lunedì, novembre 24, 2008

GOVERNO INCONCLUDENTE

Sono passai ormai 6 mesi dall’insediamento della nuova maggioranza e del IV Governo Belusconi, ma non possiamo non rivelare che tante sono le enunciazioni, tanti i problemi, tanta la carne messa al fuoco, ma ben pochi gli obiettivi raggiunti che portino ampia soddisfazione nell’elettorato vincente ed i riconoscimento da parte dell’opinione pubblica che qualche cosa di nuovo (anche se non proprio da tutti condiviso) stia nascendo.

Quel che conta per la gente sono i fatti e i relativi cambiamenti che possano essere toccati e riscontrati con mano.

Certo la Finanziaria è stata blindata e i conti dello Stato sono stati messi in sicurezza, l’Ici prima casa è stata abolita totalmente, i rifiuti a Napoli sono apparentemente messi sotto controllo, l’Alitalia è stata ceduta, è stata enunciata la nascita della Robin Hood tax, sono stati enunciati programmi di riduzione della spesa pubblica, la percezione dei rischio sicurezza è decisamente in calo, ma quello che si aspetta l’opinione continua ad essere disatteso, mentre la crisi finanziaria ed economica continua imperterrita ad aggravarsi.

Tra l’altro questa situazione finanziaria e soprattutto economica era stata largamente prevista anche nel libro del Ministro Tremonti, ma già le prime azioni di governo non ne tengono conto: si sono blindati i conti dello Stato, ma l’operazione Ici e quella Alitalia producono e produrranno incremento di spesa per svariati miliardi di euro; la Robin Hood tax rischia di produrre un minor gettito stante gli effetti della crisi finanziaria mondiale che influiscono sui conti economici della nostre banche, come potrà influire la diminuzione prevedibile ed auspicata del prezzo del petrolio su quelli delle compagnie petrolifere (accompagnato dal minor gettito delle accise e dell’iva).

Sul problema Sicurezza poi le poche e marginali cose attuate, non possono certo giustificare la sua migliorata “percezione”; in realtà, proprio perché è una percezione, è il battage pubblicitario montato ad arte che cambia continuamente tema: alla fine del III Governo Berlusconi si parlava di quarta settimana che è diventata la terza con il II Governo Prodi, ma in campagna elettorale è esploso il problema sicurezza ed immigrazione, sostituito nuovamente dalla terza settimana, dalla crisi finanziaria internazionale e dalla ciclica e pesante crisi economica.

Per carità sono tutti grandi temi, ma proprio perché lo sono vanno affrontati per quello che effettivamente sono (con un peso specifico diverso) attuando azioni che siano effettivamente efficaci.

Invece, nonostante la larga maggioranza, nonostante la sua blindatura, le azioni sono obbiettivamente miserelle e a queste si aggiungono azioni del tutto fuorvianti: la prima è quella di voler stravincere – a partita chiusa - mettendo sempre più nell’angolo i partiti d’opposizione rimasti; non ha alcun senso farlo se si è e ci si sente decisionisti ed inattaccabili.

Oppure questo comportamento significa il timore del giudizio delle opposizioni, ovvero l'insicurezza derivante dal non fare il proprio mestiere e dovere.

Counque il Governo in carica continua ad infilarsi in iniziative che prese a se stante possono essere pur importanti, ma in realtà sono collaterali ai problemi principali che continuano a non essere presi.

Il Governo ha speso tempo e risorse inutili per la Commissione di Vigilanza Rai ed alla fine ha incasinato la situazione che la maggioranza stessa ha provocato: il Presidente Villari eletto con i voti della maggioranza (più due ininfluenti) non si è dimesso, per cui deve esser chiaro che la responsabilità è tutta dei “genietti” del Centrodestra, non certo dell’opposizione che ha insistito a pieno diritto su un candidato di tutto rispetto.

Stravincere è la regola e questa operazione è stata montata, con l’aiuto di Villari, per dividere quei tre partiti rimasti.

Sulla scuola primaria e sull’università si è innescato un bailamme, così tanto per fare e mettere le premesse per una divisione tra i sindacati quando si è trattato di concordare il rinnovo del contratto di lavoro nazionale e per consolidare l’idea di una istruzione d’elite e non d’eccellenza.

La strada per razionalizzare la scuola primaria non può essere quella intrapresa: sperare che le cose si aggiustino e migliorino semplicemente riducendo il perimetro degli occupati del comparto tornando al maestro unico o di riferimento è una pia illusione: il Ministro dell’Istruzione non ha nemmeno analizzato (e se lo ha fatto non lo ha mai riferito) quanti saranno nel prossimo futuro il “monte” scolari che avranno bisogno di istruzione sulle quali va calcolato e previsto il "monte" insegnanti.

Si è limitata ad affrontare la scolarità dei bimbi figli di stranieri immigrati: il fenomeno esiste almeno da 10 anni, ma solo ora rappresenta dimensioni importanti ed ecco che, incartandosi ancora una volta, ci si inventano le classi “differenziate” che apparentemente hanno lo scopo di affrontare meglio il problema, ma in realtà cozzano con le regole pedagogiche di base e puzzano un tantino di apartheid.

Infatti va potenziato il sostegno a questi scolari o durante l’orario normale o con ripetizioni a hoc pomeridiane affinché vi sia una stretta correlazione e verifica con gli insegnanti, i programmi e gli altri alunni.

Invece, proprio perché i sistemi scolastici ed i programmi di studio non sono tutti eguali fra gli stati (sia europei che di altri continenti) occorrerebbe verificare il livello di preparazione di questi nuovi studenti stranieri per inserirli nella giusta classe corrispondente ed evitare quindi che partano o continuino la scuola con un handicap: l’istruzione è una cosa seria ed erogarla in modo approssimativo può produrre effetti pericolosi sulle nuove generazioni.

Anche sulle università si pensa di risolvere i problemi (baronie,numero delle università, numero delle facoltà, scarso numero di laureati,ecc) con la loro trasformazione in fondazioni private.

Non ci siamo: si ha la presunzione che questa sia una magia che elimini del tutto queste anomalie grandi è piccole mentre in realtà significa prima di tutto di abdicare al proprio ruolo che è anche quello saper combattere contro fenomeni simili, di avere il coraggio di sciogliere le baronie, le facoltà con pochi studenti, di concentrare le università che ormai sono sparse in Italia come gli aeroporti (tante università sono sinonimo - spesso - di potere locale non dimentichiamolo).

E’ veramente buffo e singolare la denuncia del Centrodestra sulla baronia dilagante: sembra che sia un fenomeno nato in poche settimane o mesi fa, mentre è una usanza che esiste da secoli e poter pensare che lo strumento della Fondazione sia la leva che lo scardini è una pia illusione.

La baronia va scardinata abolendo la cooptazione dilagante che favorisce amici, familiari, parenti, ecc.; il sistema di scelta del corpo docente va radicalmente modificato, altrimenti questa piaga si trasferirebbe anche nelle fondazioni private; inoltre pensare che il privato sia obbligatoriamente ed automaticamente il meglio per raggiungere efficienza ed eccellenza nelle università non corrisponde al vero: il privato potrà essere attratto –se avrà risorse – da università in cui potrà intravedere un business, ma lascerà perdere le altre la cui scarsa (?) qualità o interesse resterà sulle spalle dello stato.

L’abbiamo visto in tante occasioni: non sempre privatizzare e sinonimo di meglio, anzi abbiamo visto sostituirsi tanti monopoli privati ad altrettanti pubblici.

Sull’istruzione in genere, proprio per sostenere la tesi in cui lo stato abdica alla sua funzione istituzionale di governarla, se ne stanno sentendo di veramente singolari come quella che sostiene lo scarso livello della attuale classe dirigente figlia del 68, dell’equalitarismo di sinistra e del 18 politico (Barbareschi); sono stato per 60 anni veramente distratto: non mi sono mai accordo che dal dopoguerra ai primi anni 90 il potere l’avesse la Dc, ma le decisioni le prendesse invece il Pci!

Ma tornando alla azione del Governo in carica continua ad infilarsi in gineprai di secondo livello per importanza dove si concentra – per forza di cose -l’interesse dell’opinione pubblica, come la modifica della legge elettorale per le elezioni europee, ma si dimentica che è sotto la spada di Damocle del referendum relativo alla legge elettorale per le elezioni nazionali che si terrà il prossimo aprile.

L'azione è in modo lapalissiano orientata a tagliare ancor di più il quadro politico: meno avversari, meno fatiche.

Glissa invece su iniziative a suo tempo tanto sbandierate come le modifiche costituzionali relative ai decentramento amministrativo (province si o province no), alla modifica del sistema bicamerale e a quella tela di Penelope costituita dal Federalismo Fiscale, commendevole iniziativa della Lega, sul quale il dibattito deve essere bipartisan e quindi ampio ed articolato; nello stesso tempo però il tema è assai spinoso proprio per le sue tematiche, divenuto ancor più complicato dal fatto che il Governo continua a tenere a debita distanza, come fossa una appestata, l’opposizione con la quale dovrà comunque fare i conti (se non vuol fare la fine delle modifiche costituizionali approvate a maggioranza nel 2005 e spazzate via dal referendum abrogativo del 2006).

Il Federalismo Fiscale non è una cosetta da nulla e non si limita ad invertire il processo impositivo (dalle Regioni allo Stato ed al fondo di solidarietà); se fosse solo questo ci sarebbe da discutere solo se sia assolutamente vero che l’assunzione di responsabilità impositiva implichi automaticamente una gestione attenta, risparmiosa e con alto senso di responsabilità di gestione di queste risorse.

Siamo poi assolutamente certi che il rapporto più stretto tra elettori ed eletti produca un miglior controllo dal basso affinché la gestione delle risorse avvenga nel miglior modo possibile e con la massima efficacia ?

A parte queste tematiche comunque il lavoro prodotto dalla Lega tocca aspetti assai delicati ed importanti: uno riguarda il riassetto possibile delle tasse locali e questo rimette in gioco una tassa come l’Ici che possa, nel progetto, riaccorpare tante tasse o tariffe locali; l’altro riguarda il calcolo obbiettivo dei costi di prodotti e servizi (una sorta di centrale acquisti) che non poggia più sull’arcaico principio dell’aumentare la spesa pubblica della percentuale prevista per la crescita dell’inflazione.

Il progetto è quello di creare un sistema di valutazione univoco per pagare un servizio o un prodotto per quello che oggettivamente vale ottimizzando e contenendo la spesa pubblica, non più quindi usando sistemi comparativi che hanno favorito differenze – tra una regione e l’altra – inconcepibili.

Le tematiche sono parecchio complicate e delicate perché implicano una rivoluzione di pensiero ed azione che non sarà facile far digerire all’apparato politico ed amministrativo e potrà certamente creare reazioni e contro reazioni; proprio per questo se e parla poco e si glissa per non disturbare il Manovratore.

Dulcis… ma non in fundo la questione economica; è il tema principale al quale è interessata indistintamente tutta l’opinione pubblica perché il Pil è in calo per effetto del calo produttivo e dei consumi, le esportazioni sono in calo perché la crisi coinvolge indistintamente tutti i paesi della terra, il risparmio è in calo perchè i redditi non crescono o quantomeno i prezzi crescono ancor di più, la tassazione – soprattutto per chi non ha vie di fuga – è sempre più pesante eppure il Governo in carica latita in modo evidente.

Eppure il Governo aveva previsto quel che sarebbe successo e non ha pensato nemmeno lontanamente a prepararsi e ad attrezzarsi; anzi sbandiera una imminente manovra da 80 miliardi di euro, ma in realtà con questa orienterà in modo diverso risorse già stanziate (fondi Ue), imporrà investimenti ai privati in cambio di aumenti delle tariffe (autostrade) programmerà lauti investimenti finanziari a protezione di banche e risparmiatori e si limiterà con il pannicello caldo per qualche miliardo di sostenere le imprese (riduzione Irap) e a sostenere chi proprio non ce la può fare, mentre invita sin da ora chi ha ancora qualche riserva di essere ottimista e di spendete per sostenere i consumi (chi ha margini di risorse, con l'incertezza sul futuro , se ne sta, invece, bello abbottonato).

Penso che a questo punto il piano del Governo appaia molto chiaro: coinvolge l’opinione pubblica, utilizzando sapientemente la leva mediatica, su i tempi più disparati, magari anche sul sesso degli angeli, ma sulle necessità o timori primari degli italiani (che sono essenzialmente economici) glissa in modo evidente.

Non penso assolutamente si tratti di incapacità o insipienza , ma denuncio una chiara strategia politica che ripercorre e ripete quella sviluppata nel II e III Governo Berlusconi: nel 2001-2006 lasciò corre l’economia, non governò la crisi del 2004-2005, lasciò che il cambio di moneta si assestasse a suo piacimento (rinfacciando poi spudoratamente e cervelloticamente l’operazione di con cambio a Prodi e Ciampi) e produsse una delle più ampie redistribuzioni della ricchezza nel nostro paese e la nascita e sviluppo di una miriade incontrastata di monopoli piccoli e grandi (l’osservatorio prezzi al change over del 2002 era una bestemmia contro le regole del Mercato).

Oggi abbandonate quelle tesi, si inneggia alla economia sociale di mercato, ma ci si limita a modeste politiche compassionevoli che perpetueranno sotto altra forma le politiche del passato.

Si preparino gli italiani tutti: il Governo e la Maggioranza in carica non riesaminerà le proprie politiche come stanno facendo indistintamente gli altri paesi come Francia, Germania, Spagna e Regno Unito; non muoverà foglia o farà qualche timido passo tanto per dimostrare di aver esaminato il problema.

L’attuale crisi finanziaria ed economica ha insegnato a tutti i paesi (anche la Cina che mette in campo una quantità enorme di risorse per modernizzare il paese) che gli sviluppi degli ultimi 10 anni poggiavano sulle sabbie mobili ed oggi cominciano a mettere in campo iniziative decisamente nuove per invertire la rotta e creare nuove e valide fondamenta.

Anche l’America si appresta a grandi cambiamenti: la manovra fiscale per aumentare il reddito disponibile della middle class, la riduzione degli interventi militati per finanziare il sistema sanitario pubblico, il piano di potenziamento delle infrastrutture, l’ incremento dell’industria manifatturiera per rilanciare l’economia e la piena occupazione.

In Italia invece, confidando magari nel solito stellone, il Governo in carica attuerà qualche modesto beau geste così, tanto per accontentare – mediaticamente – l’opinione pubblica e dimostrare il suo pseudo decisionismo che non accontenterà, alla fine, nessuno. Anzi !


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho criticato Veltroni dall´inizio della sua guida del Pd. Lo trovavo un po´ viscidello, guidatissimo dai soliti complottardi incappucciatoni, moscio, timorosissimo a chiamare la cose col loro esatto nome, ossia a mettere le dita sui punti dove davvero andavano messe ( concentrazioni di potere filo Hitlerian Berlusconiane, mafia, nuove pdue varie all over Italy, media tutti Arcorleoniani come manco Pinochet aveva, ect ect), insomma, un Gianni Letta maninpastone di centro sinistra, un simil Berluscones, alla fin fine. Forse ( per quanto mi e´sempre sembrato uno "pulito") addirittura, anche un corrotto..., per lo meno nell´anima, .....ma chissa´ (?), si sa´, in Italia... Ho scritto pure varii posts nella rete con il titolo " tra dormite da ghiro e enormi inciucioni continuan i disastri di Walter Veltroni". Siccome ho gia´ fatto tutto qs, non dovrei passare di certo ( anche se tra Arcore e Corleone, con Berlusconi che dirige il tutto da Arcorleone, si sa´, " tutto e´ possibile") per un lecchino, se dico che finalmente, ora, Walter Veltroni mi inizia a piacere un tocchinininino di piu´. IL SUO, SUPER STRA FINALMENTE, DI PIETRIZZARSI UN PÓ, IL SUO, SUPER STRA FINALMENTE, AVER USATO LA PAROLA REGIME, AVER PROPOSTO IL LICENZIAMENTO DEL MANINPASTONE MASSONE FURBASTRO NICOLA LA TORRE, GIA´GRANDE FAN DI MARCELLO " MACELLO" ( as nicked by Stefano Bontade: nota beneeeee), DELL´UTRI, MI SEMBRAN TUTTE COSE DA " ERA ORA, WAGLIUNCE´". Come l´aver cacciato il Sergio De Gregorio bis: Riccardo Villari. Vi sono infatti, di quei corrotti viscidi Berluscones nel Pd, da brividi. X quello Berlusconi non scompare mai, ovvioooooooooooooo. Per quello disse " scatenero´la guerra dentro il Pd": con tutti i corrotti che ha dentro lo stesso ( corrotti, via fighissimi dei Rotary, Lions clubs, p due varie, ma sempre corrotti, di certo nell´anima, ma per me, anche...). Sono inciampato in uno dei piu´viscidi e vomitevoli, per i miei gusti, tra essi: ossia nel massone "mafioso e nazifascista dentro", il, per me, lercio Francesco Costa. Lui, pure, infatti, super stra steccatissimo da Giuliano Giulianazi Ferrara, per cui, scrive, anzi, visto quanto e´disonesto, per cui scrofa, raglia. Scrive per Giuliano Giulianazi Ferrara, ossia per chi voleva far mettere una bomba su set de il Caimano, via Cia fascismoderna di quegli anni, per non far uscire il film stesso, che cosi´ bene mostrava valigette piene di cash massonazimafioso firmato "real Berluscones, baby". Giuliano Giulinazi Ferrara, ossia quello del "partito liquido", come lo e´, guarda caso, la diarrea. Partito liquido, atto a fot.ere il centro sin meglio. Qs sicario fasciondranghetaro del web, Francesco Costa, se sei Cristiano ( che colpa terribile!!!!!!!!!!! siam tornati ai tempi delle fosse dei leoni al Colosseo, basically) ti cancella, scrive menzogne su quello che hai scritto, e ricancella le tue repliche. Manco Pol Pot arrivava a tanto, altro che Pd, qs e' Pnazi. Lo querelero´ 4 volte per le 4 schifezze assassine di democrazia e liberta´che mi ha fatto contro sul suo verminaio, sorry, sito. Torniamo comunque a Walter Veltroni. SE CONTINUI COSI´, NEL MIO PICCOLISSIMO, TI DIFENDERO', MA DEVI CONTINUARE PERO´, AO´, DEVI DDDDE CONTINUA´, AO´ COME DICONO NELLA TUA RRRRRRRROOOOOOOOOOMA PIU´CORAZON E MENO FARSI IMBRATTARE DAI SUINI GIANNI LETTA, E GIULIANO FERRARA, CHE, CON LA SCUSA DEL DOVER ABBASSARE I TONI ( ORA!!!!! GUARDA CASOOOO!!!! MENTRE QUANDO ERAN ALL'OPPOSIZIONE LORO, INNEGGIAVANO ALLA GUERRA CIVILE OGNI 6 ORE, CORROMPEVANO SENATORI ITALOAUSTRALIANI, MANDAVANO CANI SELVAGGI DIETRO PRODI OVUNQUE), VI LASCERANNO ALL´OPPOSIZIONE PER SECOLI, SE NON CI SI DI PIETRIZZA DI PIU´.
Michele Nista

Anonimo ha detto...

Affatto inconcludente per mafiosi e neonazisti, pero'.
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Buon anno. Sentiamo che il 2009, da diversi punti di vista, potrebbe diventare il primo anno di un determinato periodo di qualcosa simile a una riscossa. Il mondo non sara' piu', tra qualche settimana, nelle mani di un pericoloso e insano "fascismoderno" quale di stra certo e' stato George W Bush. Ossia costui che ci ha fatto conoscere i peggiori Stati Uniti di questi ultimi 250 anni. Stati Uniti che han sofferto si, un quasi da non credere, 9.11, ma che a fronte di quel ingiustissimo evento, han torturato, nazimaccartistato ( chiunque criticasse young Bush, little Bush, finiva in liste del Fbi e della Cia, come, addirittura, presunto terrorista; manco quella specie di animale assatanato similHitleriano che era J Edgar Hoover arrivo' a tanto), sequestrato, irriso, complottato, ucciso centinaia di migliaia di bimbi e disabili, portato quasi tutto il pianeta Terra sul ciglio della bancarotta, come su quello della terza guerra mondiale. Tra l'altro studipamente, supinamente, essendo che tutto questo ha moltiplicato terroristi e loro stragi in giro per il mondo, e non certo ridotto. Il potenzialmente ottimo, Obama Barack Hussein, sta' per arrivare e infatti i mercati stan riprendendo a volare. Da quando e' stato eletto, non son, di fatto, scesi piu' e ora iniziano a "volicchiare". Come profetizzato, diciamolo pure, per la decima, consecutiva, volta, praticamente alla perfezione, da una persona che ammiriamo sempre piu': il mai arrendentesi all'idea di un'Italiicchia mafascista e Berlusconazi, Michele "Michael" Nista. Un qualcuno con un intuito, una capacita' di visione, uno Spirito, a volte, quasi soprannaturale. Che ha anticipato il grande crollo di Wall Street, indicando il suo, piu' o meno, livello di atteraggio, a "8000", 17 mesi prima che esso si verificasse. E cio' nell'agosto 2007, mentre il Dow Jones stesso valeva quasi 14.000. Che alla perfezione ha indicato il timing del momentaneo seguente rialzo di Wall Street stessa ( il 10.10.08), la fase statica poi a seguire, e l'inizio del rialzo attuale. Un antiBerluscones al calor bianco, un eroe antiBerluscones, anzi, un fiero simileroe antiBerlusxuxluxclones, che, non per niente, Marco Mancini, Gaetano Saya e Riccardo Sindoca, quasi fecero uccidere, nel 2003, su ordine di Silvio Berlusconi e Giuliano Ferrara stessi. Cio' ovviamente, essendo che la gang di Arco..r..leone, da decenni, strateme questo eroe anti fasciocamorristi Berluscones stessi: Michele Nista, che ora, da tipico "mai profeta in patria" sta' infatti avendo primi piccolisssimi momenti di rivincita all' estero, tra gran bruciori di sedere dei nazindranghetari Berluscones in questione. Prima di mostrare qui un post dedicato a lui e uno scritto da lui, una richiesta disperata a qualche pm italiano, che di certo, ancora ci sara', per quanto il nazindranghetaro Silvio Berlusconi stesso, sta' cercando di distruggere la categoria dei pm per bene, ossia anti lui, completamente. Magari per sostuirla con altri, come Silvio Berlusconi stesso sempre ama definire, a lui "fedelissimi", e quindi, ricordanti non poco, magari, i famosi pm dei "tribunali speciali" di Benito Mussolini. Specie alla luce del fatto che ultimamente tutte le inchieste son stranamente sempre e solo imbarazzanti per il centro sinistra. Ecco, comunque, la nostra richiesta disperata: "fateci sentire un po' di telefonate di Silvio Berlusconi, specie quella full of eros con la prostituta nazifasciocamorrachic Mara Carfagna". Silvio Berlusconi ha detto in settimana che in caso di qualche sua telefonata resa pubblica, lascera' l'Italia scappando ( alla Bettino Bottino, praticamente; cognome non citato per rispetto verso chi non e' piu' in vita). Sappiamo tutti che Silvio Berlusconi e' un falso viscido putrido vilissimo e sta', come suo solito, super stra mentendo, ma, se voi pubblicaste qualche sua telefonata, potremmo definirlo per l' ennesima volta, codardo e bugiardo, se, come di certo avverrebbe, egli non partirebbe, o potremmo darci alla pazza gioia, in caso egli smammerebbe per davvero.

Due posts qui riguardanti l'eroe anti nazifascioAlCaponiani Berluscones: Nista Michele: uno scritto si di lui ( davvero si "illuminante"), e uno da lui. Il 2009 sara' l'inizio della riscossa, secondo noi, quindi, smantelliamo il puzzone mafascismo dei Berluscones, all'attaccooooo, sveglia, moscioni del Pd, svegliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.

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Post dedicato a lui, tra l'altro, da una persona di assoluto centrodestra, ma di tipo ripettabile e democratica: misteeeeeeeeeeer Paolo Barrai.

IL FIUTO DI UN AMICO



Qualche anno fa a Milano la borsa chiudeva poco dopo pranzo. Nel pomeriggio se un operatore istituzionale cercava titoli italiani sapeva dove andare...

Telefonava a Michele Nista.

Michele era un vero broker, altro che macchina telematica. E riusciva anche a trovare prezzi migliori della macchina stessa facendo felice sia il venditore che il compratore.

Anche con la chiusura dei mercati alle 17.30 Michele è sempre riuscito a trovare l'introvabile.

Non esisteva la "missione impossibile".

Un milione di generali? Bastavano pochi minuti e venivano trovate al giusto prezzo.

Poi Michele si è allontanato dal mercato, ma a Novembre l'ho incontrato dopo tanto tempo.

Abbiamo bevuto un caffè e abbiamo parlato del mercato...

Caro Michele, farai anche altre cose ora ma il fiuto, quello no...non ti manca.

Michele, non sarà forse un macroeconomista ne uno studioso di bilanci ma ha una particolare dote...il senso degli affari.

Pochi come lui si muovono nel mercato con la stessa spavalderia.

Anche a Novembre non si è sbagliato...mentre i molti urlavano al rally di Natale e il Dow Jones era intorno ai 14.000 il mio caro amico Michele mi ha guardato fisso negli occhi e mi ha detto "Ehi dottor....il Dow arriverà a 11.800 fra poco"

Caro Michele sei stato bravo, anzi bravissimo...



Ah dimenticavo di dirvi che la scorsa settimana ho incontrato Michele, questa volta non abbiamo preso un caffè...ma siamo passati a un pranzo 8anche se frugale)

Sapete cosa mi ha confidato guardandomi ancora una volta negli occhi? "ehi Doctor fra poco il dow Jones arriva a 10.800"



Sapete che vi dico...che se fossi Bernanke comincerei a preoccuparmi seriament, L'INIEZIONE DI DROGA DETTATA DAL TAGLIO DEI TASSI NON E' CHE UN ESTREMO TENTATIVO DI SALVARE UN MODELLO ECONOMICO ALLO SFASCIO.



Vai Michele, continua cosi'!!!

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Uno degli ultimi post scritti dal condottiero anti mafascisti antiBerlusxuxluxklones stessi, Michele "Michael" Nista. Scritto un mese e mezzo fa, e, alla luce di cio' che sta' succedendo in questi ultimi giorni nei mercati ( rialzi robusti), rilevatosi per l'ennesima volta, da 18 mesi in qua, piuttosto profetico.

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STA PER INIZIARE L'ERA DI OBAMA: BUY AND WAIT - MICHELE NISTA (ZIOMICHELE)



Io penso che i prossimi 4 anni sotto la guida Obama, saran intensissimi, passeran alla storia, e per davvero. Il mercato avra´ forti contrazioni, ma per me, tendera´a salire.



Vorrei provare a buttarmi nel fuoco anche qs volta, penso di poterlo dire, come mio solito, da 25 anni in qua. Nel settembre 2007, ripeto, 2 0 0 7 ( s e t t e), dissi chiaramente a Paolo B che il Dow, prima delle elezioni Us, avrebbe bucato l´8000.



In quei giorni valeva 13.500, circa. 24 ore dopo che gli dissi cio´, egli intitolo´un suo post ( piu´o meno) " e se crollassimo a 8000"?. Il 10.10.08, quindi parecchio prima delle elezioni Us, bucammo incredibilmente proprio quel 8000, che poi rimase, piu´o meno, una specie di media del bottom del Dow, degli ultimi due mesi, ossia a cavallo della data delle elezioni Us.



Fu un cerchio che si chiuse, una esperienza indimenticabile, un capire che esiste Lo Spirito, eccome, che bisogna crederci, che puo´fare anche l´impensabile. Andiam comunque oltre. Rimaniamo nel campo del business, che cosi´tanto, da sempre, accalora anche me. Prima che il Dow aprisse ( a 8.500 circa), quello stesso 10.10.08, scrissi qui ( ore 13 italiane, circa) che quel giorno vi era da ricoprire tutto e da andare il piu´possibile long, ossia vi era da comprare come dei folli.



Da li il Dow sali´del 25 per cento. Parlai anche di forte ripresa del dollaro, e ci fu. A seguito di mercato up and down, e ci fu. History, ma e´sempre meglio fare il riassunto delle precedenti puntate, come nei migliori sceneggiati dello scorso secolo. WHAT ABOUT NOW?? NOOOOOOOW BABY, NOW!!!!







Mi ributto nel fuoco, oggi, e davanti a tutti, again, and again; come al solito! Da qui alla fine della prima legislazione Obama ( sperando che nessun Xuxluxklanista lo faccia fuori nel frattempo, perche´sento, fortemente, che qualche animale ci stia gia´ pensando e non poco), il Dow risalira´fino a quota 14.000, ripeto, 14.000.









Se non fino a 14.300. E il dollaro buchera´ la parita´con l `euro, ossia, ci sara´un giorno, nei prossimi 4 anni, durante il quale per un euro ci vorranno non piu´di 95 centesimi di dollaro.



Qs potrebbe anche avverarsi in sol due anni, o un anno e mezzo, ma per prudenza ( diciamo meglio per non sbruffonismo che da sempre non adoro) preferisco stare " skiscio" come dicono " i Lumbardun" e dire che tutto qs potrebbe accadere da qui alla fine della prima legislatura Obama, ossia, da qui all´autunno 2012. I miei " friends of friends" mi stan dicendo che e´allo studio, se non la cancellazione, la fortissima attenuazione dell´embargo cu Cuba.



Obrigado, Lula da Silva, por isso. Qs cambiera´molto le cose nel mondo, si, nel mondo intero!! Anche i mercati finanziari avranno una fiammata in su in quei giorni. Insomma, con Obama Barack, il mondo e´ in potenziali ottime mani. La speranza e´che a) non gli facciano fare la fine dei suoi due ( per me) fantastici riferimenti principali, JF Kennedy e Martin Luther King, e b) che non si monti la testa e non decida di " imbianchirsi" alla Michael Jackson.



Ossia, che non perda coraggio, umilta´, senso di relaismo, ma anche ambizione, serieta', concentrazione, grinta, voglia di pacificare, VOGLIA DI ABBATTERE TUTTI I MURI DI QS MONDO, COME, PER ME, EGLI, FANTASTICAMENTE HA PROMESSO!!!!!!! Sarebbe anche bene che non vincesse un guerrafondaio in Israele, ma uno per bene, pacifico, serio, con la testa fortemente radicata sulle spalle, come per me era, Ehud Olmert ( e infatti lo hanno fatto fuori, che amarezza, che schifo, ma sempre la guerra si vuole in medio oriente? che pal.e) . This is my vision doctors, quindi, da qui allo storico 20.1.09, allorche´Obama Barack mettera´le mani ove dovran andar messe, sulla debolezza, comprerei, ma con vision di medio/lungo termine, son d´accordissimo con Antonio e il suo ultimo commento di oggi. L´uomo vincente e´ un uomo che sa´soffrire, a volte anche pazientare, che non si aspetta la frittatina pronta sempre. Saluti, duturuuuun. Michele "Michael" Nista

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NETWORK INTERNAZIONALE " SALVIAMO L'ITALIA DALLA MAFIA NAZIFASCISTA DI SILVIO BERLUSCONI" CON AFFILIATI, ORMAI, QUASI IN TUTTA EUROPA, STATI UNITI, CANADA, BRASILE, ARGENTINA, URUGUAY, E CARAIBI, ALL'ATTACCOOOOOOOOOOOOOO