martedì, giugno 26, 2012

ASPETTANDO IL 28 E 29 GIUGNO 2012 (GIOVEDI E VENERDI PROSSIMI)

Giovedi e venerdi prossimi venturi ci sarà l'incontro fra i Grandi d'Europa e un pò tutti siamo con il fiato sospeso in attesa delle decisioni che possano trarre d'impaccio l'Europa tutta e la sua moneta..
Quanto ai grandi geni della politica europea, Merkel in primis se non scendono con realismo a più miti consigli, cisarebbe altrimenti da mettersi le mani nei capelli: quest'ultima si deve render conto che contribuire a governare la Ue non è come partecipare agli Europei di Calcio (dove se si vince bene, ma se si perde non casca il mondo) o come unificare le due Germanie.
Nulla, bene inteso contro i tedeschi, ma molto, parecchio contro le politiche di destra della Germania.
Quando è nato l'euro la Germania era assai reticente, forse più di altri, a veder cancellato il marco, ma poi ha capito i grandi vantaggi della moneta unica, uniti alla sua grande capacità tecnologica, peraltro sorretta da una politica socialdemocratica coraggiosa (che ha pagato a duro prezzo perdendo le elezioni a favore della Destra tedesca)e sostenuta da specifici accordi in sede Ue (ricordate l'accordo sul piano di rientro del debito di Germania e Francia nei primi anni del secolo corrente ?).
Oggi sostenere che prima viene il rigore, prima le regole e poi, semmai, se punge vaghezza, si possono trovare politiche di rilancio è pura follia unita alla irresponsabilità.-
Le politiche dei due tempi non hanno mai pagato, soprattutto nei momenti critici come questo; in tal senso rischia anche l'Italia, costrettavi appunto da questo rigorismo estremo (attenti ai rigori che sono una bestia sempre incontrollabile).
Come sopraconto non si può sostenere le politiche liberiste, ma poi quando si tratta di sostenere per esempio le banche europee in difficoltà si vorrebbe pretenderne il controllo attraverso gli stati di appartenenza come se fossero nazionalizzate.
Decidiamoci: o l'una, o l'altra.
Peraltro questa è politica duale a senso unico poichè le difficoltà mai confessate delle banche tedesche e francesi (Sarkosy è l'altro genio della destra europe liquidato, per fortuna, di recente) per i titoli greci che avevano in pancia sono state addossate alla Grecia con un mega prestito ed impegni di intervento in politica interna greca di lacrime e sangue.
Capisco perfettamente che occorre controllare quando si prestano denari, ma mi sembra evidente che deve essere una struttura sovra nazionale a farlo non certo lo stato più solido per le evidenti pressioni e condizionamenti politici - anche latenti - che ne deriverebbero.
Capisco anche che rinunciare ad un pezzo di sovanità nazionale punge un pò a tutti, ma se vogliamo veramente costruire gli Stati Uniti d' Europa, è evidente che certe strutture e competenze vanno trasferite in sede Ue, con una Bce che diventi come una Fed europea, slegata - come in Italia a suo tempo - dal potere politico  pro tempore vigente.
Per non parlare della Vigilanza e dei Fondi di Garanzia visto che sono operanti numerose banche internazionali e quindi sovra nazionali (Deutsche, Commerz, Unicredit, Credite Agricole, Bnp-Pb, Bilbao, ecc.).
Quanto ai fondi di sostegno assistiamo ancora al dualismo che la Merkel fa finta di non vedere: ai fondi di sostegno patecipano tutti, i belli e i brutti, ma poi, come a Francia e Spagna il cui apporto è parecchio consistente, gli si vogliono fare - da parte dei "virtuosi" - le pulci poichè nelle loro politiche di riforme strutturali devono pure trovare ulteriori montagne di euro !
Del destino dell'euro - Il Fmi sostiene che se non si ricorre ai ripari l'euro avrebbe tre mesi di vita - sembra non interessare più di tanto (a parte qualche folle politico domestico) soprattutto agli Stati più virtuosi  con più solide basi finanziarie e/o economiche.
Proviamo ad immaginare se ciò si avverasse....
In un primo momento, cioè al rientro sulla scena delle vecchie monete europee assisteremmo ad una pesante e differenziata svalutazione delle divise dei paesi più fragili Grecia, Portogallo, Irlanda, Spagna, Italia, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Slovacchia, Slovenia riassumibile nel fatto che chi ha debito se lo troverà svalutato, mentre chi ha credito - che sono i più - si troverà con  molto meno risparmio in mano.
L'inflazione diventerà galoppante (ci ricorda nulla ?) ed i prezzi cominceranno a crescere alla stessa velocità.
Gli effetti sociali saranno devastanti e milioni saranno i pensionati "anticipati" senza assegno !
Quindi un vero cataclisma nello spazio di un mattino !
Ma pensate che gli stati virtuosi se la passerebero meglio ?
Niente affatto perchè i più virtuosi cadranno da molto in alto e faranno dei voli catastrofici.
Si innescherà in Europa e non solo in Europa un effetto domino,  una reazione a catena apocalittica.
Francia e Benelux avanno continui e ripetuti attacchi coronarici e la Gran Bretagna, con la sua Grande Finanza, non saprà che pesci pigliare.
La Germania in primis, la stessa Germania che in 10 anni ha generato un surplus di export pe 1700 mld di euro grazie alle sue capacità produttive e tecnologiche e agli aiuti avuti dalla Ue (ex) si troverà, nel giro di niente, senza domanda per almeno il 40% delle sue esportazioni e non riuscirà a compensarla con la domanda proveniente da altri continenti che pur emergenti o meno risentiranno fortemente della crisi europea.
Ci piaccia o meno l'Europa è la madre di tutte le economie, vecchie e nuove ed è per questo che gli Usa, ma anche Brasile, India, Cina, Giappone, Sudafrica, Australia e giù giù fino al Burkina Faso cominceranno ad andare in fibrillazione, poichè se siamo giunti ad un Mercato Unico avremo turbolenze economiche, finaziarie e . non ultime - sociali enormi ovunqe; tutti questi stati rischieranno di non esportare nemmeno uno spillo (forse solo il petrolio, ma a prezzi di saldo se non se lo vorranno bere a colazione).
Forse non potremo assistere alla ripresa massiccia della emigrazione intercontinentale di tanti europei vista nei due secoli precedenti, ma certamente ad una migrazione di ritorno, migazione  che tanto ha spaventato genti e partiti  con mentalità fortemente ristretta (Lega, Leghisti  e similari).
Sarà anzi molto problabile che gli stati europei poco o meno virtuosi virtuosi oltre all'inflazione si troveranno in mano comunque un vantaggio competitivo da svalutazione; in particolare quelli con forte propensione all'esportazione come l'Italia (secondo esportatore in Europa e non )e la Spagna che riusciranno prima di altri a riemergere per vedere una Germania galleggiare sconsolata senza meta.
Non è escluso infatti che con questa "normalizzazione" prodotta dalla scomparsa dell'euro, si generi una pletora di paesi virtuosi ed appetibili per cui i capitali costituiti da un marco forte troveranno conveniente e poco rischioso uscire dalla Germania ed allocarsi negli stati con buone potenzialità produttive; pensate: la Fiat è scappata negli Usa mentre Wv, Audi, Bmw, Mercedes, ecc verebbero a produrre a minor costo (perchè minore è la possibilità di spesa dei consumatori) in Italia o Spagna.
Mi si dirà che la mia ipotesi del tutto teorica, fantasiosa ed apocalittica, ma in realtà in tanti sappiamo che una operazione inversa (dall'euro alla lira) non riporta mai nella situazione quo ante (dalla lira all'euro) per il lapalissiano motivo che se così  fosse perchè mai avremmo dovuta fare la mossa iniziale ?
Un grande consiglio quindi alla Merkel (per quel che può contare il mio modesto pensiero): oltre alla zucca usi anche il buon vecchio pargmatismo, infarcito con i sani principi, idee e suggerimenti del prof. Monti e del presidente Hollande.
Sulla creazione vera e reale dell'Europa Unita bisogna crederci fino in fondo, senza riserve mentali, consapevoli del fatto che la sola moneta unica - lo vediamo dai fatti - non è l'unico elemento fondamentale e necessario per garantire l'unione economica e sociale.
Fatte salve le peculiarità di ogni stato occorre un accentramento, non burocratico, delle principali funzioni di governo e di controllo senza le quali l'implementazione che tanti, tutti  auspicano a parole non è possibile.-
Apprezzo nella Merkel il suo incrollabile pensiero, ma si ricordi che una "mano lava l'altra e tutte e due lavano la faccia"  !

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