sabato, novembre 27, 2010

TERRORISMO MEDIATICO

Dicevo ieri che il Premier e la sua maggioranza per poter restare a galla, forse, all'esame del prossimo 14 dicembre sta mettendo continuamente carne al fuoco per abbacinare l'opinione pubblica e rincuorare i suoi sostenitori che, lo sa bene, dimostrano di essere parecchio delusi.
Nella serata di ieri poi ha alimentato ancora il fuoco con queste affermazioni sibilline di un presunto attacco all'Italia, si badi bene all'Italia, non al suo Governo, tramite una azione o strategia di discredito utilizzando i fatti più eclatanti di questi ultimi giorni (monnezza,Pompei, ecc).
Come sopraconto, come ciliegina sulla torta, ci sarebbe un attacco massiccio alla più grande Azienda multinazionale di stato, Finmeccanica, che opera in settore altamente specializzato ed altrettanto delicato (armamenti), poichè di una eventuale sua criticità se ne potrebbe approfittare qualche grande concorrente.
Questo "polpettone" è stato poi affiancato dalla notizia della imminente divulgazione di migliaia di documenti carpiti alla Amministrazione Usa.
Non c'è che dire: il Premier ce l' ha detto in diretta non più tardi di martedì scorso di essere estremamente abile ad utilizzare il mezzo televisivo.
Ed infatti rassembla un di fatti del tutto eterogenei per origine li riassume sotto uno slogan drammatizzante e ne trae già le conclusioni da servite pronte e belle calde all'opinione pubblica.
Per rendere più credibile il tutto assegna le parti ai suoi partners che enfatizzano qualche aspetto o tema eppoi lo attenuano (dovrebbero spiegarmi la differenza tra strategia e complotto!); aggiunge, al canovaccio, anche il suo intervento diretto e da vero animale di palco scenico assume la postura austera, seriosa e livida per dare maggior enfasi alla sua recita.
Ecco che il "pastone" è bello e servito: intanto l'attenzione e indirizzata non sulle cause, ma sugli effetti che non riguardano i fatti in se, ma lo scopo di cercare di rafforzarsi politicamente per le prossime scadenze.
Poi con l'affermazione che esisterebbero poteri non si sa se soprannaturali o sovrannazionali si attira l'attenzione sulla loro ricerca, baypassando ancora una volta l'analisi dei fatti, sulle responsabilità e sulle cause ed effetti.
Non c'è che dire il nostro non è il Premier del fare, ma il Premier del dire !
Sul tema della monnezza a Napoli Lui ci ha giocato la faccia e ci ha fatto pure la campagna elettorale regionale, vincendola, ma in realtà si è trattato di un colossale bluff visto che la cruda realtà presenta oggi puntualmente il conto.
E' proprio la sua insistenza a chiamarsene fuori accusando come al solito anche il cielo che da pubblicità al problema, non l'inverso.
Lo stesso vale per Pompei dove certamente c'è parecchio da fare, ma proprio per questo quando si cavalca l'onda dell'efficenza politica ed amministrativa, il governo del fare, eppoi non si fa nulla se non spendere a proposito i pochi fondi a disposizione è evidente che viene presentato un conto salato.
Su Finmeccanica i fatti si sanno da tempo e mano mano ci vengono chiariti sempre meglio; se ci sono responsabilità penali queste sono circoscritte al solo vertice e poco più per cui è demenziale gridare alla luna poichè il buon nome della nostra azienda di stato non verrebbe intaccato sei i presunti responsabili facessero un passo indietro.
Invece gridando ai quattro venti al complotto e parando la schiena a questi signori presunti corrotti questo si che può nuocere non poco a Finmeccanica poichè i reati contestati sembrerebbero riconducibili al modus operandi dell'azienda stessa.
Seguendo il modus operandi del Premier da anni ho imparato poi una cosa: tutte le volte che esce una affermazione che appare anche sproporzionata o estemporanea, c'è al fondo sempre un perchè.
Basta infatti aspettare qualche ora o qualche giorno ed ecco che emerge il fatto che porta la spiegazione.
Dietro a questa "annunciazione" che ha a mio modo di vedere lo scopo testè espresso c'è anche la notizia preoccupante dei documenti segreti carpiti alla Amministrazione Usa, documenti che riguarderebbero sia quello Stato che i suoi stati partners, tra cui l'Italia.
Molto probabilmente è questo che preoccupa in realtà il Premier poichè noi tutti non sappiamo nulla fino a che non leggeremo, ma forse il Premier, che è uomo di Governo o di opposizione dal 1994 sa che cosa potrebbe uscire sull'Italia e magari su di Lui.
Gridando al complotto - scusate alla strategia - su tanti temi di calibro vario affiancato ad un altro del quale non si dice, ma che emerge contemporaneamente e per il quale non abbiamo sentore delle reali dimensioni, ci si precostituisce la prova che si tratta appunto di complotti ed in quanto tali non veri.
Non c'è che dire: usare l'informazione e le leve mediatriche in modo così sapiente e "disinibito" può creare danni irreparabili al paese.
Stiamo a vedere che novità ci riserverà il prossimo ed imminente futuro.
PS: Strategia: predisposizione e coordinamento dei mezzi necessari per raggiungere un determinato obiettivo;
Complotto: congiura, intrigo organizzati segretamente ai danni di qualcuno
(da Zanichelli !!)

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