sabato, giugno 18, 2011

PONTIDA: UNA WATERLOO PER BERLUSCONI ?

La situazione politica, sociale ed soprattutto economica italiana segna sempre più il passo, nonostante i segnali inequivocabili arrivati sia dai risultati delle elezioni parziali amministrative, sia dai 4 Referendum che la maggioranza di governo a cercato di snobbare e minimizzare, durante la breve campagna referendaria ed ora a risultati chiusi.
Come nei tre anni precedenti (ed anche nel quinquennio di inizio secolo) questa maggioranza continua imperterrita a non combinare un bel nulla, continua anche ora nelle reiterate promesse, nei reiterati accordi di coalizione, per poi come sempre non dar corso ai fatti.
Ricordo che nella primavera 2010 dopo le elezioni europee il Premier disse che ci aspettavano tre anni di riforme, ma è passato già un anno senza nulla vedere, e ci stiamo apprestando a vedere i successivi anni di legislatura con la stessa identica sceneggiatura, con la stessa identica insipienza, se si toglie quanto il Ministro Tremonti sarà costretto a fare per rispettare gli accordi Ue entro il 2014.
Sta riemergendo la riforma della giustizia (ma in realtà di questa interessa soltanto la prescrizione breve) e la riforma fiscale tanto agognata, ma che lo stesso Tremonti afferma essere impossibile attuare nei termini sbandierati dal Premier da 17 anni a questa parte.
E' evidente l'incapacità di questo Governo a porre in essere le sue tante promesse, ma ciò non di meno questa maggioranza non ha nemmeno la capacità di ristrutturarsi politicamente perchè il leader maximo è intoccabile ed inamovibile.
E' ora di finirla poi con le solite fanfaluche: nella legislatura 2001-2006 il cdx ha giustificato la sua insipienza sostenendo che in fase di stagnazione non si poteva far di più; dal 2008 in poi ecco che la colpa è stata prima colpa della crisi finanziaria, poi di quella economica, corredata dalla necessità del Premier di difendersi dai processi dimenticando che le problematiche economiche, sociali o giuridiche sono certamente un vincolo, ma anche una grossa opportunità (sono come il tempo limitato per definizione).
Basti guardare la sola Germania che nella legislatura precedente (2001-2006) cresceva meno di noi, che dal 2008 è dapprima regredita più dell'Italia, ma ora con il vento in poppa va come un siluro.
Con tante cose che ci son da fare poi , questa maggioranza non trova di meglio che bloccare la gestione dei rifiuti per mettere ancor più in difficoltà la nuova amministrazione di Napoli e addirittura per ammantarsi di partito democratico il Pdl ha visto nominare dal Premier il Segretario e presentare - da parte degli On. Cicchitto e Quagliariello una legge per la regolamentazione delle primarie !
Insomma tutto fa brodo per sollevare polveroni e quella dello primarie è la cosa meno necessaria ed urgente di questi tempi (se non inutile perchè ogni partito o coalizione s'organizza come meglio crede), visto che Ue e società di rating cominciano ad avere qualche dubbio sulla capacità di questo Governo di rispettare gli impegni presi per rilanciare la nostra economia.
Istituzionalizzare le primarie è un tentativo di addomesticare sin dalle origini non tanto la formazione di eletti quanto irreggimentare parte degli elettori; perdipiù per le sole elezioni provinciali, comunali e regionali!
E' evidente a tutti che questo governo avrà pure la maggioranza parlamentare per pochi voti alla Camera dei Deputati, ma è ormai da troppo tempo in stallo perchè non ha il coraggio di fare ciò che deve essere fatto e quando ci si trova in questa situazione occorre il coraggio politico di fermarsi per ricercare e far ricercare soluzioni alternative, anche con il voto anticipato, che possano rimettere in funzione questo complesso macchinario.
Se stiamo al Pdl s'è già capito che è terrorizzato dalla possibilità di cambiare alcunché e per questo lancia proclami sulla riforma fiscale che Tremonti non può fare perchè prima deve programmare il rientro di 40 miliardi di euro entro il 2014 (sempre chè il debito non aumenti e il Pil cresca); al Pdl interessa la sua conservazione anche se le necessità economiche del paese sono concrete e reali: occupazione, lavoro, pressione fiscale, investimenti, crescita robusta del Pil.
La Lega inspiegabilmente continua ad appoggiare questa maggioranza e questo Governo pur consapevole che non si intravedono nemmeno lontanamente le possibilità di un rilancio, di una ripartenza.
Dico inspiegabilmente perchè sembra tradire la sua stessa origine, digerendo all'inverosimile anche i sassi e pagandone politicamente, per questo, già le prime conseguenze.
Non è senso di responsabilità questo, ma la ricerca di motivi plausibili per continuare a sostenere la maggioranza, accontentandosi di promesse che anche in questo caso sanno che non venrranno mantenute.
Non mi aspetto nulla di nuova quindi da Pontida, domenica possima: sarebbe auspicabile che si trasformasse in una "waterloo" per il Premier, ma assisteremo ad una serie, magari nuova, di slogan su fisco, respingimenti, pressione fiscale, delocalizzazione di alcuni ministeri, ritiro della missione dalla Libia, ecc. per ottenere quindi dal leader Berlusconi le scontate assicurazioni che poi non si concretizzeranno mai.
Il popolo leghista, che già scalpita è sa perfettamente qual'è la strada da seguire (elezioni anticipate), si infurierà e si accalorerà alle parole e promesse del Bossi, con il risultato che questi otterrà una altra cambiale in bianco per prender tempo ancora una volta.
Non conteranno nemmeno gli inviti dell'opposizione (Bersani) ad assumersi le proprie responsabilità politiche, perchè il coraggio della Lega è diventato quello di un coniglio.
Dopo domenica 19 giugno si passerà alla assemblea parlamentare del 22 e23 dove il Premier darà assicurazioni alla Lega, riproporrà la riforma fiscale con tre aliquote e 5 imposte, più qualche altra roboante riforma già promessa in passato, tanto per ottenere una fiducia parlamentare che poggia sul terrore di andare tutti a casa (ed il pericolo di non metter più piede a Roma).
Intanto, la strategia è chiara ormai a tutti, il tempo passa, si arriva a fine giugno, poi ci sarà luglio, mese propetedeutico alle ferie d'agosto ed in un lampo s'arriverà all'autunno, con tutte le problematiche li sul tavolo ben in evidenza, ma giammai trattate.
Lo scopo della Lega non è quindi quello di far presto e bene, ma tirare a campare almeno a fine anno, per poi andare in primavera al voto anticipato con la speranza di rivincere, facendo finta di non rendersi conto dei danni che l'Italia per questo patirà.
Se invece decidesse di piantarla li, si potrebbe trovare il modo per fare le cose necessarie e più utili per urgenza, per andare alle elezioni anticipate in autunno e ripartire prima della fine dell'anno con la nuova maggioranza che gli italiani si voranno dare con il voto.
Purtroppo sono pessimista perchè non credo in alcun sussulto, in alcun di senso di responsabilità da parte dei partiti e dei parlamentari e della Lega in particolare, poichè è una fandonia sostenere che non ci possiamo permettere una crisi politica che porti ad una nuova coalizione o a elezioni anticipate.
Le cose urgenti ed utili possono essere fatte comunque, anche con un governo dimissionario, mentre sostenere il contrario significa in realtà cercare di guadagnare quei tempi utili ad allontanare la resa dei conti e cercare di risalire la china!

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