sabato, agosto 07, 2010

NON CI RACCONTATE.... PALLE !!

Il vizietto antico di dar la colpa al prossimo - del quale nell'attualità è leader maximo il Presidente Berlusconi e la sua servitù - continua imperterrito.
Infatti pur riconoscendo che non è utile ammettere le proprie colpe e però vero che gli errori possono essere rimediati con un cambiamento di passo dimostrando implicitamente che si intende miglierare la propria azione politica.
Invece questo schema continua imperterrito; si continua a ragliare al cielo mentre la nave riaffonda un'altra volta.
L'elettorato di centro destra si deve rendere conto una buona volta che è vittima di una pluriennale bufala perchè se le maggioranze - solide - non hanno saputo tramutare in realtà le promesse fantasmagoriche non dipende assolutamente dal peso e dalla azione delle opposizioni, ma dipende proprio dagli errori commessi da queste maggioranze e dalle devianze dagli obbiettivi che questa maggioranza si è appunto data.
Son quasi 20 anni che la Lega cavalca il "federalismo fiscale" (leggi secessione), ma non cava un ragno dal buco e le prospettive sono altrettanto complicate perchè la promessa è quella di poter gestire al meglio e direttamente le risorse fiscali, ma in realtà sono già alla porta nuove forme di tassazione locale che l'elettorato di riferimento dovrebbe trangugiare per non contraddire le sue scelte elettorali.
Sul federalismo demaniale la solfa non cambia perchè oltre alle assegnazioni di crode, picchi e cime si assegnerebbero le disponibilità immobiliari di cespiti che comportano oneri di gestione consistenti e forse opportunità per l'imprenditoria locale interessata, ma non certo una migliore gestione del territorio della quale ne potrà beneficiare la cittadinanza.
Sono quasi 20 anni che FI/AN - PDL propone la modernizzazione del paese e lo sviluppo di una società liberale, ma in realtà questo non è avvenuto nè nel quinquennio 2001-2006 nè stà avvenendo oggi perchè in realtà le politiche sviluppate sono state di semplice galleggiamento o di servizio a lobbies o a interessi personali (del leader).
Questa maggioranza - la più robusta da quando è nata la repubblica italiana - si sta liquefacendo per sua propria responsabilità (certo anche per effetto del rigore denunciato dalle opposizioni) perchè i fatti dimostrano che l'insistenza di azione politica su temi sensibili e delicati ( e soprattutto il modo per risolverli) non convincono una parte importante e deterinante della maggioranza stessa.
Affrontare in quel modo la legge sulle intercettazioni, glissare sulla legge contro la corruzzione, non affrontare con rigore i fenomeni di malaffare che appaiono sempre più diffusi, usare strumentalmente la legge sul "processo breve" ora parcheggiata perchè si è approvata quella sul legittimo impedimento non sono assolutamente temi di programma e soprattutto non sono temi che possano convincere l'intera maggioranza.
Lo stesso vale per altre iniziative, sempre annunciate ma mai affrontate,come la riforma della giustizia dove appare evidente anche ad un cieco che le nuove idee non servono per rendere più liberale il paese e più efficente la macchina della giustizia, ma sono tutte utili a coprire le malefatte passate e quelle future (varrebbe per chiunque le andasse a commettere).
L'elettorato di centrodestra ( uomini, donne, ragazzi, anziani e vecchi) non possono far finta che questo non li interessi perchè son temi che non li potranno mai toccare; intanto si tratta di principi che devono valer per tutti laddove il diritto spetta al possibile colpevole, ma spetta altrettanto alle fittime.
Quindi la crisi della maggioranza che si trascina ormai progressivamente da mesi dipende dal fatto che mentre gran parte di questa accetta per tanti oscuri motivi percorsi e sviluppi obbiettivamente deprecabili (prima Scajola, poi Brancher, quindi Cosentino ed ora Caldoro)politicamente ancor prima che giuridicamente, un'altra parte non ci vuol stare assolutamente ad avallare azioni che buttano alle ortiche la questione della morale e rettitudine pubblica.
Per carità questi eventi appartengono - anche se con gradazioni diverse - anche ad altre parti politiche, ma queste hanno avuto l'onestà intellettuale e politica di punire chi aveva sbagliato e ne ha pagato giustamente le conseguenze sia individualmente sia elettoralmente.
Qui invece no, perchè si vuol far intendere che questa maggioranza è unta dal Signore e che gli elementi di crisi sono pinzillachere o sono manie che girano nella testa di pochi signori.
Se pensate che il fatto di aver ottenuto maggioranza possa giustivicare qualsiasi azione politica e che questa per assioma sia quindi assolutamente giusta e perfetta, mi pare e deve apparire a tutti una affermazione demenziale; come quella di sostenere che una opposizione è responsabile solo se sostiene e condivide sempre le proposte di maggioranza.
Ciò significa che l'irresponsabilità scatta quando l'opposizione (ovvero tutte le opposizioni pro tempore vigenti) svolge il suo ruolo di controllo!
Fatto il danno ora si cerca il rimedio cercando di arrampicarsi sugli specchi cercando strategie improbabili che da un lato minacciano elezioni anticipate e dall'altro riagganci improbabili per precostituirsi prove d'accusa qualora la maggioranza perdesse finalmente la fiducia.
Le palle che questi signori hanno raccontato ormai da diversi lustri dovrebbero aprire gli occhi agli elettori e da buoni adulti dovrebbero avere il coraggio di assumersi sino in fondo le loro responsabilità: hanno avuto ampio mandato ancora una volta (reiterato con le elezioni europee e di metà legislatura)e non l'hanno saputo utilizzare con giudizio per cui se non trovano velocemente un nuovo punto di equilibrio abbiano l'onesta politica ed intellettuale di farsi da parte.
Sta poi al Capo dello Stato verificare se ci sono i termini per un governo sostitutivo che porti a fine legislatura o di scopo senza che vengano risuonati dischi rotti che rovinano il tessuto sociale e politico del paese (come quando si attacca per convenienza personale più che politica la Magistratura, gli organi di controllo, la Presidenza della Repubblica, ecc.).
L'incarico parlamentare - è noto a tutti - è senza vincolo di mandato (anche se la formula verticistica della nomina dei competitori elettorali vorrebbe attenuarla) per cui tutti i parlamentati hanno il dovere politico e morale di verificare i temi su cui eventualmente proseguire la legislatura.
Quanto alle opposizioni non penso proprio che il gioco delle differenziazioni o il vecchio conventio ad excludendum sia utile alla prosecuzione della legislatura e soprattutto sia utile al paese; bastano pochi temi di grande peso specifico su cui far quadrato, con i quali pressare senza ritegno e remora alcuna questa maggioranza allo sbando ovvero sostituirsi - i numeri ci potrebbero ben essere - per sviluppare quella azione necessaria al paese e mai nemmeno abbozzata dalla attuale maggioranza .

1 commento:

Il Cittadino X ha detto...

Su federalismo solo un cumulo di sciocchezze.
Come nel caso della pretesa perequazione.
E cosa significa?
Qualcuno ha la bontà di spiegare dov'è e cosa è la perequazione nei sistemi federalisti svizzero e statunitense, i riusciti esempi di sistemi federali e federalisti esistenti nel mondo occidentale e democratico?
In Italia, si apre la bocca e ci si da fiato con troppa leggerezza, senza sapere, spesso e volentieri, cosa si dice e nascondendo cosa si vuole.
Ecco un esempio esemplificativo di ciò che è e cosa significa il federalismo fiscale.
Ovviamente, per chi vuol intendere.
Per tutti gli altri, che Dio perdoni azioni e parole, poichè essi dimostrano sicuramente di non saper e cosa fanno e cosa dicono.

Federalismo Fiscale e trasparenza del governo locale
Sfogliando le pagine di un quotidiano della Svizzera Italiana (Il Corriere del Ticino), ho trovato una notizia che ha stuzzicato la mia curiosità.

In pratica si tratta del servizio di Polizia che un piccolo comune ha affidato alla polizia di un comune più grande, non potendo farvi fronte direttamente.

Il servizio verrà quindi assicurato alla cittadinanza, come è giusto che sia.

La mia curiosità è stata attirata dal dettaglio dei costi che sosterranno i cittadini di quel piccolo comune per assicurarsi un servizio di polizia:

60 franchi svizzeri per anno, per ogni cittadino.

Vi domanderete:

ma dov’è la curiosità?

Semplice.

I cittadini svizzeri, grazie alla loro struttura federalista, conoscono al centesimo quanto costa loro ogni singolo servizio, compreso quello di polizia.

Sfido qualunque comune italiano a rendere pubblico il costo che i cittadini debbono sostenere per il servizio di polizia comunale.

Ecco cosa fa il federalismo fiscale:

mette a nudo ogni servizio, rendendo immediatamente comprensibile quale servizio si paga, chi lo paga e quanto costerà tale servizio all’intera comunità come al singolo cittadino.

Alla faccia di quella cattiva politica ed amministrazione della cosa pubblica che nei ritagli e nelle pieghe del rapporto costo/benefici di ogni singolo servizio offerto al cittadino, nasconde spesso l’incapacità di ben amministrare e talvolta una facile copertura a quei furbetti che con il danaro ed il potere pubblico fan cose di cui vergognarsi.

Perchè nei comuni italiani, il cittadino contribuente non può conoscere a priori quanto gli costerà un servizio erogato dall’ente locale e/o regionale?

Perchè nei comuni (specie in quelli del sud) non vengono pubblicati i dati relativi ai processi verbali emessi (multe), a quelli pagati e a quelli annullati annualmente?

E poi dicono che il federalismo fiscale non sia una cosa seria.

Altro che!

E’ quel che salterebbe fuori con l’applicazione del federalismo fiscale che non piace alla classe dirigente meridionale, tanto avversa al federalismo in ogni sua forma.

E’ una questione di cultura dell’uso trasparente del potere e del danaro pubblico, allo stato attuale, relegata ad un possibile abuso di quella sovranità e di quel danaro che i contribuenti pagano faticosamente con il sudore della loro fronte, ma del quale nulla devono sapere e nulla devono conoscere.

Eliminiamo quel “possibile”, garantiamo trasparenza e poi vedremo quanto si risparmia in tasse e quanto si guadagna in qualità dei servizi offerti.

E allora, benvenuto federalismo fiscale:

spazza via ogni dubbio sul governo locale e rendi trasparente ciò che oggi non lo è e non lo vuole essere.

Gustavo Gesualdo
alias
Il Cittadino X