mercoledì, giugno 09, 2010

QUANTO E' DIFFICILE ASSUMERSI LE PROPRIE RESPONSABILITA'

A prescindere dalle capacità mediatiche del Premier che da quasi vent'anni hanno saputo attrarre ampi consensi elettorali c'è un fatto evidente che balza agli occhi (e alle orecchie): di fronte alle difficoltà economiche e sociali l'elettorato da un lato sa perfettamente che questa maggioranza non ha la capacità - e soprattutto il coraggio - di attuare politiche di rigore e dall'altra proprio lo strumento mediatico viene utilizzato anche in questi giorni per mettere altra carne al fuoco proprio per nascondere queste incapacità.
Abbiamo sentito dire che la crisi finanziaria e economica era esterna al nostro paese, che comunque era gia in fase di superamento, eppoi che eravamo in fase di chiara ripresa, smentendo subito dopo queste affermazioni con proposte di manovre finanziarie che ci verrebbero imposte dall'esterno.
Per far pubblicità si usano da parte del Premier tutte le sedi possibili e immaginabili per alzare polveroni ed impedire quindi che l'opinione pubblica possa veramente capire che cosa sta accadendo.
Il Premier parla di lobbies e di centri di potere che condizionano il suo mandato, ma poi per cercare di mantenere consensi partecipa - tutto solo - a tutte le riunioni di categoria, per andare a mostrare le sue idee e a far passare un messaggio chiaro: che sia Confindustria, Federalberghi o Confcommercio afferma di esserre uno di loro (va quindi a cercare contatti con lobbies o organizzazioni di categoria con le quali il potere esecutivo non dovrebbe avere alcuna contiguità se effettivamente intende governare tutto il paese) inserendo nei suoi discorsi affermazioni estremamente gravi quando sostiene di essere un perseguitato della Magistratura, delle intrcettazioni, della Costituzione o che la Protezione Civile sotto processo, non debba più essere presente a L'Aquila, ovvero che quale ministro ad interim sarebbe tentato a non firmare il contratto Rai, se alcuni programmi di quest'ultima persistono nel segnalare le sue debolezze politiche.
La gravità di queste affermazioni (magari smentite subito dopo) non sono comprese in tutta la loro portata dall'opinione pubblica anche se portano pure risvolti paradossali.
Oppure queste grandi scuse sono utilizzate da parte dell'opinione pubblica per stare a guardare sperando che il vento cambi direzione (ul colpevole s'è comunque già trovato).
Riguardo a quanto detto sulla Protezione Civile, l'apertura di un fascicolo processuale per eventuale omicidio colposo promosso da alcuni parenti delle vittime del terremoto è del tutto lecito (e dovuto) e vedremo in futuro gli eventuali risvolti; peraltro è già accaduto in passato che sia andato sotto processo il generale dell'esercito che comandava il contingente i Nassirya (anch'io mi stupii non poco), ma poi la magistratura prosciolse l'incriminato senza che nel frattempo sia sorta alcuna reazione.
Il punto debole del Premier - oltre alla sua grande considerazione di se - è costituito dalla sua enorme permalosità che non ammetterebbe - dentro il suo partito e fuori - alcuna contestazione o considerazione diversa da quella/e pensata da lui o dal suo entourage, con la conseguenza che si imbufalisce ogni giorno - quasi fosse la trama di un film - mettendo alla attenzione dell'opinione pubblica sempre nuove affermazioni o nuove idee, senza però che le precedenti siano analizzate e trasformate in atti concreti.
Questa abitudine di "sparare" contro le istituzioni poi fa passare un messaggio nella società pericoloso per cui ci si abitua ad accusare sempre e comunque il prossimo e - quel che è peggio - di sminuire il ruolo della nostra organizzazione sociale e politica nonchè delle regole che ci siamo dati.
Affermare, come è avvenuo anche di recente, che la attuale Costituzione è di derivazione catto-comunista è innanzitutto un falso storico (liberali, socialisti, repubblicani e azionisti dove li mettiamo ?), ma per di più il Premier si dichiara infastidito dalle regole che lui considera lacci e lacciuoli senza nemmeno pensare ad una proposta credibile ed alternativa.
Ma che cos'ha in mente? Vuol crearsi ogni giorno sempe un nemico o un ostacolo da abbattere oppure - visto che ha di recente accannato ad inesistenti diari di Mussolini - sta pensando a qualche deriva non più populista ma totalitaria ?
Ma tornando all'azione del governo l'elettorato sa perfettamente che le grandi riforme in molti paesi, Italia inclusa, sono sempre avvenuti con l'apporto o il sostegno delle sinistre o del centrosinistra perchè è l'unica componente che può convincere gli elettorati a sacrifici mirati; prova ne è che quando il pericolo è passato ecco che si liquidano le coalizioni che ci hanno tirato fuori dalla mota puntando su coalizioni che poi in realtà dimostrano la loro inconcludenza: è successo nella legislazione 2001 - 2006 e sta puntualmente accadendo in questa partita nel 2008.
Quanto alle grandi riforme promesse da questa maggioranza sono solo parole come quella della Giustizia, che non viene mai proposta perchè superata dal contingente come il legittimo impedimento, il lodo Alfano costituzionale, il processo breve, le intercettazioni, ecc.
Ma tornando alla imminente manovra finanziaria per combattere la crisi finanziaria e economica nonchè speculativa che sta colpendo l'Europa ecco che la grande pensata di questa coalizione mostra la corda soprattutto se la rapportiamo a quelle di altri stati ben più solidi di noi come Francia e Germania.
Intanto la manovra ha durata di soli due anni contro i quattro dei pricipali partner europei il che significa che mentre gli altri programmano di modificare i "fondamentali" delle loro economie per maggiori importi e per più tempo e con risultati si stima ben più profondi, la nostra si potrebbe rivelare parziale - come un vaso di coccio tra vasi di ferro - con il pericolo che questa azione divenga inconcludente e dispendiosa e ne occorra poi una successiva che gli italiani continuerebbero a capire, ma a non - ob torto collo - a condividere e subire.
Sembra poi che questa manovra sia un grazioso regalo fatto alla Ue, mentre in realtà non ce ne sarebbe alcun bisogno (confidando nello stellone); in realtà la situazione non rispetta i parametri concordati per effetto del crescente deficit, della crescita del debito sostanzialmente dovuto all'incremento della spesa pubblica, alla diinuzione del Pil, al minor gettito fiscale ed alla crescente evasione fiscale e corruzione.
Quanto ai contenuti - lasciando da parte per il momento il principio della equità - faccio notare che i temi toccati ed usati per sanare la situazione sono a dir poco paradossali.
Si usano cioè degli interventi strordinari per combattere una situazione straordinaria, interventi ch in realtà non sono straordinari: si parla di lotta all'evasione fiscale, di riduzione della spesa corrente, innalzamento delle età pensionabili ecc. come se fossero temi da non toccare assolutamente se non fossimo in questa situazione critica !
Combattere l'evasione fiscale è un obbligo istituzionale di una amministrazione che si rispetti a prescindere che l'erario abbia "necessità" di quel gettito; cosi' pure combattere gli sperperi, la corruzione, ridurre progressivamente la spesa pubblica, applicando opportuni criteri di economicità, abbattere il debito dello stato sono ovvietà politiche ed amministrative che non possono essere tirate fuori come il coniglio dal cilindro per giustificare le manovre di sacrifici che non si ha il coraggio - per ovvi motivi elettoralistici - di dire chiaro e tondo all'opinione pubblica.
Il modello di comportamento è ormai lo stesso utilizzato in tutti i campi e ad ogni piè sospinto: ogni cosa sgradevole possa accadere dipende sempre dagli altri !
Anche nel settore della P.A. l'unificazione dei tempi di pensionamento (65 anni per donne e uomini) ci viene sollesitata da almeno 20 anni; ebbene le responsabilità ricadono anche sui governi di centrosinistra, ma in tutti questi ultimi 10 anni il centrodestra ha preferito continuare a fare lo struzzo perchè ha preferito metter mano, e male, alla Riforma Dini del 1994 glissando su questa "bomba" ad orologeria.
Per la verità il nodo viene al pettine proprio in questi giorni ed è parecchio difficile cercare gradualità che non ci sono più permesse; cosi' la Ue con la sua determinazione toglie un pò di castagne dal fuoco al Pdl/Lega.
Sul tema pensionistico non è poi finita perchè con il lodo Tremonti-Sacconi si introduce il principio dell'adeguamento automatico delle pensioni di anzianità e di vecchiaia ai tempi di vita presunta di maschi e femmine per cui già da oggi i giovani sanno che ad una retribuzione mediamente non entusiasmante corrisponderà una vita di lavoro per una pensione parecchio modesta.
C'est la vie dice questo governo, ma se non è giusto lavorare solo in funzione della pensione, è ancora meno giusto lavorare sapendo che potrebbe non esserci fine al lavoro !
E tutto questo accade non perchè la vita media si allunga (nel 2050 quanto avrò oltre 100 anni mio figlio, settantenne andrà in pensione), ma perchè le retribuzioni sono sempre più misere e con il sistema contributivo di accantonamenti adeguati per il futuro se ne fanno ben pochi.
Sull'equità della manovra poi non ci siamo proprio perchè in fasi di sacrifici vanno toccati tutti i "tasti" senza tralasciare nessuno e per di più gli obbiettivi debono essere credibili ed ambiziosi.
Sull' evasione fiscale ad esempio si sbandiera tanto il recupero di evasione del 2009 (circa 11 mld di euro) ; ben sapendo che l'evasione è almeno 120 mld l'anno, ci si deve porre l'obbiettivo di recuperare almeno il 20% per anno (fanno 24 mld) da utilizzare sia per l'abbattimento del debito che per la redistribuzione del carico fiscale.
Blocco e diminuzione di retribuzioni nella P.A. vanno fatti in modo selettivo perchè partiamo dal bidello della scuola sino ad arrivare ad alti magistrati, Generali, grand commis, ecc.
Non parliamo poi degli emolumenti di politici nazionali, regionali, privinciali e comunali dove, anche se il risparmio non sarà mastodontico se non altro si darà un segnale di condivisione della situazione critica.
Non c'è poi nulla di scandaloso (Berlusconi lo fece già nl 1994) introdurre una addizionale una tantum per uno o due anni sui redditi più elevati (oltre 80 mila euro ?), come cogliere l'occasione per aumentare le ritenute fiscali su titoli, capital gain, ecc. o elevare la percentuale di iva sui natanti oltre i 20 metri (oggi calcolata solo sul 30% del valore dell'imbarcazione!).
Queste si sono manovre che - cogliendo l'occasione della situazione economica critica - innescherebbero circoli virtuosi per aiutare alla lunga veramente la "povera gente" tanto cara al Ministro Tremonti.
Checchè se ne dica manca il coraggio (non manca però per la legge sul processo breve, legittimo impedimento, intercettazioni, ecc) di toccare i nodi strutturali e le ingiustizie che ha cercato di toccare la vecchia maggioranza di centrosinistra (e per questo messa al rogo un pò da tutti e punita alla prima favorevole occasione) perchè nella migliore delle ipotesi si teme di innescare politiche depressive (niente vero perchè il riequilibrio fiscale sposta le capacità di consumo) mentre nella peggiore si rischia di punire il proprio elettorali di riferimento o negare le promesse fatte.
Anche sulla tracciabilità dei pagamenti emerge la malafede: innanzitutto occorre avere il coraggio di ammettere che la sua eliminazione nel 2008 è stata un madornale errore perchè rispondere - a giustificazione - che il livello dei pagamenti in contanti era troppo basso tanto da mettere in difficoltà la "povera gente", se poi il IV Governo Berlusconi ha assegnato la tremonti-card da 40 euro il mese agli anziani !
Quatti quatti, va dato atto, è stata reintrodotta la lista obbligatoria per le imprese dell'elenco di clienti e fornitori e in questa finanziaria non si ha il coraggio di tornare veramente sui propri passi mettendo un limite al pagamento in contanti (5 mila euro fanno quasi 10 milioni delle vecchie lire) troppo alto, livello che fa a pungni con l'introduzione della fattura elettronica a partire dai 3 mila euro !
Sono sviste rimediabili ? Mah, non ne sono sicuro, penso invece ai 5 milioni di partite iva.
Ancora - altro coniglio dal cilindro - spuntano i 2 miloni di abitazioni non accastate: se non c'era la crisi che si faceva ? Si lasciava tutto li per una prossima eventuale occaasione ?
Solo oggi, guarda caso - se ne esce l' Agenzia delle Entrate che riscontra grandi differenze tra le foto areree dei territori e le mappe catastali: ma in tutti questi anni del governo del fare, non si è mai pensato che un unico ente - il Comune - si faccia carico di trasmettere copia al Catasto quanto autorizzato con relativo decreto di abitabilità ?
Siamo poi sicuri che il Catasto sia effettivamente aggiornato, per cui gli abusi che vengono dichiarati enormi, poi in realtà, pur gravi - sono per entità inferiori?
Non dimentichiamo poi che le foto aeree rilevano per fabbricati anche le tettoie per cui un controllo preciso sul territorio va poi effettuato !
Da ultimo le recenti dichiarazioni del Premier di intento di modifica dell' art. 41 della Costituzione per per liberare dalla burocrazia le imprese: ma prima di percorrere una strada lunga e complicata, non si è mai verificata l'efficenza degli "sportelli unici delle attività produttive" ?
Una regolatina tra gli enti che autorizzano la nascita di una qualsiasi impresa, a quella non ci ha mai pensato nessuno
Certo sparare alto per nascondere i propri difetti è un sistema che ha dimostrato più volte la sua efficacia in termini di consensi, ma siamo proprio sicuri che gli interessi del paese vengano realmente rispettati?
La regola aurea è che se si liberalizza si deve spostare il controllo da preventivo a successivo antrimenti si favorisce una "babele".
Insomma, il coraggio dimostrato da questo governo, come vedete, è quello dei pavidi: dove la maggioranza consente qualsiasi nefandezza non c'è ritegno, ma dove invece una azione politica coraggiosa può far storcere il naso a molti ecco che comincia l'arrampicata del gatto sullo specchio !

Nessun commento: