mercoledì, maggio 14, 2008

ATTENTI ALLE TTRAPPOLE !

Ieri, 13 maggio, il quarto Governo Berlusconi si è presentato in Parlamento per presentare il suo programma e per ottenere una fiducia, che visto l’ampia vittoria del 13 aprile, appare del tutto scontata.

Quel che balza all’occhio è il radicale cambiamento del leader del centrodestra ( rispetto alla campagna elettorale che ha avuto un taglio comunque barricadiero) nel modo di porsi, nel modo di esprimersi, nel modo di cercare di coinvolgere, in tono mellifluo le opposizioni, offrendo disponibilità al dialogo e richiedendo coinvolgimento sui cambiamenti strutturali ed istituzionali che servirebbero al paese.

Questo garbo, che contrasta con gli atteggiamenti tribunizi che lo hanno sempre contraddistinto, in particolare dalla nascita del Governo Prodi e durante le varie fasi della campagna elettorale nazionale e amministrativa, ha visto la sola reazione della Idv con Di Pietro, mentre Udc e soprattutto Pd hanno preso atto delle dichiarazioni del Leader del centro destra con altrettanto garbo, attendendolo comunque alla prova dei fatti.

Questo garbo, questa leggerezza, questa ragionevolezza, comunque non mi convincono: infatti non penso assulutamente siano l'espressione della superiorità di chi ha ampiamente vinto (onore ai vinti), ma penso che queste significano che per Berlusconi il momento della ricreazione è finito ed ora vi è l’obbligo di fare le persone serie affrontando concretamente le cose da fare con buon senso; al riguardo quindi le opposizioni devono avere la assoluta determinazione di smascherare per prima cosa questo cambio di passo, ricercando ed amplificando con tutti i mezzi possibili tutte le contraddizioni che emergeranno fra il prima ed il dopo.

A questa opposizione, per così dire classica, andrà rilanciata poi la alternativa su ogni singolo tema che evidenzi le lacune delle proposte di maggioranza.

Al di là delle manifestazioni più o meno calorose dei partiti di opposizione, occorre stare attenti alla grande trappola che il leader del centrodestra sta preparando: sa perfettamente che la situazione, qualsiasi situazione, è estremamente critica e che non basta attuare le promesse elettorali che sa perfettamente essere difficilmente irrealizzabili, per come proposte.

Berlusconi, il furbacchione, come un pifferaio magico o come una mantide sta cercando di coinvolgere ancor prima di cominciare a metter giù le sue carte per cercare di dividere il rischio con l’opposizione e dividere quindi pure le responsabilità.

Si muove in modo pacato, perché come sempre ha un obiettivo, ben più alto e più lontano, di quel che vuol far apparire; deve perdere velocemente le sue caratteristiche da tribuno, da capopopolo, per vestire il ruolo di grande statista, per narcotizzare l’opinione pubblica e prepararsi, anche se cinque anni non son pochi, a concorrere al Quirinale.

Questo è il progetto che lo anima ormai da anni : in più diverse occasioni ha fatto il diavolo a quattro per far coincidere i cambi di legislatura con i cambi di presidenza ed oggi cerca di prepararsi il terreno con un governo addomesticato, senza sussulti, senza prime donne (Casini è stato liquidato, Fini parcheggiato alla Presidenza della Camera e Bossi ostaggio al Governo).

Se riuscirà a combinare qualche cosa di buono bene, se così non fosse, pazienza; non dipenderà da lui ma dalla situazione contingente, dagli imprevisti, dagli alleati o dalle opposizioni, ma intanto si sarà rifatto una verginità, per proporsi alla più alta carica dello Stato, come un novello Cesare.

C’è però da dire al riguardo che non sarà questo parlamento a eleggere il prossimo Capo dello Stato, bensì il prossimo per cui c’è tutto il tempo per recuperare ed evitare una simile disgrazia.

La trappola, ovviamente, non è questa (anche sarebbe una bella disgrazia per l’Italia), ma appunto questo suo agire con toni oratori e pacati, mentre dalle uscite dei primi ministri nei vari settori stanno uscendo idee o proposte, per carità , originali, ma che testimoniano anche che, nonostante le promesse, almeno da questi primi passi, non sappiano assolutamente che pesci pigliare.

Sulla sicurezza, dopo averla cavalcata senza reticenze e con buona dose di sfacciataggine, si stanno rendendo conto che è un vero ginepraio intanto perché il problema sono i reati commessi dagli stranieri in italia e non è possibile in buona parte eliminare il problema chiudendo le frontiere.

Il percorso più efficace l’aveva individuato il precedente governo, ma la sua debolezza e la sua opposizione, non hanno permesso che un timido avvio.

Inventare il reato di clandestinità non può certo essere la panacea che risolve il problema dei reati contro le persone e contro il patrimonio.

Il problema rifiuti, che si vorrebbe allargare anche ad altre città come Roma, ha in certe zone una diretta correlazione con ambienti camorristici che ne hanno fatto per anni un bel business gestendo con profitto tutti i rifiuti tossici prodotti altrove ed ecco perché la creazione di nuovi siti di stoccaggio o di inceneritori trova forti contestazioni da parte delle varie comunità; queste infatti non si fidano più di nuove assicurazioni o proposte perché non hanno la certezza che si lavori solo e soltanto sui rifiuti”domestici”.

Sull’economia e sui conti pubblici dell’Italia e sul suo rallentamento, la Ue ci tiene sotto tiro visto che stiamo uscendo solo ora dalla situazione di infrazione e la finanza creativa che sembra riemergere, come quella ricreare un debito europeo per finanziare le infrastrutture, farà ben poca strada (solo un pazzo dovrebbe dare credito a proposte simili, provenienti proprio da uno stato che è stato un maestro nel creare il più grande debito statale !).

Sull’ Ici, sulla pressione fiscale, sulla detassazione degli straordinari e premi emergono per il momento solo balbettii, per non parlare del federalismo fiscale sul quale si dibatte da lustri senza aver fatto un deciso passo avanti.

Sulla efficienza della amministrazione statale si deve cominciare dalla organizzazione del lavoro, dall’informatica, dalla riduzione dei costi (reali non quelli relativi alla carta usata per le pagelle scolastiche) anche retributivi dei gran commiss e non comincando dai tagli con la scimitarra tra chi lavora e chi batte la fiacca.

Sorvoliamo poi sulla crisi Alitalia dove le cordate sono dei fantasmi, con approcci discutibili da parte di messaggeri che vorrebbero affrontare il problema in via del tutto privatistica: le società quotate danno - al pubblico - trimestralmente i loro dati in Consob e quindi è da li che si può attingere, oppure si deve manifestare pubblicamente il proprio interesse alla operazione pubblicizzandone i componenti ed attendendo dalla società il via libera per l’analisi dei dati patrimoniali ed economici.

Attenti quindi alle trappole, attenti quindi nel vigilare e attenti a denunciare gli imbrogli senza alcuna remora.

Anche sulle controproposte su qualsiasi tema massima chiarezza e pubblicità, perché è sulle cose reali che si potrà sbugiardare la campagna elettorale e l’azione del nuovo governo: è da una intelligente opposizione che si potrà riguadagnare un consenso maggioritario

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Giuste considerazioni che condivido.

Franky® - Vicenza

Anonimo ha detto...

FATEMI CAPIRE

Per anni e secondo diverse motivazioni sono state dette diverse cose giuste di Berlusconi; adesso perchè si dimostra meno "io" del solito tutti pronti, o quasi, a stendergli il tappeto rosso a più non posso...

compagno pasquale