giovedì, dicembre 23, 2010

COUPS DE THEATRE DI FINE ANNO

Non c'è che dire, ieri, la contestazione studentesca a Roma ha letteralmente preso per i fondelli i neofascisti La Russa e Gasparri in primis che, a seguito, dei fatti criminosi del 14 dicembre, criminalizzando il mondo sembravano voler gettare benzina sul fuoco, quasi ad auspicare una escalation della contestazione che la mettesse all'inferno e sugli altari questo "grande" governo democratico e liberale.
La contestazione studentesca invece con intelligenza e fantasia se ne è stata bel lontana dal triangolo rosso, con le mani bianche e con fiori e piccoli regali donati alle forze dell'ordine che hanno l'ingrato compito di tutelare pure gli illiberali e antidemocratici presenti nella coalizione di maggioranza.
E sì perchè abbiamo visto un Ministro della Repubblica come La Russa muoversi ancora una volta come un avanguardista della prima ora e Gasparri - Capogruppo dei Senatori della Repubblica - tornare alle vecchie abitudini giovanili di provocatore, tanto che ieri oltre agli studenti in piazza c'erano pure i genitori!

Ma il coup de theatre non è solo questo: ieri la Lega, su mandato evidente architettato dal Capo del Governo in carica, si imbarca in una iniziativa che rasenta l'assurdo quando decide di porre all'attenzione della Camera dei Deputati la questione relativa al fatto se la terza carica dello Stato, On. Fini, abbia o meno le caratteristiche di imparzialità per proseguire nel suo mandato elettivo.
E' sostanzialmente un bel "vorrei ma non posso" dettato dalla necessità di creare polveroni pre elettorali, perchè proporre un simile dibattivo serve solo e soltanto a ricompattare il proprio elettorato, far vedere che ci si muove e non ultimo cercare appunto di tenere la scena.
Ammesso che questa iniziativa abbia seguito è fuori di dubbio che sarà tempo perso.
La Lega deve sapere - e cosi' pure tutti gli italiani - che la Costituzione prevede, anche per le cariche ad elezione indiretta, l"inaffondabilità" del nominato (sia esso Presidente della Repubblica, del Senato, della Camera, ecc) proprio per mantenere la sua assoluta autonomia, anche nei con fronti del gruppo parlamentare che lo avesse eletto.
L'unico caso in cui il nonimato può essere messo sotto accusa è solo nel caso di attentato alla Costituzione ovvero di alto tradimento; diversamente solo la rinuncia del tutto autonoma, la sopravvenuta elezione ad altre funzioni, oppure la fine del mandato può vedere la fine della nomina stessa.
Cari Leghisti, nel caso del Presidente Fini o siamo di fronte ad una palese imparzialità nell'esercizio della sua funzione e prendete i coraggio di denunciarla e soprattutto provarla, oppure sarà meglio che lasciate perdere queste sceneggiate d' avanspettacolo.

Il più succoso ed ultimo - per oggi - coup de theatre è quello della "conferenza stampa di fine anno" del Capo del Governo Berlusconi.
Come fatto in se è del tutto lecito e dovuto, ma una filippica di oltre due ore sul primo canale Rai, mi sembra un filino esagerata e presuntuosa.
Per non parlare poi dei contenuti già sentiti in svariate occasioni sin dalla sua discesa in campo nel 1994 e mi son visto costretto a seguirla a spizzichi e bocconi per evitare una ubriacatura ed anche qualche avvelenamento di eccesso televisivo.
Si è trasformata così in una sceneggiata esagerata appunto perchè lo scopo del tutto evidente è tenere, anche in questo caso, la scena, dimostrare la propria possenza mediatica secondo un canovaccio già visto tante altre volte e non aggiungere proprio nulla di nuovo su quanto fatto e sulle cose in programma.
Le cose sentite in questa lunga maratona trasudano presunzione e le chicche profferite dal Premier hanno dell'incredibile e del grottesco.
Non saprei da dove cominciare: la solita azione contro i comunisti o più modestamente la Sinistra che vorrebbe sovvertire la volontà elettorale, il fatto che di leggi ad personam non ce ne sono state perché non le ha chieste Lui, ma i suoi accoliti preoccupati, che la sua azione di governo (e di potere) fosse infasidita dal doversi difendere da accuse.
Buon ultima, e gravissima, quella di attaccare un' altra istituzione dello stato come la Consulta perchè composta in parte da nominati da precedenti governi che non sono il suoi.
Innanzitutto una istituzione che ne attacca un'altra è un fatto grave perchè mina l'architettura della struttura costituzionale e la sua stabilità ed indipendenza (se non vuoi essere condizionato, non puoi condizionare a tua volta) inoltre se per paradosso così fosse, il Premier confesserebbe implicitamente che vorrebbe che i giudici della Consulta fossero di sua nomina e quindi rispondenti alle sue esigenze non a quelle di tutta la nostra comunità !
La storia continua con l'attacco a certa magistratura (per l'ennesima volta) che lo perseguiterebbe; anche questa una gravissima affermazione intanto perchè ciò presupporrebbe che si ritiene super partes eppoi, se per assurdo fosse vero, non dovrebbe far altro che deenunciare un eventuale sopruso a suo carico.
Il fatto di affermarlo ad ogni piè sospinto senza mai denunciare dimostra chiaramente che è una affermazione, un settebello insomma, da giocare ad ogni possibile favorevole occasione.
I fatti poi dimostrano che questa persecuzione sarebbe spuntata visto che è sulla scena comunque da 16 anni.
Falso infine che la Magistratura, certa Magistratura che non si sa bene che cosa e chi sia, si sia interessata al Premier solo dopo la discesa in campo: per esempio nel 1988, il giorno della nascita dell'ultimo genito Luigi, partecipò al Tribunale di Verona ad una causa intentata da lui contro Panorama per una serie di articoli che sostenevano una sua certa vicinanza con la mafia e nel 1991 nacque una lite fiscale con l' Agenzia delle Entrate circa il criterio di tassazione per plusvalenze sorte dalla fusione tra la Arnoldo Mondadori Finanziaria e la Arnoldo Mondadori Editore, lite sanata recentemente in terzo grado con una sanatoria pari al 5% del contestato, grazie ad un emendamento ad personam inserito in una legge nella scorsa primavera (con due gradi di giudizio vinti puoi sanare il terzo grado pagando il 5% del contestato).
Vogliamo continuare ?
La lite con il gruppo De Benedetti per l'acquisto della Arnoldo Mondadori è sorta nel 1987 e su questa "guerra di Segrate" ne sono avvenute di utti i colori, dalla corruzione di giudici (ma non erano contro di lui ?) alla causa civile che lo ha condannato recentemente (Fininvest per la verità) a risarcire chi aveva perso nel lodo telecomandato.
Ma di che stiamo parlando ?
Di fatti non certo splendidi e diamantini che possono riguardare la vita di un grande imprenditore, ma ora che è in politica non può con questi piagnistei da chiagne e fotte" gridare
al complotto.
Ma questo indecente show prenatalizio è continuato con altre novità negando il calcio mercato di voti alla Camera dei Deputati, ma segnalando comunque a chi vuol intendere che con le fuoriuscite di questi giorni si sono liberati un pò di posti nel Governo che potrebbero essere occupati dai "volenterosi".
Ma ancora sul ruolo e sulla affidabilità del Presidente Fini sul quale implicitamente ammette di avere diritti di prelazione; cioè sostiene implicitamente che siccome è stato eletto con la maggioranza di centrodestra è un uomo del centrodestra per cui se se ne va dalla coalizione, dovrebbe lasciare la cadrega.
Siccome il Premier sa perfettamente che non è così (chi è nominato alle più alte cariche dello Stato - anche la sua - può essere eletto da qualsiasi maggioranza parlamentare, ma una volta eletto acquisisce la sua totale autonomia perchè la nostra non è una dittatura sudamericana) s'arrampica sugli specchi per cercare di insinuare ( a chiara voce non lo può sostenere nè provarlo) che possa essere imparziale perchè non la pensa più come prima!
E' la vecchia tecnica di attaccare sempre trutto e tutti colpevoli di essere le cause dei suoi pochi successi e dei suoi insuccessi, una pubblicità comparativa insomma che mettendo in cattiva luce il prossimo, fa automaticamente rilucere e risplendere di luce propria la sua posizione e le sue idee.
Mah, questo ha certo il suo effetto ed efficacia in politica, ma per un aziendalista come il Premier questo dovrebbe farlo inorridire poichè la prima regola che si insegna ai managers o ai dirigenti d'azienda è quella di non accusare mai, anche se fosse vero, gli altri per alcunchè perchè con questo si ammettere di essere deboli, fragili e senza carattere.
L'indecenza di questa ulteriore sceneggiata attuata con l'occupazione della tv di stato temo non avrà presto fine, come la sfacciataggine del nostro Premier che continua a ricercare consenso per restare a galla e non per governare perchè il suo interesse è soltanto per un potere personale fine a sè stesso.

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