mercoledì, novembre 03, 2010

DEMOCRAZIA COMPIUTA

Molto spesso, quando torna comodo, siamo in molti a analizzare le altre democrazie europee o quelle mondiali, Usa in primis, per giustificare o meno l'operato di un governo, o trovare esempi per sostenere una posizione politica di maggioranza o di opposizione; meno spesso accade di analizzare eventi in modo obiettivo per spiegare una posizione o una idea politica.
Adirittura in questi giorni per minimizzare i comportamenti disinvolti del proprio privato (che ha comunque, piaccia o meno, risvolti politici importanti) del Premier Berlusconi ( come quello di amare tanto le donne) li si paragonano a quelli ben noti di una Famiglia di politici come i Kennedy.
Paragone per nulla azzeccato, perchè se sono ben note le debolezze dei fratelli Kennedy è altrettanto vero che queste erano conosciute in una ristretta cerchia, ma non influivano minimamente sulla loro azione politica e di governo, che era decisamente efficace e produttiva per gli Usa ed anche per il mondo intero.
Lo dimostra il fatto che sia John che Bob furono liquidati a colpi di arma da fuoco, mentre Ted, per il dramma di Chappaquiddick, ptè arrivare e mantenere solo la nomina a senatore.
Quindi non si tratta di di andare a curiosare nelle lenzuola del nostro Premier perchè questo signore non ha assolutamente il dono della riservatezza, anzi non ha alcuna reticenza a sbandierarla e imporla come stile di vita sia privata che pubblica (dimenticando che gli aiuti agli italiani si fanno per legge, mentre quelli individuali, come le elemosine, devono essere del tutto riservati); inoltre questi fatti possono giustificare la sua azione politica alquanto miserella, mentre questo signore sostiene che parlare delle sue debolezze sarebbe un modo per impedirgli di governare.
Contraddizione in termini insomma: non fa nulla affinchè non se ne parli, ma poi accusa il mondo che parlandone gli impediscedi agire!
Ma tornando alle analisi obbiettive, quel che ci differenza dagli Usa non è una democrazia compiuta.
La ennesima riprova è proprio di ieri , 2 novembre, dove le elezioni di middle term negli Usa dimostrano una inversione di tendenza dell'elettorato che aveva premiato il partito democratico in quelle del 2 novembre 2006 e in quelle presidenziali del 2 novembre 2008.
Questo che cosa significa ?
Significa che, a prescindere dalla struttura diversa tra Usa e Italia - la prima è una repubblica presidenziale che presiede una unione di stati mentre la seconda è una repubblica parlamentare, l'elettorato non ha alcuna reticenza ideologica a cambiare opinione; fatto questo che si verifica puntualmente ormai dalla nascita dell'Unione.
Certo esiste uno zoccolo duro per cui una parte dell'elettorato che è nata repubblicana o democratica, rimane in questi schieramenti per tutta la vita, ma nel suo complesso l'elettorato si convince di volta in volta di una candidatura piuttosto che un'altra e le elezioni di middle term che riguadano il rinnovo delle cariche di tutti i deputati ed un terzo dei senatori, costituiscono un esame molto importante sia per le amministrazioni locali che per quella presidenziale.
Barak Obama è stato eletto due anni fa con ampio margine, ma oggi viene "punito" con un trasferimento del voto ai repubblicani o al nuovo partito Tea, sia perchè lo si accuserebbe di aver fatto troppo poco (probabilmente incrementando la schiera ben ampia degli astenuti) o troppo con incremento del voto ai repubblicani e al Tea party.
L'elettorato americano valuta quindi i primi risultati di due anni di presidenza Obama e su questo si esprime, senza che per questo Obama si strappi le vesti, nonostante il suo impegno nella Amministrazione e nella campagna elettorale.
E' una democrazia compiuta questa, che noi nemmeno ci sognamo, perchè siamo troppo ingessati nelle vecchie ideologie per un verso e per nuove ideologie per l'altro.
Non c'è insomma in Italia una coerenza, una logica conseguenza dei fallimenti politici di uno schieramento piuttoso che un'altro per cui non esiste nemmeno un sistema premiante per chi ben fa.
O meglio chi vince le elezioni vince sulla base di un progetto convincente ed abbiamo visto una certa alternanza tra sdx e csx, ma mentre il secondo è stato punito soprattutto per la sua scarsa coesione, il primo continua ad ottenere importanti consensi, nonostante il suo progetto offerto all'elettorato trovi scarsissimo ricontro con i risultati assai miseri e la coesione sia non poco manchevole.
A Barak Obama, a torto o ragione, non viene perdonato nulla perchè gli Usa avrebbero con la sua Amministrazione dovuto risorgere, dopo gli otto anni pessimi di Bush Jr., per produzione di ricchezza e per ampia occupazione, adeguatamente retribuita.
Non conta infatti che i danni possano provenire dal passato per la semplice logica per cui se è occorso tempo per fare politiche fallimentari, non può occorrere una eternità per porvi rimedio.
La velocità della vita e della politica è notevole per cui bastano due anni per capire e per vedere una chiara inversione di tendenza e Obama si guarda bene dal cercare giustificazioni o spiegazioni.
Da noi la solfa è tuall'altra; forse il macchiavellismo che affonda nelle nostre radici è la leva più facile per attenuare gli errori o i fallimenti.
Quello che balza all'occhio riguarda il fatto che questo meccanismo viene applicato alle formazioni di governo di centrosinistra; nel 1996-2001 occorsero tre governi e nella legislatura 2006-2011
in due anni il progetto offerto al paese fu bruciato.
Nel caso del centrodestra, per effetto di ampie maggioranze, le legislature sono andate o sembrano andare a scadenza naturale, ma i risultati sul progetto offerto non ce ne sono stati nè, sino ad ora, ce ne sono.
Di cose utili al paese e coerenti alle promesse fatte se ne vedono ben poche, ciò non di meno non si ha il coraggio di attuare una democrazia compiuta interrompendo un mandato tradito.
La fiducia riposta nel centrodestra permane importante (anche se in calo), ottenebrata forse un pò troppo da fatti contingenti che riguardano in particolare il premier in carica; anzi sembrerebbero giustivare la scelta di mantenere il consenso nonostante il chiaro fallimento.
Si preferisce insomma cercare per l'ennesima volta giutificazioni o spiegazioni al fallimento che non sono obiettivamente giustificabili nemmeno difronte ad un alternativa meno convincente.
Si preferisce insomma sbandierare la democrazia che però è incompiuta per nascondere invece una ampia auto castrazione!

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