lunedì, giugno 20, 2011

C.V. D.: COME VOLEVASI DIMOSTRARE !

Tutto secondo copione e secondo le previsioni: Bossi e la Lega a Pontida lanciano l'ennesimo penultimatum a Berlusconi e al Pdl, ammettendo candidamente che andare alle elezioni nei prossimi mesi, significa con molta probabilità perderle a favore del Centrosinistra !
Bossi ha rilanciato quanto era prevedibile sulla manovra fiscale e sulla riforma (che per mancanza fondi non si può fare oggi; come corollario aggiunge la richiesta di spostamenti di quattro Ministeri da Roma a Monza (tre) e a Napoli (uno ?).
Insiste sui respingimenti e propone al prossimo Consiglio dei Ministri una legge costituzionale che dimezzi i parlamentari ed istituisca il Senato Federale; aggiunge la richiesta di ritirare le truppe all'estero (per recuperare risorse) e la modifica del pato di stabilità a favore dei comuni virtuosi (impossibilitati a spendere nonostante i mezzi a disposizione), taglio dei costi della politica, finanziamento del trasporto pubblico locale, abolizione delle "ganasce fiscali" e le misure vessatorie di Equitalia, riduzione delle bollette energetiche, delle quote latte.
Non c'è che dire: è proprio un contro progamma visto che sono tematiche non nate ieri, ma reintrodotte nel programma del 2008, per di più con l'implicita ammissione che non sono mai state prese in considerazione sino ad oggi..
Bossi si dato il tempo di sei mesi per attuarle facendo intendere che in caso contrario si ritirerebbe dalla alleanza facendo pure intendere che alle prossime elezioni non è detto che il Leader sia ancora Berlusconi (Maroni ?).
Nonostante la logica imporrebbe che se in tre anni passati non si è fatto quel che Bossi oggi richiede, non è ragionevole pensare che si possa recuperare in soli sei mesi, La Lega persiste ed insiste anche su temi irrilevanti come lo spostamento dei Ministeri (anzi non può che risultare più costoso) o demagogici come il ritiro delle truppe all'estero, l'abolizione delle "ganasce", le quote latte.
Quanto alle truppe all'estero ci sono impegni assai complessi da sciogliere poichè non ci troviamo di fronte all'intervento in Iraq fatto per pavoneggiarsi in sostanza con il Presidente Bush (costatoci parecchie vite umane come quelle di Nassyria); occorrerebbe invece un intervento sul piano internazionale per ridurre a più miti consigli Gheddafi che se ne sta, nonostante gli interventi aerei, asserragliato a Tripoli, rimuovendo insomma le cause di questo stallo che pare poter durare parecchio tempo.
Non si esce dal possibile pantano tornando a casa, ma accerchiando con leva efficace condotta da tutta la diplomazia Ue e Onu..
Le "ganasce" invece vanno casomai strette attorno a quel marasma di evasione nel quale si incide molto poco ed in modo estemporaneo.
L' Agenzia delle Entrate, assistita da Equitalia continua infatti a ravanare spesso presso gli stessi contribuenti noti (è più facile fare le pulci a chi denuncia i propri redditi che a chi fiscalmente non esiste nemmeno), mentre con l'aiuto della Guardia di Finanza riesce poco ad incidere su tutta la ricchezza esentasse sotterranea.
Gli strumenti ci sono anche induttivi, ma vanno applicati con intelligenza e continuità (la Gdf ha riscontrato l'evasione di un ristoratore che dichiarava il lavaggio di tovaglie quattro volte il numero dei coperti incassati!).
Quanto ai penultimatum che fanno tirare un sospiro di sollievo al Premier, la Lega non comprende che rilanciare ancora una volta sposta in la le elezioni, ma impoverirà ancora di più il sostegno sin qui avuto.
Bossi non comprende il pericolo che corre, nonostante l'esperienza negativa che, con questa tecnica, ha patito recentemente Fini e i suoi sostenitori.
Se ricordate Fini cominciò il distacco nella primavera 2010, ma a tappe successive giunse a passare all'opposizione solo a fine 2010 con il risultato che fece trascorrere troppo tempo, visto che gli ex AN valevano circa un terzo del Pdl, ma dal riscontro elettorale recente, l'elettorato che oggi si è "trasferito" a Fli è soltanto un terzo.
La Lega quindi ha visto in questi tre lustri raggiungere dapprima il 10% è poi scesa al 4% nel 1996 perchè non aveva trovato una precisa collocazione nè una alleanza organica e convincente (Bossi disse: si conta più con il 4% in alleanza che con il 10% da soli).
Con l'alleanza di cdx del 2001 ha ripreso a risalire la china fino a toccare nel 2010 il 15% poichè l'elettorato si è convinto della utilità dell'alleanza con il Pdl, ma già oggi il consenso elettorale si è ridotto di un terzo (almeno nei comuni soggetti ad elezioni) ed il pericolo è che se lascia correre troppo tempo quello con il Pdl diventerà un abbraccio asfissiante che le toglierà ancora consenso.
Il tempo quindi non gioca a suo favore, ma proprio il contrario!
L'opposizione comunque non si deve soltanto preoccupare di queste problematiche dalle quali potrebbe trarre ulteriore vantaggio, ma seriamente si deve mettere al lavoro su programmi convergenti e sulle alleanze possibili e credibili.
Già ora la stampa, certa stampa, evidenzia differenze di vedute quasi a significare che se dal un lato c'è un bel marasma, dall'altro sembra non venga trovato il bandolo della matassa, un filo conduttore aggregante che faccia intendere che esiste una alternativa assai credibile.
Le formule non sono poi tante, ma è certo che la conduzione di uno paese come l'Italia non assomiglia alla conduzione di un ente locale per cui programmi, strategie ed alleanze non necessariamente debbono essere le stesse.
Intendo dire che, anche per effetto della legge elettorale, modelli vincenti come quelli di Milano, Cagliari, Napoli, Trieste, Novara o Puglia non sono direttamente sovrapponibili perchè quelli si poggiavano su una "griglia" elettorale parziale e cercoscritta, mentre per le elezioni politiche la griglia è totale e l'elettorato presenta un più ampio ventaglio di caratteristiche e di peculiarià !
L'opposizione ha due componenti: PD+IDV+SEL e UDC+FLI+API che non necessariamente debbono unirsi se non ci sono chiare ed ampie convergenze programmatiche; si rischierebbe cioè un rassamblement tipo Unione che ha dimostrato con i fatti la sua fragilità anche perchè il voto può avere effetti moltiplicatori solo tra gruppi omogenei (ricordate nel 2006? PD e Margherita da soli alla Camera presero meno di Pd+Margherita uniti al Senato).
Ne consegue che se le coalizioni in campo saranno tre, nulla esclude che nel caso della vittoria del Centrosinistra nello svolgimento del programma vi possa comunque essere il sostegno del Polo di Centro sui temi condivisi .
Com già detto la Lega ha perso, anche per il suo stretto interesse l'ennesima occasione, coprendo il suo coraggio da coniglio, con la grande manifestazione di Pontida che può servire a serrare le fila, per darsi una spinta, mentre in realtà rilancia una politica d'attese che potranno forse esserle utili, ma che non saranno certamente utili alle necessità e ai bisogni dell'Italia!!

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