al massimo nel 2013 !
Afferma a gran voce, anche tramite la Lega, che le problematiche che rallentano la crescita dell'Italia sono stutturali (alla buon ora), ma anzichè ripartire i tagli selezionati con molta cura su tutta la pletora della spesa pubblica, fanno presagire che andranno a toccare sempre i soliti temi come quello del sistema pensionistico che innalzerebbe letà a 67 anni già nel 2020.
Di riduzione del costo della politica ( che peraltro esiste da molti anni) non se ne fa cenno, non si vede all'orizzonte nessun tentativo, complicato e lungo certamente, per rendere l'apparato amministrativo e legislativo più snello (penso alla eliminazione delle provincie e alla riduzione componenti dei due rami del parlamento, che produrrebbero anche minor utilizzo di auto o aerei blu).
E' vero che abbiamo bisogno di risultati, ancorchè spalmati da qui al 2014, pressochè immediati, ma così facendo si rischia di manovrare su capitoli che possono dare risultati, ma nello stesso tempo si tolgono disponibilità per aumentare la crescita della ricchezza prodotta dal paese.
Sulla tassazione delle rendite finanziarie poi si rischia ancora una volta di creare ulteriori danni perchè in finanza quel che conta è la omogeneità di trattamento dei vari capitoli poichè, diversamente si alimenterebbero ulteriormente le speculazioni che sono la causa del danno prodotto all'Italia.
Ricordate la diversa tassazione tra i titoli italiani e quelli (esenti) emessi da enti sovra nazionali ?
Ebbene questo provocò un massiccio trasferimento di capitali all'estero (o sull'estero) e questo causò l'indebolimento della lira sino alla svalutazione nel settembre 1992, nonostante i tentativi drammatici del Presidente Amato.
Oggi quindi sarebbe un errore distinguere la tassazione tra titoli di emessione pubblica da quelli emessi da privati; certo si rafforzerebbero le casse dell'Erario, ma che danno ne potrebbe derivare alle banche che sono le prime emittenti ?
I sottoscrittori sono sempre risparmiatori italiani e questo provocherebbe un impoverimento della raccolta primaria del sistema bancario, proprio nel momento in cui le principali banche sono sotto osservazione, anche che sono peraltro lo strumento per finanziare la crescita economica delle imprese..
Quindi se si vuol affrontare questo capitolo con rigore, la tassazione deve essere indistinta (chi ha poco risparmio avrà ben poco sacrificio) su tutti i tipi di rendite finanziarie; peraltro non penso sia regolare tassare diversamente i titoli già emessi e distinguere pure fra gli emittenti, per cui si tratterebbe di una operazione di aumento della tassazione progressiva che nel giro i almeno un lustro potrà giugere a regime.
Non vale nemmeno la tesi che per i titoli di stato si tratti di una partita di giro: i tassi si creano al lordo con il confronto sugli orientamenti di Mercato, per cui non è assoltamente vero che questa operazione possa creare trambusti o pressioni sul debito dello stato e sul suo costo.
Su questo tema ci vuole coraggio e chiarezza perchè gli italiani comprendono bene (al di là degli interessi individuali) che non si può tassare la rendita immobiliare quasi al doppio di quella finanziaria !
Sul sistema di tassazione dei redditi va salvaguardato il principio della progressività per cui "le tre aliquote" sono un bello slogan, ma non è vero che rendano giustizia ai contribuenti, soprattutto se si pensa di compensare la minor pressione diretta, con la riduzione di deduzioni/detrazioni.
Con poche aliquote rischia di accadere proprio il contrario: occorre ampliare questo sistema di detrazioni/deduzioni per compensare le diseguaglianze prodotte dalla minor progressività.
Se questo comparto è veramente pletorico (mi domando perchè soltanto ora ci si accorge del fatto nonostante le numerose eminenze grigie che calcano la scena politica italiana) è preferibile attuare prima un "disboscamento" del fenomeno eliminando i doppi o tripli vantaggi (all'invalido servità l'assegno, l'assistenza anche tecnica da parte dell'Asl, ma non certo l'iva agevolata sul mezzo che non conduce) e poi se c'è spazio abbassare le aliquote (ma non ridurle di numero).
Quanto all'iva e al trasferimento della tassazione dai redditi alle cose non mi convince per nulla: se si tratta di introdurre - dopo attena selezione - nuove aliquote su beni costosi o di lusso potrebbe andar bene visto che farebbe pagare un pò di più a chi ha mezzi adeguati, ma se si tratta di ravanare semple nello stesso pentolone, ecco che il gettito iva anzichè aumentare diminuirà poichè le disponibilità dei consumatori sono quelle che sono: a maggior prezzo è scritto che i consumi diminuiscono più che proporzionalmente e per di più si può sollecitare il fattore dell'evasione fiscale nonchè il fattore inflattivo, del quale non abbiamo proprio alcun bisogno.
Dicevo che sembra risolto il problema dell'elezione a capo bella Bce del Governatore Draghi, ma anche qui le nostre grandi teste d'uovo pensanti hanno progettato gli accorti di vertice - Sarkosy/Baerlusconi - per una nomina pensando di utilizzare, come fosse una caccola, l'altro rappresentante al board Bini Smagi chiedendogli le dimissioni; mi domando a che titolo ?
Perchè non ci possono stare due italiani in Bce ?
Cose da pazzi: quando la politica - certa politica - mette il naso in questo modo raffazzonato in tematiche che non conosce ecco che sortiscono queste figuracce e questi risultati, neanche fossero frutto di qualche intelligentone di bisignana memoria:è evidente che questo manager andava avvicinato con riservatezza e delicatezza, prospettando magari nuovi, e più importanti incarichi, utili a presidiare magari poltrone rimase vacanti, evitando queste clamorose figure da cioccolattai !
Stiamo a vedere che altre astute mosse si riserverà il prossimo futuro, per vedere se la mia sindrome continuerà a rivelarsi azzeccata !

1 commento:

Anonimo ha detto...

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