lunedì, settembre 27, 2010

SE TUTTI RUBANO, NESSUNO RUBA ?

Si dice che l'attuale maggioranza di governo ed in particolare il Pdl, goda ancora di ampi consensi, nonostante i fatti e gli atti che da mesi avvelenano la vita politica italiana e che sono sintomo pure di un malaffare generalizzato che bloccano la crescita del nostro paese.
Ciò significherebbe che per la maggioranza relativa dei cari connazionali italiani questi fatti ed atti sono ininfluenti per sostenere o meno una coalizione di governo perchè il fine giustificherebbe i mezzi.
Ed ecco che emergono giustificazioni abberranti come quando si parla di evasione fiscale perchè ci si giustifica con il fatto che la pressione fiscale è troppo alta e che quindi in qualche modo ci si deve difendere, oppure che l'Erario spende troppo e male e si inventano soluzioni che appaiono la risoluzione di tutti i mali, mentre invece si riveleranno come un grande specchietto delle allodole perchè le soluzioni appunto affronteranno solo apparentemente il tema, ma non lo risolveranno.
Il Federalismo Fiscale infatti, se dovessere essere applicato come ci viene preannunciato dalla Lega, si sostanzierebbe nel principio che "ognuno spende le tasse che raccoglie" per cui i consumatori del centro sud si vedrebbero sempre più impoveriti e non potranno trovare che due soluzioni: o salire sulle barricate oppure migrare al nord dove troveranno lavoro e risorse per campare (e voglio vedere come gli attuali ministri penserebbero di regolare la migrazione interna).
Se invece si volesse usare uno strumento perequativo che producesse una soluzione ibrida consistente nell'aiuto alle regioni meno forti economicamente ne risulterebbe che il gettito locale aumenterebbe ulteriormente (già avviene con balzelli a ripetizione che ci troviamo nelle tasse e tariffe locali)perchè poco conta sapere che faccia abbia chi spende localmente se questo non mette mano, con coraggio alla eliminazione di spreghi che sono delle vere e proprie voragini.
Un tempo infatti tanti servizi erano gestiti direttamente dai comuni mentre ora solo alloccati presso apposite società solo formalmente private, ma ben ci si guarda di ricercare economie di scala che rendano i servizi migliori e meno cari; a parte i consorzi acque provinciali (l'acqua è un bene pubblico il cui costo deve essere contenuto poichè la maggior spesa in bolletta è quella del trattamento delle acque reflue), abbiamo la gestione del gas e della elettricità, quella dei rifiuti, quella dei trasporti, qurella dei cimiteri, ecc. i cui CdA sono ottimo pascolo per le rappresentanze politiche e per tenere in mano pacchi di consensi.
Ma di temi scottanti ce ne sono altri ben più gravi la cui risoluzione si starebbe, sembrerebbe, completando in questi giorni, tema direttamente comnesso con il malgoverno e con la corruzione.
Con l'affaire Fini-Tulliani-Montecarlo si vorrebbe dimostrare che nessuno ha la coscienza pulita per cui nessuno si può permettere di criticare o sconsigliare di usare politiche personalistiche o smaccatamente di parte.
Il fatto ha certamente dei contorni poco chiari ed è un classico esempio dal quale non ci si può discolpare perchè, per come è nato, solo il vero proprietario di quell'appartamento può dichiarare, dimostrandolo inequivocabilmente, di esserlo e visto che ha utilizzato una società off shore se ne guarderà bene dal farlo (anche fosse il signor Tulliani).
Sta di fatto che se, per ipotesi, fosse vero che Fini ha favorito il "cognato", di questo tutti, all' interno della Direzione di An, lo sapevano, ma nessuno ha aparto dal 2008 bocca.
Perchè ?
Perchè Fini poteva fare come segretario quel che voleva ?
Non credo proprio visto che era attorniato da politici di primo piano che ora hanno preferito seguire il Premier; evidentemente la cosa è stata registrata e tenuta in caldo per ogni futura eventuale evenienza ed anche perchè tirarla fuori nel 2008 avrebbe significato "spararsi" sui piedi visto che la vendita è avvenuta a ridosso della campagna vittoriosa di quell'anno e poco prima della nascita del Pdl.
Ribadisco quindi che se favoritismo c'è stato tutti nella direzione di AN ne erano al corrente quindi tutti ne sono corresponsabili, mentre tirare fuori questo fatto oggi serve semplicemente a dimostrare che Fini non può permettersi di bloccare eventuali porcherie legislative perchè anche lui non sarebbe di specchiata virtù.
C'è da domandare caso mai a Fini come mai solo oggi si oppunga al perpetrarsi di una serie lunghissima di nefandezze sancite da leggi ad personam o ad aziendam; con i governi da lui sostenuti abbiamo avuto la depenalizzasione del falso in bilancio, una ridicola legge sul conflitti di interessi, una curiosa legge sulle trasmissioni tv, una serie interminabile di Lodi, il legittimo impedimento e il processo breve -ancora in gestazione - che hanno assorbito tanto tempo del lavoro parlamentare, non certo per modernizzare il paese, ma per parare la schiena al "più grande leader " dalla Unità d' Italia.
Tra le ultime chicche: accanto alla tanto sbandierata lotta all'evasione, alla confisca dei beni dei mafiosi ecco che esce un codicillo che consente alla Mondadori (ed altri) uno sconticino del 95% su tasse contestate perchè non pagate: ma se si son vinti due gradi di giudizio che cosa lascia pensare di poter perdere il terzo ed ultimo ?
Il fatto poi il Premier in carica si dichiari un perseguitato della Magistratura è una colossale fandonia che la maggioranza dei cari connazionali tente a minimizzare, sostenendo che bisogna difendersi dallo strapotere dello Stato.
In realtà il Premier è un abituè dei Tribunali sia come accusatore che come accusato (ma a seconda dei casi la Magistratura gli è "amica o nemica"); storica la causa da lui vinta contro Panorama e Mondadori che lo tacciavano negli anni 80 di collusione con la mafia, quando governava la Edilnord e lanciava la sua televisione commerciale.
Tanti fatti per i quali oggi dovrebbe essere processato risalgono a qualche decennio fa e da questo cerca di ciamarsene fuori cercandosi, con l'aiuto di avvocati, ministri e parlamentari, nuove leggi, non accorgendosi che più ravana su questi temi più obbiettivamente si insabbia sul piano morale ed etico(peso el tacon del buso!).
Salta in effetti come un grillo - insieme ai suoi "collaboratori" -da un tema all'altro per metterci un bel tappo che gli impedisca di venir processato o di venir condannato al pagamento di grandi penali e grandi conguagli fiscali.
La dimostrazione della strumentalità della sua cosiddetta politica legislativa sta nelle affermazioni di oggi, dopo aver rinchiuso - per il momento - in un vicolo cieco Fini: "Ghedini e Alfano: basta trattative, i processi si Berlusconi vanno fermati".
Allora è chiaro a tutti, anche ai cari connazionali che continuano a sostenerlo, che la legge, che queste leggi, non servono ai cittadini italiani, magari possono forse servir loro indicentalmente, ma servono al Premier per potergli consentire di governare.
E qui casca l'asino: se fosse vero mi si dovrebbe spiegare perchè quando nel 2008 fu velocemente approvato il Lodo Alfano, il governo da lui diretto non abbia fatto, fino all'anno successivo quando il Lodo fu bocciato dalla Consulta, un beneamato accidente !
Si diceva in campagna elettorale che gli italiani non arrivavano alla terza settimana a causa del governo Prodi (ora non se ne parla più perchè siamo diventativ tutti ricchi o tutti rassegnati ?) ed è nata la "tremonti card", i conti dello stato sono stati messi in sicurezza (non si è ancora capito di che sicurezza si parla visto che il debito - crisi o non crisi - continua a salire ogni mese), si sono tassate maggiormente le banche che in autunno sono andate in crisi per i noti eventi mondiali, previsti da Tremonti (dice lui), ma mai affrontati strutturalmente.
E potrei continuare all'infinito e son certo che ognuno di noi ne ricorda di fatti annunciati, ma mai attuati, visto che la crisi economica conseguente morde non poco, mentre questa maggioranza di governo ancora oggi è tutta occupata sulle proprie faccende personali o di bottega, senza intravvedere un chiaro segnale di risalita.
Certo la tecnica di trovare un capro espiatorio per tutte le situazione è la strada più comoda, ma quel che è grave che tanti, troppi ci credono: se il Premier non governa una volta è colpa della Magistratura, un altro della Consulta, poi è del Capo dello Stato, poi è di Fini che si mette di traverso, eppoi sarà delle opposizioni perchè non fanno troppa opposizione o perchè non si appecorano alla maggioranza vigente.
Troppo comodo caro Premier: i suoi fatti personali (processi) se li deve sorbire Lei, non noi; non deve piagnucolare per le presunte persecuzioni, ma scenda in campo e si difenda presto e bene come quando le cause le intentava Lei.
Se dovesse risultare vittorioso (senza trucchi) ce ne compiaccieremo, ma se fosse il contrario non Le resta che mollare l'asso.
Il Premier che dice di volere il bene del paese, non si sta rendendo conto (o forse si, ma non gliene frega nulla perchè altre sono le sue mire) che la sua grande presunzione sta avvelenando questa nostra "povera" Italia!

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