martedì, dicembre 21, 2010

RIGUADAGNARE LA SCENA

I fatti recenti dimostrano che il Cavaliere è ancora in piedi, con una maggioranza risicata (relativa) e la prospettiva che la campagna acquisti rimpingui le schiere di centrodestra per cui c'è veramente il rischio che questa maggioranza tenga, ma soprattutto che questo governo del dire continui fino a fine legislatura senza combinare un fico secco, anzi, proprio facendo poco e nulla, producendo all'Italia danni incalcolabili.
Per tutta risposta le opposizioni cercano di smarcarsi uno dall'altro dando un segnale al elettorato di insipienza e di inconcludenza.
Logica vorrebbe che sui temi principali vi fosse una aggregazione da parte delle opposizioni con proposte da mettere alla attenzione del paese e contrapporre a quelle, quando ci sono, del Governo in carica.
Invece no: già nell'aggregazione di Centro si infilano le sirene per creare un polo di desistenza che faccia da stampella al Governo, o le sirene che seminano zizzania facendo leva sulla dualità laica e cattolica quale elemento di fragilità, dimenticando però che questa dualità esiste da sempre anche nel Centrodestra al quale va però il plauso della Chiesa.
Della stessa dualità come elemento di fragilità si parla anche per il Pd, dentro e fuori, per cui gli ex di qualche cosa non sono mai morti, tanto che la fucina di idee rischia di immobilizzare il partito stesso.
E' evidente quindi che se non ci sono forti ed aggreganti proposte alternative al Governo, magari su poche cose, ma consistenti e convincenti, sostenute con forza e determinazione ecco che le varie sirene del Centrodestra hanno buon gioco a dettare il calendario di ciò che si può dire e di cio che si potrebbe fare.
La scena è occupata da tutte le incessanti affermazioni ( tanto da sembrare studiate a tavolino) che spaziano su tutti i temi come quelle da sfascista di Gasparri o buon ultime quelle del Premier che accusa la terza carica dello Stato di essere culo e camicia con il Associazione Nazionale Magistrati, mentre sul dramma della morte di Calipari, svelata da Wikilicks, scende un velo di assordante silenzio.
Il Centro non trova di meglio, dopo la resistenza di pochi giorni fa, di cercare di attivare prove di dialogo sentendo le affermazioni di Casini e Moffa, ma rischiano, pur connoscendolo, di cadere nel tranello del Cavaliere al quale interessa avere il potere della maggioranza e non governare.
Tra l'altro questa azione non favorisce certo l'aggregazione con Api che con il Premier non vuol avere nulla a che fare e men che meno a Fli e a Mpa che si son appena staccati.
La stessa solfa riguarda il Centrosinistra dove Idv e Sel si affannano a voler trovare la aggregazione anche tramite le primarie, mentre è sui programmi che bisogna prima trovare la quadra.
Le primarie sono infatti l'ultima operazione che suggellerà la scelta del candidato premier in vista delle elezioni.
Qui invece, tirando per la giacchetta il Segretario Bersani, si vuol mettere il carro davanti ai buoi utilizzando le primarie per scegliere la linea politica e le proposte, con il pericolo, tra l'altro, che una volta scelta una linea ed un programma, comincino le solite fasi, prevedibili, di scollamenti e distinguo e si rischi pure di precludersi allenze che potrebbero far più agevolmente vincere.
Di Pietro continua a sollecitare non una azione comune, ma la definizione preventiva di alleanza; la stessa cosa propone Vendola con la ricerca delle nuove "narrazioni", ma tutto questo non fa che confondere le acque e dare segnali di fragilità al elettorato.
Non siamo difronte a primarie di partito dove le varie mozioni e relativi leader si confrontano si scontrano in un gioco tutto interno e del tutto comprensibile, ma saremo difronte alla scelta del candidato leader, quando programmi, strategie, idee, proposte saranno già ben definite, dove saranno già ben definite - sulla scorta delle convergenze - pure le alleanze.
Il PD e Bersani hanno (anche se è comprensibile visto che la scena è occupata da mesi dal Centrodestra e dal Premier) aspettato anche troppo a mettere sul tappeto idee e proposte e mi auguro compaiano finalmente il prossimo gennaio.
Su queste deve aprirsi il confronto ed è attraverso questo che si potrà riscontrare la capacità di aggreegagione e le conseguenti possibili alleanze.
Diversamente chi vuole cercare di precorrere i tempi non fa altro che aumentare la confusione che rappresenta una zavorra enorme per la crescita del consenso elettorale.
Non c'è nulla da fare: la scena è occupata da lustri dal Cavaliere secondo la sua chiara tecnica di dominus del Centrodestra; il Centrosinistra ed anche il Centro non possono pensare di rubargliela con lo stesso motodo perchè di dominus così, uno basta ed avanza!
La riporova che la strada migliore per vincere è la aggregazione di programmi, proposte ed idee (e quindi la creazione di coalizioni solide) lo confermano anche i recenti sondaggi dove si riscontra che alla fatidica "quota quaranta" sono vicini il Centrodestra e il Centrosinistra, ma significa anche che il Centro vale perlomeno un 15-20% per cui, la recente storia passata ha dimostrato che con maggioranze risicate la barca non va avanti!
Per riguadagnare la scena non resta che trovare proposte convincenti ed aggreganti, liberandosianche di riserve mentali e preconcetti!

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