sabato, dicembre 19, 2009

CAMBIO DI PASSO !

Che ci piaccia o meno, è un dato di fatto che la politica italiana si è ingessata irrimediabilmente con due schieramenti che si fronteggiano in modo tale che non esiste, a parte qualche apparente novità, alcuna politica né sociale né economica e tanto meno di modernizzazione del paese.
E' un dato di fatto che la maggioranza parlamentare continua a poggiare su un largo consenso ben poco scalfito dagli scandali che dalla primavera hanno interessato il Premier, dai giudizi pendenti presso la Magistratura sempre a suo carico, ne tantomeno degli eventi criminosi avvenuti anche a suo carico in questi giorni.
L'elettorato che ha votato il centro destra appartiene a tutti i ceti sociali ( classe operaia, pensionati, casalinghe popolo delle partite iva, imprenditori, artigiani, ecc) e se andassimo a elezioni anticipate non penso proprio che una proposta di centro sinistra alternativa possa modificare questo equilibrio: quesi elettori, ci piaccia o no, sono così infatuati delle promesse e degli atteggiamenti ed argomentazioni del Premier che dovrebbero avere buone ragioni per cambiare voto.
La difficoltà del centro sinistra è quella di non riuscire a proporre una alternativa politica credibile anche perchè non vi è alcuna possibilità, vista la maggioranza del cdx, di rendere visibili proposte alternative.
Inoltre il csx non ha alcuna coesione sia tra i partiti di opposizione, sia all'interno, soprattutto, di uno di essi, ovvero il Partito Democratico.
Questo è continuamente alla ricerca della sua collocazione ed identità, ma soprattutto è privo di organizzazione e più ancora di strategia.
Le opposizioni non possono stare ad aspettare che le differenze e diversità politiche all'interno del cdx provochino la loro implosione innanzitutto perchè non è assolutamente certo che questo possa accadere eppoi perchè anche se ciò accadesse non è assolutamente detto che non riesca a ritrovare la sua unità, su basi nuove, per cui eventuali elezioni anticipate non sposterebbero di un millimetro gli equilibri attuali.
Cosa fare dunque ?
A mio modo di vedere occorre con realismo trovare il sistema per "depotenziare" lo strapotere di Berlusconi togliendo di mezzo tutti quei fatti che gli consentono di ottenere tutto questo consenso: Berlusconi vince perchè ha convinto buona parte del elettorato che è un perseguitato dalla Magistratura, perchè rappresenta il Bene, perchè è aggredito dall'Odio, perchè rappresentà la Libertà, perchè è aggredito da tante Istituzioni e non perchè fa crescere il nostro paese con leggi che consentano a tutti di vivere sempre meglio (con i suoi governi il debito dello stato è cresciuto senza alcuna sosta ed ha per ben due volte fronteggiato alla bell e meglio due crisi economiche importati).
Il nodo principale sono i processi a suo carico e il fatto che non intende farsi processare assolutamente e in tal senso da anni continua ad ingolfare l'azione di governo e quella parlamentare di una valanga di leggi che lo tutelino e nello stesso tempo con questa azione riesce a mantenere consenso elettorale e sociale.
E' alla fine una maggioranza muscolosa, ma a ben guardare inconcludente.
Ecco che il Pd insieme Idv e Udc debbono fare quadrato sin da ora, superando divisioni interne al Pd e tra i tre schieramenti, offrendo al Premier una legge per il legittimo impedimento - solo per Lui - che valga sino a che sarà in carica e che sostenda i processi in essere a suo carico.
Questa offerta vede essere scambiata con assoluta chiarezza con il ritiro della legge sul processo breve, della legge consituzionale del lodo Alfano e quella sul ripristino della immunità parlamentare(queste ultime sono in preparazione).
Questa offerta garantirebbe al Premier la tranquillità, cioè di non doversi preoccupare assolutamente di questi processi che verranno affrontati quando finirà il suo mandato.
Cadrebbe cosi il suo alibi, che trova larghi consensi ed è sbandierato anche dai suoi supporter in tutte le sedi istituzionali e non, di affermare ad ogni piè sospinto che non può governare perchè è perseguitato; facendo in sostanza cadere la pima delle sua accuse cioè quella del complotto (e via via tutte le altre).
E' vero che la pura logica sarebbe quella di affrontare i processi, difendersi ed eventualmente appellarsi, ma poichè non lo vuol fare per un doppio suo comodo, politico e personale, occorre trovare il sistema per disinnescare questa mina poichè persistendo continuerebbe la situazione di stallo.
Sul piano costituzionale poi andrà precisato che le modifiche andranno ricercate rispettando il
principio dell'interesse generale del paese e non in funzione del potenziamento di uno schieramento politico rispetto ad un altro: se si intende cioè snellire il processo legislativo del Parlamento riducendolo ad una sola Camera con meno perlamentari deve essere chiaro che non va depotenziato il potere legislativo che è del Parlamento; conseguentemente è da escludere un eccessivo potenziamento del potere esecutivo perchè altrimenti trasformeremmo la repubblica da parlamentare a repubblica con premierato.
Analoga cosa riguarda le idee di riforma del sistema Giudiziario: il primo problema non è generare la separazione delle carriere con due Csm, ma modificare la procedura di diritto penale che è una delle prime cause delle lungaggini processuali alla quale si accompagna l'organizzazione della Magistratura (non solo quindi uomini e mezzi).
Sui rapporti politici infine va richiesto e anche preteso, il rispetto degli avversari politici )qui non si ratta di odio, ma estremismi verbali che acchiappano consensi ma inacidiscono la convivenza civile)per cui deve finire l'aggressione continua reciproca che peraltro non investe tutti i partiti o parte di essi: su certe terminologie tanto care a Berlusconi ed ad alcuni suoi collaboratori come a Di Pietro e a qualche rappresentante del PD, sarà bene metterci una pietra sopra una buona volta.
Personalmente mi infastidisce non poco quando vengo attaccato come comunista che porta terrore e morte intanto perchè sono un ex, non ho mai terrorizzato nè ammazzato nessuno, i soviet non sono mai esistiti in Italia nemmeno nelle regioni "rosse" eppoi perchè non considero più un fascista il Presidente della Camera Fini.
Su questa leggenda metropolitana Berlusconi ci ha costruito un largo consenso fondato sul nulla e per dirla tutta è sempre stato attaccato politicamente dagli ex comunisti, ma mai con epiteti gravi attribuiti ad altri; su questa scia poi si collocano molto spesso gli ex Fi o i volta gabbana, ma molto ma molto meno gli ex An (per ovvie ragioni direte).
Questa stragegia espressa ha proprio il compito di sgomberare veramente il campo da tutti gli alibi che il Premier si è creato in tutti questi anni e sui i quali ha costruito e conseguito il suo consenso che vediamo ogni giorno e nel contempo di obbligarlo a misurarsi su cose concrete, di largo respiro, che siano veramente nell'interesse del paese e per la sua crescita.
Vedrete che su questo mostrerà ben presto la corda perchè il suo progetto politico non è nell'interesse di tutta la colletività come farebbe (e come ha fatto) il centrosinistra, ma nell'interesse di pochi per cui i riflusso inizierà una buona volta inesorabilmente.
Le opposizioni quindi si devono veramente porre la domanda di cosa vorranno fare da grandi:
a mio modo di vedere se continueranno a vivacchiare cavalcando la tigre dell'antiberlusconismo oppure cercando di coltivare al meglio il proprio orticello, staranno all'opposizione per decenni; se invece pur con le peculiarità proprie (non con le volontà di divisioni per fare tanto i professorini) troveranno una strategia ed una politica di sintesi ecco che allora una alternativa credibile riuscirà a farsi strada nel reale interesse dell'Italia.
A queste oargomentazioni si potrebbe opporre che sono troppo semplicistiche o ingenue, ma difronte ad una offerta di questo tipo che produrrebbe il superamento di una situazione politica bloccata una risposta negativa sarebbe difficilmente sostenibile anche di fronte al consenso più solido.
Un altro banco di prova sono le alleanze per le prossime elezioni regionali: vanno trovate soluzioni credibili e aggreganti attenti a non disdegnare opportunità ghiotte che potrebbero presentare le distonie nello schieramento di cdx in alcune regioni apparentemente inespugnabili.
Certo non si tratta di fare ad ogni costo patti con il diavolo, ma dove ci sono reali possibilità per creare scompiglio negli schieramente apparentemente consolidati non dobbiamo assolutamente fare gli schizzinosi !
Voglio ricordare che nei tempi passati in molti comuni anche capoluoghi di provincia di Emilia-Romagna, Toscana, Umbra ecc. dove il Pci era alleato con il Psi anche se era maggioritario.
Il tempo dei duri e puri (che poi tanto puri non sono visti i fatti) è ormai finito !

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