sabato, febbraio 09, 2013

ATTENTI ALL'INCANTATORE DI SERPENTI !

E' finita l'epoca dei sondaggi elettorali: mancano due settimane alle elezioni politiche nazionali per il rinnovo del Parlamento, ma questi danno segnali veramente preoccupanti che dovrebbero far riflettere l'elettorato, anche quello, uno su cinque elettori secondo i sondaggi, che rivoterebbero il Pdl, presieduto appunto dall'incantatore di serpenti On. Berlusconi.
Ancora una volta assistiamo sbigottiti ad una serie di promesse, dopo averne sentite molte altre, per nulla condivisibili, mai attuate.
L'opinione pubblica si deve render conto che farsi abbagliare dagli interventi e soprattutto dar fiducia con il voto significa essere corresponsabili nell'affossare ancor più l'Italia in una situazione economica, politica e sociale ancor più grave di quella in cui si sta trovando.
Cavalcare proposte assurde ed indecenti significa cioè ritrovarsi poi con gli effetti devastanti dove dopo, naturalmente, non è mai colpa di chi le ha fatte.
L'Ici  prima casa fu abolita nel 2008 con il bel risultato che quel mancato introito ha messo in sofferenza stato e comuni i quali, nonostante il pseudo federalismo fiscale, non sono riusciti a contenere la spesa corrente, se non quella dei servizi ai cittadini.
Il bel risultato è stato che sottoforma di Imu si è ripagata con il sopraconto.
Ora assistere ad una proposta che ripete pari pari quella del 2008 deve essere sdegnosamente rifiutata.
Invocare la sacralità della prima casa è una assurdità che serve solo a sollecitare concenso a basso prezzo, peraltro ingiustificato.
Basti pensare che sul gettito Imu prima casa, circa 4 mld, la metà è stata versata dall'80% dei proprietari, mentre 2 mld solo dal restante 20%.
Molto meglio quindi una Imu progressiva con una detrazione più alta che solleva dal pagamento i proprietari di abitazioni normali rispettando il principio costituzionale del chi più ha, più da !
Sulla tracciabilità la proposta del nostro bell'addormentato è quella di togliere lacci e lacciuoli per non strozzare il commercio soprattutto dei beni di lusso.
Anche questa è una bufala terrificante poichè dà in sostanza dei magliari ai ceti medio-alti ed alti  i quali secondo lui acquisterebbero gioielli, pellicce e Ferrari presentandosi con una valigetta piena di euro o dollari.
Insomma si comporterebbero come un trafficante di droga quanto ritira una partita di coca !
Non parliamo del redditometro che diventerebbe l'occhio indisceto dello Stato nella vita dei cittadini: altra boiata visto che chi non ha nulla da nascondere può, se richiesto, dare le informazioni aggiuntive che l'erario non ha recepito dal Sistema Serpico!
Ne consegue che chi è a posto fa spallucce, ma chi non lo è.... sa come votare !
Aggiungo che Equitalia, costruita dal ministro Tremonti (ricordate ? lo fece per curare diettamente il recupero delle evasioni togliendolo alle banche incaricate) sembra diventata una seconda ghestapo, dimenticando che le procedure di recupero sono troppo stringenti a causa delle disposizioni di legge del Governo Berlusconi, costruite a bella posta perchè è più facile far pagare  100 euro a 50 milioni di cittadini che 50 milioni a 100 cittadini !
Sulla stessa strada stanno le proposte di condoni edilizi e condoni tombali.
Non contento dei danni fatti con iniziative analoghe in passato l'On Berlusconi insiste e persiste nel voler diseducare i cittadini al semplice concetto che le tasse sono un diritto-dovere nei confronti della collettività in cui si vive, per cui chi svicola non può essere premiato con un super sconto che sani le sue malefatte del passato e si predisponga a perpetrarle in funzione di una prossima sanatoria fiscale (nel 2001 Tremonti disse al riguardo che sarebbe stata l'ultima volta, ma poi sìè visto come è andata a finire).
Condoni edilizi perchè? Oltre ai danni di cementificazione condonati in passato, nel 2008 il Governo Berlusconi aveva varato il piano casa per l'ampliamento di un terzo delle potenzialità edificasbili dei fabbricati esistenti. Ed ora  ancora condoni nonostante l'enorme edificato vuoto che esiste, graziosamente esentato, nelle intenzioni dell' ex premier, dal pagamento Imu ?
Quanto ai condoni tombali li abbiamo già visti in passato insieme agli scudi fiscali, con il bel risultato che  che tutti i proventi del malaffare sono riemersi legalmente pagando una pinzillacchera, talmente piccola che nei primi scudi fiscali veniva trattata come una commissione dalle banche incaricate.
Vediamo peraltro anche con gli scandali di questi giorni, (daMps a Eni/Saipem dove le distrazioni di fondi sarebbero state scudate) come queste iniziative fatte per tirar su tasse abbiano favorito in realtà danni ben più grandi.
Sulla corruzione infatti il Governo Monti ha fatto una leggicchia (meglio poco che niente) proprio perchè il malaffare è in Italia talmente alto e generalizzato che le pressioni per produrre leggi edulcorate pongono vincoli inconfessabili.
Il conflitto di interessi infatti con una nuova ed efficace legge deve servire proprio a questo.
Quando si parla del tema tutti pensano che si voglia mettere la museruola all'On. Berlusconi, ma non è proprio cosi: molti lo sanno a che cosa ci si riferisce, mentre a chi non lo sa va spiegato per bene in modo chiaro.
Per paradosso il conflitto d'interesse che potrebbe coinvolgere l'ex premier è marginale rispetto al fenomeno poichè il conflitto si annida in tutti i gangli della vita economica e sociale del nostro paese.
A partitre dai professionisti che una volta eletti in Parlamento o in altre istituzioni continuano bellamente la loro attività, alle doppie o triple cariche politiche, alle cariche incrociate in soggetti economici, ai passaggi da cariche politiche a cariche amministrative e viceversa(da Fondazioni a Banche per esempio), all'intreccio fra politica e società che fanno capo a comuni, provincie, regioni e Stato.
E giu giu fino ad intrecci malsani anche con le associazioni territoriali dove i rivoli dei sussidi e prebende costituiscono in realtà un fiume inarrestabile di risorse pubbliche.
Per non parlare nella depenalizzazione del Falso in bilancio che costituisce una delle fondi del malaffare e delle fatturazioni in nero ( vanno a beccetto con condoni e scudi fiscali); legge che l'on. Berlusconi ha fatto approvare e oggi non ha il coraggio di ammettere l'errore e ne proporne il ripristino.
Della eleggibilità dei politici a tutti i livelli ovviamente non se ne parla; recentemente è' stata messa una mezza pezza, ma non basta; come non basta il giudizio dei probiviri del partito, Pdl in testa.
Chi è soggetto a indagini e processi non può candidarsi ad un bel niente, non per spirito giustizialista, ma per il semplice fatto che se poi venisse condannato deteriorebbe la funzione e l'instituzione alla quale è stato eletto; abbiamo visto quanti imbarazzi in Parlamento ecentemente e anche che votazioni che smentivano l'evidente realtà.
Domando ? Affidereste le chiavi della vostra cassaforte ad un soggetto denunciato per furto ? Penso proprio di no.
Aggiugo ancora che l'ex premier si è dichiarato recentemente, interrogato sul problema del sovraffollamento delle carceri, favorevole ad una amnistia.
Ebbene il fenomeno è grave e umanamente indecente, ma non ha patrocinato nè sostenuto, una iniziativa parlamentare per trasformare le pene detentive di pochi anni in pene alternative.
In Parlamento ce n'era il tempo, ma gli interessi erano ben altri: ci si doveva preoccupare di fa cadere anzitempo il governo Monti per mire elettorali e personali, mentre ora si propone l'amnistia.
Soluzione innanzitutto diseducativa perchè il condannato deve finire la sua pena, per rispetto della società e delle vittime che hanno patito il reato, per cui è troppo comodo, per poblemi di spazio svuotare indiscriminatamente le carceri (peraltro il piano carceri del Ministro Alfano che fine ha fatto ?).
Eppoi non si propone l'amnistia che cancella reato e pena, ma al massimo  si deve proporre l'indulto che calcella solo la pena (residuale).
Ecco: la filosofia è sempre quella (sempre che non ci siano come sopraconto interessi personali del proponente) del lassismo che accontenta i disonesti, mentre per la gente normale ed onesta il tutto si conclude in una grande presa in giro.
Per quanto riguardia poi la Giustizia il tema è buono solo per denunciare la persecuzione da parte dell'ex premier da "certa" giustizia; del fatto che sia stato assolto (anche per decadenza dei termini) che altro è se non Giustizia ?
Insistere a volersi porrre al di sopra della Giustizia umana (per quella divina la vedo un pò dura) affrontandola a male parole mi sembra al quanto diseducativo: basta e conta come ci si sente - non colpevoli naturalmente - per cui questo è elemento sufficiente per sottrarsi in tutti i modi all'istituzione, come in questo periodo dove l'ex premier di è preparato una bella griglia di impegni politici per non presentarsi in tribunale.
Vien da pensar - male al riguardo: non è che ha anticipato la fine della legislatura per svicolare ancora una volta ?
E' come sul tema del lavoro: il nostro incantatore di serpenti per cercare appeal tra la gente imprenditrice  propone di esentare dal pagamento dei contributi - assistenziali e pensionistici - gli imprenditori che assumano a tempo indeterminato nuove maestranze (con un rapido calcolo potrebbero essere 4 milioni di nuovi posti di lavoro contro 2,9 milioni di disoccupati).
Intanto domando: questi contributi chi li paga ? Lo Stato e se si con mezzi ? Oppure sottende che questi contributi passino in cavalleria (li ripaga comunque lo Stato in termini di assistenza e pensioni quando sarà il momento)?
Il sostegno alle imprese va fatto in altro modo visto che a lasciarle fare ci ha portato all'immobilismo e alla stagnazione; infatti non hanno saputo apprifittare assolutamente dell'entrata nell'euro che ha prodotto tassi d'interesse assai bassi per cui questa volta gli aiuti devono essere selettivi e soprattutto ex post, accompagnandole anche nelle riconversioni utilizzando i sostegni specifici messi a disposizione dall'Europa.
Peraltro di piani indistriali non se ne sente parlare, di piani di investimenti strutturali nemmeno, ma si cerca di acchiappar  voti promettendo i soliti sgravi, le solite promesse di meno tasse per tutti.
Come dire ti prometto un vsntaggio o un aiutino, poi per il resto sai tu ome fare !
L'ex premier è buono solo per gli slogan (più grandi sono più fanno effetto),ma andarli ad analizzare poi si rivelano senza costrutto, oppure una bufala se non di peggio.
In quesi giorni un quotidiano nazionale si è preso la briga di quantificare il costo delle promesse da marinaio del "nostro" relative ad Irpef, Irap, Imu, Iva, ecc; ebbene si tratta di oltre 70 miliardi (contro i ben più modesti  30 circa del Csx e del Centro Montiano), ma non ci dice assolutamente in che modo.
Mentre gli antagonisti di centro e centrosinistra si dannano l'anima per trovare una formula credibile che sia equilibrata e spiegare quanto della manovra potrà essere pagata dallo spostamento di tasse ed imposte e quanto da recupero di efficenza e di risparmio, l'ex premier resta sul vago per cui tutto è possibile anche che ritrovi tutte le fonti semplicemente dalle tasse/imposte ed è a questo punto lecito pensare che c'è il rischio che a pagare siano sempre i soliti noti.
Attenzione è già successo: le manovre finanziarie dal 2001 sono state una montagna di soldi, ma la pressione fiscale è aumentata continuamente (insieme allo stock di debito).
La nostra Italia è in equilibrio instabile per cui i miglioramenti vanno meditati con estrema cautela - senza farsi prendere dall'inguaribile ottimismo dell' ex premier - per cui le mnovre devono essere mirate senza esagerazioni quindi e soprattutto con continuità e conseguenza.
Il nostro paese è diventato il paese delle riforme e controriforme e in questo ambito non ne è mai uscito uno stato con caratteristiche fondamentali migliori; anzi è in progressimo avvitamento laddove una riforma non ha creato vantaggi per tutti, ma ha ci spaccato in due parti non certo equivalenti, dove i vantaggi si sono addensati ancor di più dove già c'erano e sottraendoli all'altra parte.
Riforme "rivoluzionarie" non saranno mai possibili se non si rinuncia a privilegi e a rendite di posizione e non si comprendono le ragioni del nostro prossimo;  tant'è che oggi nelle proposte politiche,a fianco dei vecchi populismi, ne emergono di nuovi, mentre non si rafforzano adeguatamente le alternative pur credibili presenti in campo.
C'è chi vuol buttare tutto all'aria per rifondare la nostra Italia (un tutti a casa neanche fossimo all'8 settembre), c'è chi propunga un vero secessionismo forte del fatto che al nord si produce il 70% della ricchezza nazionale (con sprechi, labbiamo visto di recente, conseguenti).
Nel primo caso sembra tanto una scelta di protesta tanto per lavarsi l'anima e nell'altro si pensa in modo stolido al proprio tornaconto non rendendosi conto che senza il centro, il sud e isole che anch'esso consumano,  la ricchezza prodotta rimarrebbe in buona parte in mano di chi la crea.
Attenti quindi alle sirene che incantano: quando si vota - e chi si astiene fa scegliere a chi vota - si deve usare  cervello, impegno e coerenza !

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