mercoledì, maggio 30, 2018

FOLLIE DI (CERTA ) POLITICA ITALIANA

Fra qualche giorno saranno tre mesi dalla conclusione del voto dalle politiche italiane; nonostante vi siano dei partiti o movimenti che hanno conseguito risultati sorprendenti, nosostante due di questi abbiano cercato con molta fatica una lunga marcia di avvicinamento per costruire una convergenza di programma, tutto si è arenato per forzature incomprensibili a prima vista, per impedire la nomina di Presidente del Consiglio e dei vari Ministri.
Intanto c'è da dire che che i processi di formazione di convergenze politiche e programmatiche nonostante i nuovi competitors (o presunti tali  visto che la Lega ha partecipato con parlamentari e ministri al governo della Repubblica sin dal 1994 !) non possono e non sono cambiate anche se processi del tutto simili sono stati definiti con toni dispregiativi, perchè fatti da altri soggetti politici.
E questo fatto già dovrebbe far sollevare l'attenzione di coloro che hanno votato Lega e M5* poichè diventa assai puerile aver professato teorie del tutto nuove, ma poi trovarsi a confrontarsi come qualsiasi altra coalizione del passato.
E una coalizione quella nascente (se ce la farà) rafforzata da un contratto, ma vediamo quale forza giuridica ha se già al primo scoglio o aspertità il processo di formazione del nuovo Governo si arena.
Ci sono poi un paio di elementi che precedono tutti gli altri e  che, lo riconosco, non è facile rispettare.
Il primo riguarda il fatto che è troppo semplicistico addossare al prossimo tutti i malanni del mondo e nello specifico sobillare e frastornare i proprio sosternitori con informazioni false.
Questo è  successo molto spesso nell'altimo quarto di secolo e il risultato è stato che le cause denunciate non centravano nulla, che le soluzioni dovevano esser altre, ma nel frattempo il battage pubblicitario ha perlomeno alterato la realtà. Oppure a creato veleni difficili da combattere.
Il secondo riguarda le regole generali e le conseguenti procedure da seguire per attuare l impianto di un Governo, procedure che sono strettamente legate alla struttura di uno Stato.
Questo significa che in una repubblica parlamentare come la nostra ogni istituzione ha il suo ruolo e compito per cui il potere legislativo appartieno al Parlamento, anche se le iniziative legislative possono essere proposte dai cittadini, nel rispetto delle materie consentite e nei modi previsti.
Ne discende che queste possono anche essere  ampliate o ridotte, ma non si possono tirare in ballo nuovi elementi a proprio piacimento, a proprio uso e consumo, e ancor meno surrettiziamente durante una azione politica ordinaria.
E evidente che le regole devono essere pre-scritte con uno strumento unico come la Costituzione e le modifiche, esclusi i principi  generali, possono essere mutate con procedure che evitino colpi di mano da parte di chiunque.-
Il Potere esecutivo è assegnato al Presidente del Consiglio e al Consiglio dei Ministri che sono nominati dal Presidente della Repubblica che se ne assume la responsabilità difronte allo nazione.
Più precisamente l' art. 92 della Costituzione parla di nomina del PdC (al quale precedentemente ha dato incarico di formare un nuovo Governo) e dei Ministri proposti dal PdC.
Quindi tutta la caciara sollevata in pochi giorni (da domenica scorsa) non ha lo scopo di denunciare una forzatura da parte del PdR, ma semplicemente di attribuire colpe ad altri mentre le incapacità dei due partiti/movimenti è quella di non aver capito come funzionano le procedure.
Non basta scegliere un nome perchè questo sia automaticamente nominato; occorre sia adatto al ruolo che gli viene assegnato, e la valutazione spetta al PdR, non agli elettori.
Questo non sarebbe comunque cosa di per se grave, se le azioni politiche scriteriate non producessero effetti gravi per tutti gli italiani.-
Già con la presentazione delle prime bozze di programma alcune proposte o temi hanno cominciato a far accapponare la pelle al Mercato, ma già riemerge il "vizietto" di tirar in ballo i soliti manovratori oscuri, mentre invece la situazione finanziaria si può aggravare perchè al programma di aumento del debito dello stato viene evidente che chi lo sottoscrive vorrà esser pagato di più.
Naturalmente domenica 27 maggio con la rinuncia dell'incarico da parte del PdC incaricato la questione si è aggravata, ma sono partiti subito (anzichè gli atti di pentimento) un attacco al PdR e  a tutto il mondo cercando di scaricare la propria inconcludenza.
Inconcludenza che da veramente alla testa, che crea confusione e ostilità manovrate contro una parte degli attori, perchè mentre subito dopo il PdR procede nella sua azione per dare un Governo al paese, o portarlo velocemente a nuove elezioni,  escono le iniziative o le "annunciazioni" più strampalate.
Segno di una confusione mentale, o forse rientranti come spesso in passato in una strategia che fa fare scelte discutibili, attribuendone però la responsabilità ad altri.
Nella pratica chiedere la messa di stato di accusa non sapendo nemmeno leggere l'art. 72 della Costituzione, mentre intanto il malumore sconsiderato monta tutto a vantaggio di chi ha lanciato l'accusa (ritirandola due giorni dopo per ritornare al tentativo di costruire un nuovo Governo).-
Come una campana stonata l'altro esponente della strana maggioranza lancia editti ed enuncia per capitoli come tavole della legge, le sue idee di cambiamento, compresa quella di passare alla nomina diretta da parte degli elettori del PdR.
Anche qui non rendendosi conto (o forse si avendo lo scopo di mantenere alta l'attenzione sulla sua azione) che l'elezioni diretta significherebbe attribuirgli poteri  decisionali ancor più forti di quelli che già ha, appioppandogli per di più anche qualche compito esecutivo e/o legislativo.-
E tutto questo pensando di riequilibrare i poteri dello stato con un giro di telefonate, anzichè con strumenti legislativi appropriati. O sperando che alla prossima elezione del PdR possa uscire un nominativo compiacente (non gradito perchè le regole della sua azione gliele da la Costituzione ).
Nel frattempo la macchina avviata dal PdR già domenica sera  e che, penso, fosse  già pronta al passo successivo già nel pomeriggio del 29 c.m., è li che batte il passo con il Prof. Cottarelli , in attesa doverosa che ulteriori sviluppi facciano  rinsavire questi torelli scastenati.
Ma qui riuscire a capire che strada verrà intrapresa, alla faccia dei citttadini che hanno tempo di seguire, è cosa ardua intanto perchè le notizie flash escono a raffica, e poi perchè sono distanti o divergenti e cambiano ad horas.
Al momento sembra ci siano possibilità di riprendere la costruzione della maggioranza che stata curando il prof. Conte, senza  inserire nel Governo nascente personaggi che possano contraddire gli impegni internazionali dell'Italia, ma non sdi comprende ancora per bene in che  modo poichè Lega è disposta ad un governo che programmi le elezioni in autunno per superare i momenti critici, mentre M5* vorrebbe elezioni in estate a dimostrazione che le motivazioni non sono quelle di fare gli interessi degli italiani ma i propri.
Naturalmente come sottofondo il malcontento contro chi non centra nulla in tutto questo cresce perchè è tutto matreriale propagandistico che può tornar comodo nei prossimi confronti elettorali.
Staremo a vedere che futuro imminente ci riserveranno questi attori politici del cambiamento.-

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